459 MDXXXH, GIUGNO. 4 CO et altri lochi circumstanli per andar a la volta di Viena. Item, manda una lettera anta, data a dì primo, di Venzon, la qual scrive in questa forma : Magnifico et clarissimo maior honorando. Sono zonti de qui Ire fanti spagnoli, dicono Vengano di Ilongaria, da Strygonia poi da Pre-spurch zoò Posohia, et sono venuti a Viena per locar danari. Dicono non hanno tochado uno mar-cheto, che sono da 1000 spagnoli in luto, in quele bande non tochano uno quatrin, sono sparsi per P Ilongaria, zoò quello che possiede la Maestà dii re Ferandino, et per la Alemagna, per le ville che vanno pascolando a spese de vilani, et loro sono partidi, vano a trovar el marchese dii Guasto. Dimandato de turchi, dicono in Ilongaria al suo partir non era zonti turchi, nè havevano nissuna cosa di certo dovesseno venir, nè per li segni vedono non fanno genie né apparalo alcuno, salvo che in Vieria lavorano li bastioni et cavalieri, et cavano li fossi, altro non dicono, salvo che ’1 vay-voda si è in Transylvauia, che se Turchi veniva seria venuto a Buda, et che fa asedio a una terra in Transylvania che’l ze per haverla lo vayvoda, non li fanno la nome, altro che una lerra dove l’è le mitìere di l’argento, et è 20 zorni sono partiti de Strigonia. Da Viena sono poi andati a Linz, perchè se diseva doveva venir là Ferdinando a Linz per trovar uno loro capo c’ era. In la corte hanno inteso che ’1 re Ferdinando era andato a la volta de Ralisbona a trovar la Cesarea Maestà, el vedando non poter haver danari sono venuli a la volta de Italia. Uno de questi tre par esser persona assai intelligente a le cose militar, et qui in Venzon hanno venduti li cavalli, vanno a la volta di Venetia, el perchè se diceva la Maestà Cesarea era amalato. Dicono non haver inteso. Dimandali se’l si faceva provision dii turco venisse, dissono che troppo se dice gran li miracoli che li vien promesso a la Cesarea Maestà, ma vedono mal ordine nè locha danari. Altro non sa dir. Venzoni, die 19 Junii 1532. Sottoscrilla : servilor Antonio Bidenuzo capitanio. Da Cividal di Fritti, di sier Marco Grima-niproveditor, di 19, ricevute a di 23 dito. Come havia inteso, per uno suo amico di Gorizia, Cosare esser in Parisgram (erra franca dove se ha fato la dieta imperiai, solecila le zente promesele da le tere franche che vadino per el Danubio verso Viena, che Ferdinando è ritornato de Bohemia et va a la volla dii fradello, al qual bohemi hanno promesso 15 milia fanti; che in Viena et per tulli quelli lochi propinqui se dice il Signor turco in persona andar con potentissimo exercito verso la Ilongaria, et se indica è per venir a la obsidion de Viena, ne la qual se fa provfsion grande si de monition come de lavorar et reparar; che missier Nicolò di la Torre capitanio de Gradisca et il capitatilo de Duino et molti altri capitane! domenica proxima doveano cavalcar a la corte in exe-cution de li comandamenti regi ; zerca ambasadori mandali al Signor turco, non se intende altro. Dii ditto, di 20, ricevute a dì 23. Ozi è venuto a me uno de Tulmin, referisse che ’1 capitanio di quel loco ha fato la mostra di lo cernide sue che sono 700, et tulli li lochi subditi al re de qui conligui solicilano mandar genie verso Viena, et manda una lettera hauta di Venzon, la qual dice cussi : Clarissimo sigrior. Heri viense uno certo mercadanle partito da Viena a li 9 de l’instante, referisse che era consuntissima fama in dila città, li turchi esser gioliti a Belgrado gran numero, tamen in Viena non esser ancora soldati, ma che se aspelava di giorno in giorno. Diceva in Posonia esser el capitanio Co-ceianor coli forsi 1000 fanti fra todeschi el spagnoli, et che havea inteso tutto el paese dove era stà ordinalo slatino in expetatione dii comandamento de levarse. Cesare atende che le lerre franche non li vogliano inanellar in siine! bisogno de quanto hanno promesso, solicila per ogni via tal impresa, el medesimo dicesi far Ferdinando in Bohemia. Hozi è arivaio qui un cerio Partii alemano, mio conoscente, qual se partite da Norimberg a 4 di l’instante. Referisse che tulle le gente promesse pelle lerre franche in spazio de 6 setimane sariano in ordine cumprimum havesseno comandamento conira turchi, et havea portato seco il resto di le gente dava ciascuna lerra francha, cjual perse per la strada over havea persa o dimentichà iti qualche hostaria. In verità molto mi dolse, che havia hauto si