MDXXXII, AGOSTO. 79fl quello (li Saluzo. El cosi dice la lelera di Franza ; 795 et al fratello li secreti dii re Chrislianissimo, dii re Zuane et altri adherenli. El 1’ orator francese lo lauda summamenle che era homo prestantissimo et optimo eh ristia no. Tenuta fino 9. fieri essendo ritornato da la corle qui monsignor ili Po ni ara orator dii re Cliri-slianissimo disnai con soa Signoria, et da poi disnar re,luti in una camera me disse : Havemo vedute le nave de questa Maestà ? Che vi par ? Li risposi me piaseva et è cosa di guerra. Lui disse : Vi dico cosa degna, el scrive a la Signoria questo serenissimo re el il mio, fino a un mexe el mezo si vederano insieme ; questa Maestà passerà in Franza, et poi il re mio lo acompagnarà de qui. Il lulo se farà senza pompa et senza ornamenti per beneficio de la chri-slianità. Queste do Maestà voleno esser apparati el ben armali, si ’I Turco balesse Cesare, a difender la chrislianilà. Cesare non si ha voluto conseiar con alcuno in tanta impresa, nè che altri havesse parte el relenir el regno de Hongaria, et voleva gente el danari da questi do re, si come li fosseno soi subditi. Essi voleno da se difendere li Stadi soi et altri ebristiani se l’ocorerà. Scrive a l’bora gionsi da Sua Signoria haveano extenlo el Iodio nel palazo dove P babita, eli’ è de questa Maestà, acceso ne la capella da la candela reslada accesa poi la messa ; la qual capella con luti li fornimenti de quella et dii sacerdote che celebrava si è brasata. 319 Da Crema, dii podestà et capitanio, di 17 Avosto, ricevute a dì 21 dito. Manda questa do-posilion. lleiTerisse Zuaa Maria Sabadiuo da Toui-bia come bieri matina se parlile da Piasenza dove inlese che ’I conio Filippo Tornielo colonello cesareo è venuto ad allogiar a la StradeUa con fatili zerca 2000 fatti in Po monte, el che da poi doveva passar bieri el parlirse per passar el Po de sopra di Cremona tre miglia in uno loco chiamalo Inolza, et che seguitano il camiuo de li altri per andar a Trento. El che venendo a Crema trovò zerca 300 cavalli sul lodesano quali se partivano per andar al diio camino, de’ quali il capo si era el siguor Claudio Palavicino. Illustrissimo signor et patron mio. Ilozi è venuto uno arziero di quelli dii signor Todaro Ti iulzio da Codogno ; et lui dice che ge è giunto uno messo mandalo dal soprascrito signor, de Franza, et ha portalo letere a li soi soldati, el che stiano de buona voglia, che al presente viene de Franza doi quartieri, et subilo che hanno bauli li danari loro anderano a le guarnisci) suso de cerio è che prcslo loro haverano il resto dii suo servilo. Item, li nostri homeni da Castel Lione hanno dato al signor marchese dii Guasto in una posta ducati 200 el in una altra lire 2400, et che poi sborsalo il danaro, Soa Signoria gli ha falò intender voler il compimento de ducali 1000, benché non gli havesse dimandato salvo 800. Loro se sono trovali de mala voia el se partirono da lui ; et parlando con alenili de Milano, ma non me bau voluto dire el nome, li quali ge hanno dito : Vedete di lor uno termine tino santo Martino, che spero nascerà uno forzo che non paga relè niente. El sono slà con-forlali da ¡dire gran parole, qual loro non me fe hanno voluto dir, pur al so parlar parine nienazano che Franza vegnirà. Altro non ho. lo sio adverlilo, el havendo cosa degna avisarò vostra signoria a, la qual de continuo me aricomando. Die 10 Augusti 1532, Montodcno. Sottoscritta : El servilor de V. S. Zl'AN ÌAC0.M0 DE BììLLIN MANENTE. Da Miìan, di Vorator nostro, di 13 Avosto ricevute a dì 21 dito. Scrive il Hizo secretarlo di questo signor illustrissimo da Bada, di 5 ilei’instante : come li oratori dii re Chrislianissimo beb-beno audienlia da la dieta a li 3, el dissono il re suo si doleva che la richiesta fata di fanli per lui fusse sta interpretala in mala parte, la qual fu conira el Turco, et voi haveiii con volutila de luti 13 cantoni ; ma non expresse perchè al presente li volea levar diti fanti. Et da poi li signori cbieseno li oratori cesarei quello diceano zerca la pensione dieno haver quelli de Ztirich el Berna, i quali risposeno se pagenano el debito. Hor a tuli doi ambasciatori risposeno refoririano ai loro cantoni el poi a l’altra dieta che se farla li al primo di setembrio li rispon-deriano. Scrive molli capitani bel veli se hanno do-leslo de tal risposta el hanno diio voler andar dal re Chrislianissimo per haver danari, che za uno anno non hanno loeà danari per le guerre siate fra loro. In Solidoro è grande diferenlia ne le cosse di la fede, perchè alcuni voleano P antiqua, alcuni la nova fede ; le qual differenlie non si acordando avanti la futura dieta, in quella se melerà line. El reverendo Verulano gionto a Lucerna fece asaper a li 13 cantoni el suo zonzer lì, et veniva a benefìcio universale mandato dal Pontefice. Li fanli italiani