MDXXXII, LUGLIO. 624 sono per far danni assai a nostri, quantunque a luti si fa intender et in questo porto se fano lecito con do fusle voler similmente I’ una andar a termine a prender una nostra nave etiarn qui in porlo, il che faranno querella per mi ad sua illustrissima Signoria, subito fu ben proveduto et carzerali, poi fu liberati de mio consenlimenlo. Quairo fustegrosse, 3 de Tunis et una de Zerbi, fu a Mazara dove feze botino di robe prese in Golfo nostro a diversi nostri navili sopra Durazo et più avanti, et anime assai portò via. In Zerbi, se dizea esser passate verso Napoli, era 12 fusle ha dillo, el una fregala parli a dì 16, et in Faro era 3 galeole el2 fuste ha preso 2 nave con formenti. Di Barzelona verso Cartilagine seri veno esser da 40 fuste divise, Dio le sconfondi. El galion de Guidino de Belhorno cargo di formenti di porta di salme 3000 in zerca è sialo a Zerbi per do mexi, mai potè haver ordine di vender, et volendo partir quel Zieeho mandò per comprar un terzo dii cargo da de li soi con li danari. Quel capitanio prese diti mori con li contadi el se parti, cui dize per cavo Maserà altri per terra di negri, stimano molti an-derà in corso in Levante, et a li clarissimi rectori in Candia et a' Corfù ho dato aviso. A dì 23, lenula, le galle per Messina parlino con li fanti 800 erano in Trapano, s’è dito el gran maislro esser imbarcalo sopra la sua nave grossa. Quel sentirò vostra exce-lenlia el saperà. Formenti a lari 3 el mezo più di la mila e tari 17 et mezo a Xiacha a pagar et consigliar per seleni brio. A dì 23 Luto. Vene in Collegio Velor Fausto, et laudò la soa galìa quinquereme et saria a proposito haverne 5 di lai sorte in armada, et la gran spexa fo perchè si ha voluto crescer il numero etc. ltem, disse di le galìe bastarde li bastava l’animo redurle a baslardele eie. Fato contestabile in Cadore, in luogo Marco da Zara va a Corfù, rimase Simon da Zara. Vene 1’ oralor dii duca di Ferrara per cose par-ticular. Di Roma, fo letere di V orator nostro, di 19. Il sumario scriverò poi sarano lele in Pregadi. Et per pnrticular intesi il Cardinal Ursini stava malissimo et cussi il Musetolla. Da poi disnar, fo ordinalo Collegio per aldir li Vituri con quel da Martinengo per la abatia di Leno Et li Vituri non poleno haver il suo avocalo et però li Consieri non si reduseno. In questo zorno a Meslre fo compilo de zostrar, et bave il palio uno dii signor Mercurio, etiam cor- seno uno anello do ciladini padoani uno da Valle et uno da .... et corseno do bote per uno, si por-tono benissimo, et il Valle vadagnò l’anello. A dì 21. Fo lettere di Verona, zerca la venula dii marchese dii Guasto in quel territorio per passar a Trento, el le provision fate, el la venula dii Cardinal di Medici eie. Fu leto una letera dii duca di Manloa al suo oralor qui de 21 : come dito Medici era zonlo a Co-rezo, veniva a Gonzaga poi a Manloa, ma voi in posta andar a trovar el marchese dii Guasto zonlo el sii a Gonzaga, qual si ritrova a Casal mazor, poi el ritornerà qui a Manloa che sarà a di 24 over 25 eie. Scrive di le provision fale et mandar super loco per piar la rola di Po a sacheta ut in htteris. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla, et leto le lettere di Anglia, di 10 Luto, drieate a li Cai di X, di V oralor nostro, che scrive . . Vene letere da mar di Corfù, dii capitanio generai di 11, et dii Zante di 7, con avisi l’armada esser zonta a Modon, et altre particularità, sicome dirò più avanti. Fo intralo a lezer il processo falò per il rezi-mento di Cipro per il feudo vacado per la morte di Jacomo di Negron, che la inoier voria fosse suo, etiam haver el. . . . ut in eo; et comenzà a lezer el processo, non era la Zonla ad ordine per esser cazà sier Domenego Trivixan procuralor per la senlentia fata per suo lìol, et fo rimesso a uno altro Conseio. Da poi licenliata la Zonla nel simplice feno un vieecao in loco di sier Malhio Veturi, è eazado, et fo fato sier Marco Gabriel. ltem, preseno uno Francesco di Franceschi voi aricordar certe provision per questi legnami et fortificar ... : che se in termine di zorni 8 el farà et con effeto riesca, habi provision ducali 10 al mexe et una fontegaria. ltem, fo lelo una gralia dimanda sier Simon Arimondo di sier Andrea bandito, voi acusar certo bole false el altre cose ut patet, et balolada non fu presa. A dì 25, fo San Jacomo. Fo lettere di Ha-li sbona, di 16, et di Verona di heri. Il sum-mario dirò. Da poi disnar, fo Collegio di la Signoria, per le cose di ogii volleno ritornar el dazio etc. con li Cai, et fu preso incantar el dazio di l’oio et posti alcuni capitoli ut in eis. Nolo. In quesla malina, d’ ordine di la Signoria