C03 MDXXXlIj LUGLIO. coi ozi li 4 capitimi che alozavano a Moznniza sono parlili con le sue compagnie e andati ad alozar a Cassan, li quali vanno a far trazer il paese. Referisse Balista Tesino cavalaro da Crema, qual in questa liora è venuto da Casal mazorcosì a tal effello por mandalo: come cri essendo de lì ha visto il marchese del Guasto, et si dice che questa sera l’è per donar danari a lutti li soldati e subito dati si dieno levar tutti quanti, che sarà alla più longa per quanto 1’ha inleso per (ulta domenica proxima futura, et dicesi detta genie dover andar alla volta di Hongaria ; e che tulle le gente che erano alogiale di là di Po le fanno passar di qua e alozar sul cremonese e mantoan ; e haver sentito dir in Caxal clie’l marchese havea auto do man di lettere di l’imperador che si dovesse levar, e si diceva ancora che dovevano butar uno ponle sopra Oio a uno loco dillo Cane per passar le dille gente. Di Gividal di Friul, di sier Nicolo Vituri proveditor, di 15, ricevute a dì 19 litio-. Inlrai a dì 13 in questo rezimento. Ozi ho inteso per bona via che in Viena sono gionli da 14 in 15 rnilia fanti et che lo esercito turchesco era alla volta di Buda et parte era per venir verso il Carantano. Di sier Marco Grimani oli ni provedi tor a Gividal, di 18, ricevute a dì 21, date in For-logruer. Ozi essendo arivaio qui è ritornato uno mio amico qual io havea mandalo a Goricia et dice haver parlalo con uno che veniva di Belgrado, partilo al 29 dii passalo, homo di fede, el li ha dillo che’l Signor turco si ritrovava in Belgrado et parte di lo exercilo era partilo e andava alla volta di Bo-hemia per divertir quelle gente che doveano andar al presidio di Viena et a quelli castelli sopra il Danubio, il numero di quali era da 40 milia ; che li ambasciatori dii re di romani erano a Belgrado dal Signor, a li qual li havia fatto intender cheera- 241 nò securi zerca le persone loro et famiglie è con loro e che li voleva aldir, e ditti oratori iudicano siano falli venir lì az:ò i vcdeseno la potenlia dii suo exercilo, qual è grande ma molle gente sono inutile; el dice che quelli 600 fanti andavano a Viena per esser posti nelle barche del Danubio, tra loro sono venuti alle mano el molti ne sono morti. Che quelli dii Cragno et Lubiana, che erano andati in Bosina, come scrissi per mie di 13, per depredar, erano tornati, fallo bulini di 400 milia capi de animali grossi et menuli et hanno presi e morti da 700 homeni di Bossina, et di loro ne sono morii da zerca 100; et che si diceva che le zente qual erano state promesse da le terre franche e altri lochi a l’imperalor e al fratello in brieve sarebbero in ordine, e dice sariano da 150 milita. Da Udene dii locotenente, di 18 ricevute a dì 20, il sumario e copia è qui avanti scripla. Da Brexa di sier Francesco Morexini podestà et sier Michiel Capello capitanio, di 16, ricevute a dì 21. Come il signor duca de Urbin volendo venir in questa città con la consorte per star a piacer, poneseno ad ordine di andarli conira et lo nostre donne con quelle di la terra e quante carete erano per honorar soe excellenlie, ma Soa Signoria ne inganò el mal ti a bore 24 introe senza sapula di alcuno, andono ad alozar a caxa di domino Girardo Martinengo, alzamento però prima preparatoli. Beri lo visitaseino, el scrive ' parole hinc inde diete. So Excellentia disse non bisogna usar cerimonie ma procieder sempre fedelmente, et poi disse a parte haver ledere dii marchese dii Guasto qual havia aulo novo ordine di cambiar in diligenlia con quelle gente si alrovava verso Alemagna senza aspelar altre genie nove, e subito cussi exequirà, e molli capitani che credevano haver partilo di condur fanti, se resterano a casa loro. Fieri gionse qui il duca di Monleallo suo genero alozalo in casa di domino Hironimo Martinengo col qual è andato a piacer per la terra, però non I’ habiamo potuto visitar ; voi andar a compagnar il dillo marchese sino a Tronto poi tornar nel suo Stato; il signor duca di Urbin, etiam lì, voi andar a incontrar il reverendissimo Medici, va Legalo in Hongaria, in sul Veronese. Da Milan, di l’ orator, di 15, ricevute a dì 20 dito. Come le zente hispane alozate sul cremonese non sono mosse e non parlirano fino a la fine di questo mese. Hanno hauto leiere di 28 di la corte cesarea, che venendo fin a li 10 de agosto sarano in tempo, el per far li 10 milia fanti italiani el marchese dii Guasto ha expediti molti capitani in diversi lochi, et don Lopes è qui, el non si ha co-menzalo ancora a dar danari ad alcuno. Sono letere di Ralisbona, di primo de l’instante. A Zenoa è zonte le galìe di Spagna con scudi 500 milia. Vien a Venezia domino Camillo Cattaneo secretano dì questo signor, persona da bene, per far residentia in loco di l’oralor, qual vien de qui per soi ncgoci. Dii ditto, di 17, ricevute a dì 11■ Ozi al lardo sono sta leiere di Ralisbona di 8, 9 et. Il, per le qual si conferma che ’I dì de San Zuane el Turco zonse in Belgrado et poi soguiria el suo camino, prima Imbraim con parte di l’exercilo et l’armala messa per il Danubio inolio potente et