327 MCCCCCIH, NOVEMBRE. 328 Dii ditto, di 4, date a Maldolin. Come in camino scontrò domino Zuan Hemanuel orator yspano, stato assa’ in Anversa, e have licenlia di soi reali di repatriar, ma poi à ’uto ordine venir a la corte e non si partir; e vien per solicitar il re a venir in Italia, e li prometerà danari, con do modi : il primo darli zonto il sia in Italia, et secundo l’inferissi danno al stato di Milan. Tamen, par il re non voi far mo-vesla fin non habi auto la corona a Roma, e non voi andar per il milanese, ma per il stato di la Signoria nostra. E voi venir vestito da pelegrin di panno be-retin, con li bordoni su le veste e di soto li soi armadi a la todescha ; ma li zenthilomeni arà con lui armadi a la unliana, e zà à spesio in assa’ panni bere-tini etc., nè di tal andata fin qui altra spexa ha facto. Dii ditto, di 6, date ivi. Come è nova il ducha di Gelder haver corso su tre terre in Barbante, e le nomina, e tolto assa’ telle, per la qual cossa 1’ archi-ducha è rimasto a Gologna e à m;induto per scorta li vegni contra per securtà soa. Sichè, non è vero quanto li disse il re li dì passati, che li popoli havea licentiato el preditto ducha di Gelder. Item, ozi 1’ orator yspano ha disnato col re, e tutto el dì è stati in ra-sonamenli soli loro do ; el qual orator lo persuade andar a Roma per via dii stato di Milan. Item, è lettere di 27 di Roma, di domino Francesco de Montibus oralor dii re, con assa’ nova. E lui orator scrive saria bon la Signoria nostra li mandasse qual- * che Sumarii di nove ; et che domino Matheo Lanch secretario regio li ha ditto haver uno fratello, nominato Zuan Longo zoielier, qual fallite di Veniexia e portò via ducati 2000, e voria un salvocon-ducto per mexi 4 comenzando el primo di dezem-brio, et che ’l porterà qualche danar e si acorderà con li soi creditori, dicendo aver speso ducati G000 in la sorella che lui ha maridato questo anno nel fiol di domino Paris di Lodron et fu bellissime noze, dove etiam lui orator vi fu. Item, il re va verso Augusta per veder di aver ajuto da la liga di Sve-via, come per altre soe scrisse. Da Roverè, di sier Hironimo Nani podestà et capitanio. Come manda le sopraditte lettere abute di l’orator nostro in Alemagna. Di Peschiera, di sier Andrea Loredan podestà di Brexa, di 14. Come con lo illustre go-vernador nostro era zonto lì con cavali 100 lizieri, e li altri 100 li vien driedo; et che il capitanio di Verona, sier Zuan Mocenigo, vene lì a coinpagnarlo. E terminato venir per 1’ Àdexe, li disse esser slà provisto di do citadini l’acompagni fuor dii veronese; e lui governador aria voluto uno rector noslro. Dii ditto governator nostro, date ivi a Peschiera. Advisa, per ubedir li mandati, essersi levato di Godi et venuto lì per il bisogno di l’impresa. Soliciterà il camino suo etc. Di sier Cristofal Moro proveditor in Romagna, date a la Observantia, a dì 14, hore 15. Come ricevè nostre lettere, di 9 et 11, zercha li 50 balestrieri debi licentiar per andar col ducha de Urbin a Roma : cussi exequirà. Item, debi far li fanti, e più presto 1000 di più cha uno di mancho, havendo maxime i danari. Et sier Zuan Antonio di Renier, camerlengo di Ravena, è zonto in campo per pagador con li danari, e à spazi li contestabeli per numero 3 a far fanti. Et Marco di Rimano, come scrisse per una lettera altra la Signoria nostra, li aricorda vadi riguardoso zercha a domino Gabriel di Calderoni è in Faenza ; risponde, il messo mandò dentro non li poter parlar, e li ha referilo li citadini esser stà in bona parie lassati, excepto quelli parenti di quelli di la Valli;. Item, il remor fu in Faenza la note, la causa fu che Jacomazo da Veniecia andò fin soto le mure per voler schandaiar l’aqua di le fosse, e però fo cridato : « Fora ! fora ! a la pia za ! a la pia-za! » e à inteso conveneno andar di caxa in caxa a chiamarli venisseno a la piaza etc. Item, li do canoni eri zonti hanno piantà verso porta Ymolese, et ozi ha consultato con lo episcopo di Castello, capitanio di fantarie e quelli condutieri dii loco di dar la bataglia ; sichè vanno preparando le cosse. Voi polvere, ballote etc. Item, à dà ducati 2, eh’ è il resto di ducati 3 al mexe, a li homeni di la Valle è in campo. Item, da matina li canoni comenzerano a trar. Item, ha dato salvoconduto a uno parente de li oratori presoni, possino venir a parlarli in campo. Et aver mandato 50 cavali di più a Oriolo, dove è Franco dii Borgo, per obviar fiorentini non mandino soccorso; et che il prefato Franco dii Borgo li ha 152 mandato do sacomani, quali portavano lettere dii comissario di Castrocaro al marchexe Carlo dii Monte, è in Faenza ; le qual lettere le mandò incluse, e il sumario è questo : Sono tre lettere, alcune di domino Piero dii Monte li scrive di Castrocaro ; l’altra dii commissario fiorentino nominalo Pier Francesco Tosigno. E scri-veno li fanti è preparati e danari, ma non pono venir per dubito non esser presi, perchè a Oriolo è slà posta gran custodia ; et che aspectano Chiriacho dal Borgo etc. Item, nomina il marchese Piero, à 250 fanti, ne voria più etc. ut in eis ; et- etiam è certa poliza, par uno mandi a Castrocaro da Seba-stian osto per aver le sue robe, e le mandi, ne ha