285 MDXXXIf, MAGGIO. 286 Fa posto, per li dilli, la commission a sier Hifotiimo da Canal, va proveditor in armada, vadi in Istria con sier Zuan Morexini soracomilo, al qual fazi dar la galla fo dà a domino Antonio Za-rolo el cavalier, è di Caodistria, e lì se armi solititi quella di Santo di Gavardo, et l’altra si fazi dar li danari et il gropo, «t havendo fatto spexe in la galla, poner a conto di altri luogi di l’Istria con desterilà, et dii resto toy su la so galìa et così li horneni di la fusta di sier Ambruoso Conta-rini, et vadi per la Dalmatia a solicitar le galìe se armi, et, assito il zeneral fuora, vadi Con lui etc. Con altre clausole, ma questa è la substau-tia. Fu presa. Fu pósto, per li ditti, che'l sia comesso a li proveditori e patroni a 1’ Àrsenal melino ad ordine galìe 20 di ogni eossa et li sia da li danari li bisognerà per il Collegio nostro, et commesso a li Prò-veditori sora l’armar prepari le zurme di questa terra et contrade Chioza, Grado, Caorle etc. Iteni, sul lago di Garda, intendando li soracorniti siano . Et sier Zaccaria Trivixan el XL iusta il solito andò in renga con gran dìspticentia de tulto il Pre-gadi, qaal compie fin do zorni, et visto questo, il Serenissimo et Collegio fè dir questa matina se indugerà a uno altro Conseio, et lui vene zoso con rider de tatti. Fu posto, per [sier Marco Dandolo dottor, ca-vàlier, sier Alvise Gradenigo, sier Maria Zorzi el ddttor, una parte : che a domino Matteo Avogaro dottor et cavalier nobel nostro, venuto qui da Brexa -per aver consulto da lui, ut in parte, li siano dati ducati ^50 senza dir altro, nè per quanto, nè ad quid. Andò la parte: 5 non sincere, 58 di no, 127 de sì, et perché la voi i 4 quinti non fu presa, né più fo mandata. E comandà gran credenza di questo e sagramentà il Gonseio. A dì 30, auóba, fo il sorno del Corpo dì Cripto. Il Serenissimo, vestito direstagno d’oro et la bareta di ganzante -d’oro bellissima, aoceptò li oratori et altri et poi non volse venir in chiesia, per non.aver straeho. Et sier Polo Donado el con-sier, vestilo di veludo cremexin, fo vicedoxe, con li oratori Imperador, Franza, Anglia et Milan, Ferrara non è in la terra, lo episcopo di Baffo, il vescovo di Cliisamo, Veia et Puola, sier Gasparo Malìpiero consier in zambeloto, numero . . . .; non vene sier Nicolò Bernardo, li Procuratori sier Lorenzo Pasqualigo, sier Andrea Justinian, I rier Piero Marzello, sier Marco da Molin, sier Francesco di Prioli, et sier Antonio Mozenigo, era etiam il.....et il cavalier di la Volpe, et olirà li Censori, numero 41 senatori, exceto 4 non erano di Pregadi, el in questi erano veste di scar-lalo, il resto lutto seda; sier Sebaslian Contarmi el cavalier zipon d’ oro, vesta veludo cremexin alto e basso con una grossa cadena d’ oro al collo, sier Lorenzo di Prioli el cavalier, becheto d’ oro ; non vi era alcun di Collegio, io vi andai. Disse la messa lo episcopo di Traù, olim Scardona, molto cerimoniosa; erano 41 pellegrini solamente, et la scuola di Sa il Rocco fé bell’ apparato ; prima li 24 doppieri doradi, do torzoni apicadi per uno, summn numero 48, poi tino soler con argenti, el tre soleri con cose del testamento vechio, li 12 patriarchi, poi una ruoda con 6 pulì suso che zi-rava atorno, fu bel veder et 33 copie di butudi con arzenti in man. Le altre scuole non fece altro che anzoli. Era etiam li frati di San Zane Polo con soleri, sopra uno Adam et Èva in forma di pali nudi, poi Cristo con li 4 ordeni sotto, San Francesco, San Domenego, i Carmeni et li Heremitani ; et Cristo recitò alcuni versi. Poi 'una nave con arzenti suso et lettere diceva : prò fide et patria. Poi veneno li 1G per scuola in mauege a comedo con torzi 80 a uno per uno, di libre 18 1’ uno, et seguite la procession, la qual fo finida a hore 16. Fo bon tempo et non caldo. In questa notte passala a hore 2 morite sier Ili-ronimo Justinian procurator, Idio li doni requie ; et le campane dopie iusta il solito fo sonate le campane la matina poi terza dopie a San Marco 6 volte, iùsta il solilo. Da poi disnar si reduseno 4 Savi del Gonseio et niun di Terra ferma, et fo lettere di Candia di 27 aprii, di Napoli di Romania di... . et dì Corfù dii redìmento di . . . . 11 sum-mtrrio dirò poi. A dì 31■ La matina, fo letto le lettere di eri sera venute e di Candia e da Corfù et dì Ingalterra di V orator nostro, di 16 mazo. Vene in Collegio sier Zuan Die do, venuto prò-veditor zeneral di Dalmatia, vestito damaschili cremexin, in loco dii qual andoe sier Gregorio Piza-mano, e disse poche parole. In questa mattina, iusta il solilo, in Quarantia Criminal fo fallo li 3 sindici ordenarii, rimase sier Alvise Malipiero qu. sier Andrea, sier Daniel Ba-doer qu. sier Bernardin et sier Zuan Bragadin qu. sier Santo, et tolti, tra li altri sier Zaccaria Trivi-