363 SJDXXXII. GIUGNO. 364 damenli quando erano caldi, quando fredi, quando tepidi, è sta causa che le zurme tutte non siano gionle, hora le solecitano, et non sono compite di zonzer nè etiam li remi tulli. Ilora solicitauo molto ad expedirla, la qual ancora non è in ordine de artellarie, e ben in ordine ha bella gente ma da terra horneni non pratici. De scapoli, el capitanio e altri tulli nudi de ogni pratica marilima et sopra non ha uno ianizaro. Sarà solil numero 34, bastarde numero 21 el de Galipoli numero 11, ne sono 5 galiote e fuste 11, quelle del Moro se dice esser innavegabile le qual erano 8. Queste sono solo le volte, e numero 8 ancor fin qui non pare che le meUino in ordine ; sono venuti comandamenti che la se fazi ussir e redursi a Modon e lì haverà li ordini sui. Cussi hora ho questo da boti loco. Dove pensano che’l Barbarossa sia zonto, dubito sarà quello governarà tutto : che se de lì mancasse, questi sedano per far poche faconde per l’oppinion mia, solicili quanto voi, questa non sarà in ordine per 20 di l’instante et per tulio questo mexe non ussirà Cuora dii Stretto. Si cosa acaderà, aviserà. 11 mio secretarlo di Andernopoli scriverà. Li oratori di P archiduea si tien zonzerà in Andernopoli prima che il Signor de lì si lievi, così si crede. Alli 10 avi lettere di Alessandria di 19 dii passalo ha-veano auto li comandamenti de li salnitri et ne mancheria 500, si la Porta fusse qui haveria ordine di haverli. Scrive di la pension di Cipro ha pagalo fin octubrio 1531, dii Zmte ha pagato tulio e auto il deschier . , . . etiam. Di Andernopoli, di Jacomo di la Vedoa, secretano, di 14. Come a dì 7 zonsi de qui a li 11 sì credeva si facesse Porla ma non fu fata, et per do fiate il magnifico Imbraim ha dalo audientia nel suo pavione, e solicitando io aver il comandamento contra quel Imbraim Cascio, qual alle scalle de Tripoli e Baruto ha fato molti danni alla nation ma ha favori grandi, pur è sta ordinalo il comandamento che’l pagi il debito I’ ha col Gran signor che è per gran summa e resli privato di 1’ oficio ; etiam comandamenti di mercadanti. El havendo il suo patron, havendo nostre di 6 aprii volendo comunicarle eri sera al lardi ave audientia dal magnifico Imbraim qual era solo con Janus Bei e lo salutò per nome di la illustrissima Signoria nostra avi-sandoli il redui' di principi in Ratisbona e Cesare haver rimesso ducati 100 milia a Zenoa per far armata, olirà li 50 milia, el a questo Imbraim disse si vederà quello sa perà far spagnoli; poi li disse che la Signoria nostra, per queste armale si fa, Tar- mava più dii consueto per securtà et contento di populi. Rispose la faceva benissimo dicendo non solum li subditi di la Signoria non haria per questa nostra armata alcuna molestia, ma in ogni bisogno ha ordinà al capilanio sii in suo farvor, poi esso secretano li disse la illustrissima signoria mai è per declinar di la bona pace etc. il che li fu di molla satisfalion. E disse le nove che venirà da Ve-nelia direte al patron me le scrivi in turchesco bo-lato e le mandi per olachi in campo, esso secretario li rispose cussi sarà fatto ; et dillo bassà lorno a li allri pavioni che era una hora di notte. Scrive haver auto, zoè averà uno comandamento al capilanio di l’armata in bona forma di quanto li ha ditto il bassà. A dì 9 gionse qui domino Marco Antonio Sa-nudo con lo elmeto azoielado, il giorno drio il magnifico Imbraim se lo fé’ portar e li ha piaciuto molto, si spera di ben. Scrive in zifra la principal causa mi mandò qui il mio patron fo per questi oratori di l'archiduca, è zorni 39 havemo il salvo-condulo per uno olaco e solicitato il suo venir, et mò terzo zorno ha inteso dal magnifico Colebi deforder hanno mandato tre olachi uno drio 1’ altro a farli venir, si tien non giongerano in tempo che il Signor sera partito. Per lettera dii mio patron di 8 1’ armata fin quel zorno non era parlila ne per li 20 dii mese sarà in ordine. Nel venir qui ho scontralo 141 più di 1000 homeni di Scopia che vanno a Con-stantinopoli, sono homeni da remo zoveni da la montagna non pratichi in mar, et con loro molli di questi paesi che vanno per scapoli overo balestrieri, e questi è turchi, portano come vidi in Conslantinopoli lutti uno capelo rosso in testa alla ianizaresca. Tenuta fin ìiozi 15. Domino Marco Antonio Sanudo ha concluso il marcà di l’elmelo in ducali 115 milia honoratissimamente e sono sta mollo grati li modi usali per lui come prudente e acomodato. Ozi è partilo lo olaco zoè il pavion dii Gran signor, diman lui si lieva va verso Filipopoli, et non havendo auto li comandamenti convien mandar drio la Porla il dragoman per haverli eie. Di Ratisbona di sier Marco Antonio Contarmi el dotor orator, de 21 Mazo, ricevute a dì 8 Zugno. Come la Cesarea Maestà per conscio di medici non negocia con alcuno, per il che mandoe il suo secretario, et li parse andar lui al comendador maggioro di Lion con li avisi da Con-stanlinopoli di 11 aprii, il qual udite mollo gratamente et ringratiò dicendo è avisi mollo freschi el volse li fosse lassati el dilto secrelario li lassò vo-