251 zerca lo robe di Turchi di Maran nulla ha potuto far per la indisposilioti dii Cardinal di Trento et per l’absentia dii serenissimo re. L’imperator è dii tutto risanato, cavalca a piacer quasi ogni giorno, mangia publicamente, Quelle puslule over broze sopra il fronte et ochio sinistro erano brute, si sono sechà et cascate è restata la faza tutta nela. Se stima non deba haver più mal, che ognuno stava con paura non picola. Soa Maestà scrisse za più zorni al marchese Joachino Brandiburg electore venisse qui in Ratisbona, qual si aspeta a la fin de questo 95* rriexe ; ha mandato a chiamar etiam il Magun-tino et Palalino electori sono in Svinfort, zonti i sarano si farà magior progresso. In questa dieta hozi è stà afirmà per cosa certa il duca Zorzi Brandiburg et uno altro principe luterano con le Terrefranche è in Svinfort hanno terminato darobedieh-tia et riconoscer il re per re. El medico dii Cardinal di Trento hozi è sialo a visitarmi, mi ha diio che 18 cavali de Turchi erano zonli a Buda. Quest» Cesarea Maoslà hozi ferzo zorno diede 1’ ordine dii Toson al duca Zorzi di Saxonfa, qua! za do mexi è qui et è catholico, ma so fralelo è lulheran ; etiam dete dito ordine a Filippo Palatino, qual è gran zamberlan dii re di Romani. Dii ditto, di 11. Zercando l’imperator resister al Turco, intese da li capetanei voler fanti 90 milia et cavalli 30 milia, li do terzi lezieri, il terzo a la borgognona. Et havendo richiesto a la dieta di haver fanti 60 milia et 12 milia cavalli per mexi 6 solum el non per 8, come fu deliberato, et Soa Maeslà voi metter 30 milia fanti et 6000 cavalli dii suo. Li qual capitani promeleno darli quanti fanti vorano. Già 6 giorni di Austria è slà leta una seri-tura in la dieta, alenlo li exlremi danni palili et sono per patir domandano soccorso, aliter saranno forzati darsi. La dieta dì Svifort dii tulio è sciolta con niuna conclusimi, sichè a Norimberga non si redurano. La pratica di la paze tra il re Zuan et il re Ferdinando che si (ratava in Poiana, Fimperador ha ditto non si manca de Iratarla, ma dubita non seguirà, hessendo tanto avanti. Hozi sono ledere dii re di Dazia, cognato de l’imperator, andato a la recuperation dii suo regno : come si trova a mal partito, de 7000 fanti concluse non é restati solum 2000 mal contenti per non esser pagati. Et Lubeeh cillà molto potente et lulherana manda soccorso al re per il possesso dii regno predilo. L’imperator da due dii mexe in quà sta benissimo, ogni dì è andato a solazo, mangiava publice, falò inviar li soi pagi et cusina lige 6 lunlan do qui per andar a ricreation 252 in lochi ameni, per haver quesla cilà in odio per l’aiere. Questa preterita note si è risentita alquanto, et la gamba se li è rota un’ altra fiata, el cussi il viso dove era prima, il che ha dato gran dispiacer a ognuno. Da Sibinico, dii conte et capitanio, di li, ricevute a di 20, hore 20. È zonto qui il reverendo prè Zorzi abate, qual il magnifico Proveditor et io mandassemo scompagnar il nonlio al sanzaco di Bossina per li confini ; dice trovò Muralh Cba-caia suo fralelo apresso Campo di Piera, al qual heri a hore 23 lì vene una stafeta dii bassà che ’I dovesse cavalcar subito per Bossina per haver nova il Signor havea fato il suo bayran in Andernopoli et cavalcava col campo potentissimo di man in mano. Et cu^sì questa malina per tempo partì a stafeta per Bossina et menò con lui il nostro nun-lio, prometendo far eie. Et ditto prè Zorzi li dimandò P impresa faria il Gran signor ; rispose, con certeza non sapeva, iudica per Viena et conira il Carabodan, l’armata si tenea per custodia dii regno più presto che far impresa alcuna, ltem, manda la lettera di Antonio Dobroviza, scrive di Campo di Piera a lui conte et al Proveditor zeueral. Responsio Electorum Principimi ac Statuum 96 ad Caesareae Maiestatispropositionem ar-ticuli de auxilio contra Tur cupi, die 21 Aprilis 1532. Sanctissime et invictissime imperator, domine clementissime eleclores, principes ac Status Sacri Romani Imperii ac eorum electorum, principum ac Statuum, (am spirilualium quam saecularium, legali qui in hac dieta imperiali hactenus obedientia com-paruerint, propositiones quas sacra Caesarea Maie-stas Vestra in horum comiciorum exordio prepo-suit ad prelegi ac alia negocia concernenles ea qua decuit obedientia intellexerunl, unde Electorum legali, principes ac eorum Legali, aliique Status aliud nichil cognoseere et percipere potuerunt quam cle-menlem ac fidelem propensionetn ac animi beni-gnitatem Caesarea Maiestas Vestra erga Electores, Principes, Status, Romanum Imperium, ac totani nationem germanicam eius rei causa Vestrae Caesareae Maiestali humiliter et obedienter gralias agunt, promittenles debita obedientia erga Sacram Caesaream Maieslatem Vestram, ornili tempore diligenti studio hoc ipsum se promerituros. Et quemadmodum Caesarea Maiestas Vestra in diclis suis propositionibus ex maxime evidenliis et MDXXXJI, MAGGIO.