7'25 sier Zuan Moro hessendo capii,inio a Padoa a . . . . ... et ruinò la caxa di sier Jacorno Micliiel qu. sier Hironimo noviter fabricala a......Fè danno a la chiesia di.......... Dapoi disnar fo Collegio di Savii per consultar, scriver al Capitanio zenoral da mar, et edam le proposle di oratori di Cipro. Di Brexn fo teiere di reofori, di 10, con alcuni avisi di fanti italiani. A dì 13. La malina vene uno gripo di Ragusi con lettere dii capitanio amerai di mar, di 30, da Ritta. Par liabi scritto a dì 27, qual non si ha auto. Il sumario scriverò di soli»; Fo letto una lettera portata in Collegio per sier Gasparo Malipiero el consier, datali per sier Lorenzo Moro eugnado dii prefalo sier Zuan Vituri. Fo lelera da Viena di 30. La copia sarà qui avanti. Vene l’orator dii re de Ingilterra. Dapoi disnar fo Pregadi, et leto letere sopra- scrite, et una di Udene di.....venuta hozi poi vespro. Fu posto, per li Consieri, una laia a Monlagna-na, poi leto una teiera di sier Zuan Francesco Pizamano podestà, di 29 luio, di la morte di Zuan Becharo per Bortolomio Biaza: che sia dà autorità al dito podestà bandirlo di terre e lochi con taia lire 1000 vivo, 800 morto, e confiscar li soi beni. Ave : 144, 1, 7. Item, acusando li mandatarii sii asolto, habbi lire 1500, excepto dito Bortolomio, e possi confiscar i beni. Fu posto, per li dili, una taia a Brexa, poi leto una teiera di sier Francesco Morexini podestà, de 8, di una caxa è slà bruzà a Gotolengo dove si brusò una donna di anni 70. Item, di uno altro homicidio di Jacomo Filippo Bisolo in Chiesia. Chi acuserà li delinquenti di l’uno e l’altro caxo habbino lire 1000, e sapendo che li possi meter in bando eie., taia lire 1000 vivi, morti 800. Ave : 141, 0, 7. Fu posto, per li diti, uria taia a Verona poi leto una lettera di sier Lunardo Justinian capitanio et vice podestà, de ultimo Luio. Come è sta bruxà il finii, biava e legni di Alexandro e Jacomo Campagna. Chi acuserà li malfatori, si che per la sua acusa se habbi la verità, habbi lire 1000, et sapendo chi, li possi bandir di terre e lochi, con taia vivi lire 1000, morti 800, e confiscà li beni. Ave: lo3, 3, 11. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL, Savii dii 726 Conseio e Savii a Terraferma, andando li verdiani de San Francesco e frali in Jerusalem, el volendo portar con loro alcune cose per donar a li frati et a quelli signori, le qual sarano sodo senile, li sia dona amore Dei il dazio. Ave : 105, 7. 7. Queste sono le robe : panno fralero basso peze 34 ; panno venilian paouazo peze 30 ; pano basso colorado peze 2 ; carisea peza 4; tela peze 8 ; cera bianca libre 200; veri di più sorte case 3; tavole 100 ; maroni miara 20; zacharo grosso e fino cassa una ; formazo piasenlin peze 14; it mandole libre 200. Da Verona, di sier Lunardo Justinian 289 capitanio e vicepodestà, di 10, ricevute a dì 11 Avosto. Ozi a hore una di notte gionse in questa cilà il signor marchese di Villa franca, va per viceré a Napoli in posta. Li son andato conira a piede a Salila Maria in Organis dove smonloe. È venuto su una zatra per I’ Adice partilo di Trento. Et smontato li usai le parole conveniente con dir voria alo-zarlo altrove eh’ a in 1’ hostaria dove havia mandà li forieri avarili a far preparar. Mi ringraliò dicendo voler andar in posta a Napoli per trovar domino Andrea Doria, nè voi alozar altrove cha in I’ hostaria, et partiria da malina. E l’acompagnai a l’hostaria, fatoli preparar la cena et ordinà a l’lioslo non li Icy nulla. E li ho mandalo a donar uno fiasco di malvasia et uno di vernaza et alcune poche confecione secondo il tempo. Dise è zorni 10 parte di Ralisbona ; et dimandato di nove disse el Turco era gionlo in Buda alti 24 dii passalo et havia mandalo per dannizar 1’ Austria 70 rnile cavalli ; e già erano principiale a venir nove de molli incendi fati, che non se li è potuto reparar. Disse l’imppralor alender a munir Vienna, fin qui ha mandalo 15 mile fanti et infinita vilualia, et ogni di ne zonzeva, e lien Sua Maestà bavera indubitata viloria. Et si il Turco venirà avanti sarà peggio per lui. Ma questi rriei hanno examinalo li soi ; dicono in Viena esser 8000 ianli e ogni dì se manda di altri e la speranza loro è su le zenle che aspelano de Italia et di la Bohemia, la qual Bohemia li da 30 mile fanli. Questo signor marchexe non ha con se alcuna cavalcatura et voi andar per le poste a Mantoa prima. Scrive ha auto letere di don di So-ria zercar preparar vituarie per le gente italiane dieno passar per audar in Alemagna. Li zenlilomeni veronesi videlicet del marchexe che forono il conte Bonifacio et missier Domenego Marioni è anialati e cussi quasi tulio il reslo, el si provederà di altri. Da Crema, di sier Antonio lìadoer pode- ilDXXXII, AGOSTO.