7 45 a lui orator noslro, et scriver a la Signoria. Item, manda altri 2000 fanti a Zenoa. Item, di la pace con Spagna, si tien seguirà con li capitoli vorano spagnoli ; et si aspeta una risposta, qual zà 3 zorni fo • expedito una stafeta in Spagna et fin 10 zorni sarà lì. Dii ditto, un’ altra lettera drizata a li capi dii Consejo di X. Qual fo leta con essi capi remo-tis arbitris (?). Da Roma, di V orator, di 15. Come si ha saputo le noze si tratava tra il papa, Cardinal San Zorzi et Napoli, videlicet una nepote dii papa in uno fiol dii ducha de Ariano, fratei consobrino dii Cardinal di Napoli. Item, una altra neza pur dii papa, sorela dii Cardinal San Piero in Vincula, in domino Galeazo di Riario fo fiol dii conte llironimo e nepote dii Cardinal San Zorzi, al qual si li dà cl dominio de Ymola e Forlì, licet el signor Octaviano sia mazor, al qual il papa li darà beneficj etc. Etiam si dice il Cardinal di San Zorzi dà una soa fia a Zuan di Saxa-dello de Ymola. Item, il duca Valentino è in palazo; non va a Ferara ni in castello e il duca di Ferara mete dilìcultà ; ma lui li à scrito pregandolo aceli tal cargo etc. Item, di Bologna, è lettere quel rezimento aver fato 300 fanti in ajuto dii papa per recuperar la rocha di Cesena ; ma in Roma si fa pocha provision, solum con brevi. Item,-è morto il signor Fabio Orsini fo dii signor Paulo, qual in reame fo ferito in la bataja di uno passador. Item, ogi è stà concistorio ; hanno alditi li 6 oratori fiorentini. Dii ditto, di 16. Come ogi fiorentini hanno auto l’audientia secreta dii papa, li qual à exposlo zercha le cosse di Romagna etc., et àssi oferto con-dur il conte di Piliano governator noslro, e far per mità la spesa, e tenirlo per dil'ension di le cosse di la Chiesia e dii so stado, perchè temono di la Signoria nostra. 11 papa non li par, sì per la spexa come per darli titolo; etiam voi le zente tenir lui solo e non di compagnia con altri. E à inteso fiorentini tentano 358 el signor Bortolo d’Alviano, et il papaà parlà a l’abate suo fratello et ordinato il stagi in palazo ; et il Cardinal San Zorzi ogi disse a esso abate averli da parlar. Tamen, ditto Alviano solicita il gran capitanio per le cosse di Toschana e meter Lorenzo di Medici in caxa juxta la promessa fo fata a’ Orsini, et par Pandolfo Petruzi ajuti a questo. Dii ditto, di 17. Come eri in camera dii papa, fono sul partido che Valentino vadi a Civitavechia col Cardinal Santa Croce fino il papa habi le roche, e poi resti in libertà; tamen, crede Santa Croce non aceterà lai cargo, perchè alias disse non si voler im- / Diariì di M. Sanuto. — Tom. V. 74»i pazar. Item, il papa ogi è stà a Santo Antonio e tornò a dormirà palazo; aspeta con desiderio il nepote Cardinal San Piero iti Vincula e il prefelin, quali si dicono esser di qua da’ monti ; et zonti saranno, forsi il papa piglierà altri partiti, e si muterà di opinione. Item, li oratori senesi è venuti a visitarlo recomandandosi a la Signoria nostra, dicendo esser siati da molti cardinali quali si riseoteno di le cosse fa la Signoria in Romagna, et loro ne hanno gran piacer, perchè li par esser a proposito poter la Signoria nostra nuocer a li fiorentini. Item, Orsini è venuti a dirli, zercha l’impresa di Toschana e il voler di la Signoria nostra etc. Thl ditto, di 17. Come dete la lettera a I’ ar-ziepiscopo di Zara. Ringratiò la Signoria, si oferse, e pregò il suo vescoado è debitor a le cazudeeie. Item, domino Cabriel da Fan et domino Sigismondo da Fu-ligno secretarj dii papa, li parlò utpatet in litteris. Thl ditto, drizata a li capi di X, et letta con quelli. Da poi disnar, fo Pregarli, et avanti si serasse, zonze uno gripo, è zorni 18 partì da Corfù, con uno orator turco. Et per la Signoria nostra fossemo mandati 4 savj ai ordeni con Jacomo da Rimano turziman a levarlo di gripo el acompagnarlo a la Zueca a Santa Croxe in cha’ Pixani, dove si preparava per lui ; ma ancora la caxa non era aperta, el andassemo da domino Marco Malipiero gran eomandador di Rodi, e temporizassemo lì alquanto, poi andò a caxa soa. Fo ordinà farli le spexe; vien per poche cosse, pur à lettere dii Signor a la Signoria ; et nui tornas-semo in Pregadi. Et domenle si leseva lettere, el Consejo di X si reduse con il Colegio per tuor licentia di aprir al Pregadi alcune lettere di Roma e Franza ; et cussi fo preso di aprirle. Di Zara, di rectori, 3 lettere di 18. Zercha il zonzer di l’oralor dii Turco ; lo acharezono et li fè far una festa. Item, per una altra, par el ditto dimandasse la liberation dii bando di uno citadin di lì, bandito per do anni per il predecessor. Item, di 9, par aver auto nostre lettere zercha la revochatiou • di le partide in camera, conira li ordeni di sier Nicolò Dolfin olini synicho. E cussi prima exequiteno, poi chiamono sier Piero Sagredo ohm conte, et sier 358 Francesco Contarini è infermo di lì, qual fo capila-nio, et li datiari, e li feno intender la parte presa in Pregadi. Li daciari disseno a chi haveano satisfato, e il resto esser per portar in camera a^ li tempi ; e ’l prefalo sier Piero, disse voler aver rispeto, e risponderla circha li danari scossi per lui. Item, li ducali 6000 è li, et la galia non apar. 48 MCCCCCIV, C.ENNAJO.