23 MDXXX1I, lassar malcontenti li popoli. Iloggi si parte don Erasmo Doria per Genoa ; porta la condula di domino Andrea Doria, come prima, et li privilegi del stato di Melphi nel regno di Napoli, harà de intrata ducali 6000 e con titolo di principe di Malphi, che fin ora era sta in dubbio di darlo. Il reverendo domino Zuan Rheni preslo partirà per spendere il danaro dell’ armata, rimesso il lutto a domino Andrea Doria e la forma di meler di galee, galeole e altri legni. L’orator di Zenoa è partilo questa reatina per repalriare, ma l’imperator ancora non ha dato ordine si armi, ma ben fa far una grandissima copia de biscotti, formazi et altre vittuarie per Tarmala, aziò al bisogno si possi fornirla. Et ne ha dillo P orator di Genoa, che olirà le 15 galle del Doria, si potrà armar ancora 12 galle mollo presto, et ben armate, g» Di Boma dii Venier orator, di 31 marno, ricevute a dì 4 aprii. Come a dì 23 dal magnifico May ave nostre di 11, con avisi da Costantinopoli, di 30 zener, qual li comunicò al pontefice. Soa Beatitudine disse aspettar risposta di le suo scritte a Cesare per melier bon ordine per la defension marittima per li Stati soi et di Sua Maestà. El che havia lettere di la Corte di 13 dal reverendissimo Legalo et dì lì del Pimpinella, ma non era risposta di le sue, per le qual avisavano judicar al rnezo il mese li oratori dii re di Romani sariano a Con-stanlinopoli, el che era gionto uno homo dii re di Polonia, ma non sapea la commissione, el che li oratori dilli vanno per prorogar le trieve et saper di le prepnralion si fa a Constantinopoli. Poi disse P orator del re Christianissirno averli dillo olirà P armar a Marseia faceva quella Maestà, di galle, armava etiam in Normandia diversi navilii, i quali si potrà servir a beneficio di la sede apostolica, et dava il carico al duca di Albania con titolo di ar-miraio, dicendo di questo da li nostri agenti di Pranza nulla abbiamo. Poi disse, il Pampinella di 14 scrive che si stava in suspition li oratori non sariano admessi dal Turco, et voleva dar ordine a far fanti 10 milia italiani per poner in Viena, occorrendo il bisogno. Il reverendissimo de Osme, et li oratori cesarei nulla hanno; et parlando con Soa Signoria di quello fa la Signoria, laudò il proceder in queste materie et haver dato aviso a Cesare. Ha parlato con P orator di Franza ; li ha ditto ut su-pra, el il suo re haria voluto che di 50 mila fanti et 3000 lanze offerte, il pontefice havesse fatto più consideralion. Sono lettere dii Doria di Zenoa, di 11 : come 1’ ha aviso di Cesare di le preparation aprile. 24 fa il Turco a Constantinopoli é per Ongaria, et non per mar, et per dar favor a Barbarossa corsaro per acquistar qualche porlo in Barbaria per aver P adito di venir in questi mari quando li parerà. Scrive haver parlato a li reverendi Trani, Cesis el Redolii, Sue Signorie laudano il fine reo sì, ina dicono si dovea far con voluntà et scienza del pontefice, et sariano stali loro prontissimi ; tamen si offeriscano sempre far bon officio. Il pontefice ne li primi tre giorni di questa settimana sania ha fallo far pubblice processione per (ulte le chiesie di questa città per la defension et conservatimi di la Religione cristiana. Scrive beri vene a lui il nontio dii reverendo episcopo di Verona per P accordo fallo con li canonici, ma bisogna nonlio di canonici ; et il reverendo Grimani patriarca di Aquileia, qual è Primas di Verona voi in narralion aver certo titolo per non derogar a le iurisdilion sue. Il zobia santo in Coena Domini fo pubblicà la bolla, qual è a stampa et la manda. Da Milan, di sier Zuan Baxadonna el do-tor, orator, di 25 mareo, ricevute a dì 3 aprii. Come Zuan Jacomo de Medici zonto a li 22 di questo a Verzelli, fu acelalo solo con la sua guardia de 25 alabardieri et le artellarie, et altri suoi cariazi ; remaneno di fuori le compagnie et fanti el li capela-ni, et poi Zuan Ballista so fradelo salisfese li capitani ; al resto de li fanti fu fatto comandamento sotto pena de la forca se partisse immediate, i qual obe-dirono non contenti. Ha speso el Medico ducali 300 , milia. Don Gaspar Dal Mayno, ritornato dal marchese dal Vasto, dal qual è stà ben veduto et aspeta risposta da Cesare zerca levar le zelile dii Cremonese. Et se ha di 10. dii Gilino, dille lettere esser zonle. Il duca manda uno suo da Cesare per olenir la prorogation dii pagamento de danari li promise a Bologna, alento le gran spexe ha fatto. De la corle, in le lettere di 10, scrive, fino a di 7 non era comparso alcun principe a la dieta, solimi el duca Federico palatino, et lien la dieta se resolverá a questo modo el Cesare preslo venirà in Italia. Et quella Maeslà havia mandato per domino Erasmo Doria per saper la condition de P armala et l’opinion de missier Andrea Doria zerca aceresser el numero de galìe et altri navili. Et che P orator nostro Contarmi era zonlo lì a Ralisbona. Questo signor duca voleva andar a Vegevano a star do zorni, ma da le pioze è stà impedito. Da Udene, di sier Toma Contarmi luogo■ 8b¡*) tenente, di primo marzo, ricevute a dì 5 aprii. Come havendo mandato un Luca corvalo a la volta