481 MDXXXh, Spoliii el qual predicò di la fede de Christo, perciò fu preso da li mori et poslo in uno grandissimo saco, el per gralia de Dio vi siete per spallo di hore 3 predicando et raccomandaudose a la Divina Maestà; et vedendo li mori che’I non moriva, tantesassale li dettero per fino che fusse morto, el li christiani che lì sono altre reliquie non hanno potuto havere da questo frate se non uno piede, el qual fa molti miracoli. 11 pontefice dominica passata per sua devo-lion privatamente andò a la chiesia de Santa Maria dii Populo, dove celebrò la messa facendo oralione conlro infedeli. Mi ha dito quesla matina Soa Salitila esser letere di 19 in li cesarei che non hanno a viso alcuno de la corle cesarea, et esso oralor nostro nel partir se scontrò nel magnifico Borgo orator dii re di Romani che andava a palazo, li disse essere venuto qui uno genlilhomo expedilo da Cesare et partì a li 19, porta che Turchi una parte de lo exer-cito saria a li 24 de questo a Belgrado et nel medesimo tempo il reverendo Gritli con l’allra parie-di 10 exercilo venirà per Transilvania insieme con el vayvoda et Valachi, et al dito giorno vi sarà etiam el resto de lo exercilo che vien da la parte la più bassa, et che non se mancherà de ogni provision, però ditto Borgo andava dal Papa per solieilar le provision. Di Verona, di sier Lmardo Justinian capitanio et vicepodestà, di 19, ricevute a dì ultimo. Scrive haver ricevuto la parte zerca il venir in la terra le robe si condusesu zatre, el presto se incanlarà il dalio di la stadera e melerà il capitolo, ma tien nulla sarà perchè per lago si farà li contrabandi, el etiam di formenti. Bisogneria a questo proveder, e far un capitanio al lago overo il proveditor di lagi fazi l’oficio. Scrive è fama li ca-pitanei cesarei far fanti, et sono venuti in questa terra alcuni capitanei, tra li quali Galeazo Repeta, qual dia far fanti lOOO per T imperator, et è partito per piasentina, ma non danno danari, li scrive solum fino non sia fata la compagnia, e poi dicono 11 darano danari. De Udene, de sier Thomà Contarmi locole-nente, di 19, ricevute a dì ultimo. Come è venuto a lui a dolersi uno Nicolò Rezo citadin de lì, fidelissimo nostro, dolendosi esser venule lettere dii re di romani, che una soa possession l’ha apresso Gradisca sia data a Zuan Francesco Buza-cherini foraussito, di la qual el povero viveva con la sua fameia, et si vede disperalo, et par non vo-gìino mostrar la lettera sino il ditto non scuodi di li ducali 400 li loca aver a la camera di Padoa. i Piarii di M. Sanuto. — Tom. IVI gicgno. 482 Noto. Per Collegio fo scrito a Padoa et fato in-trometer li dilli ducali 400 non li dagino. Da Gedi, di sier Chrislophal Capello savio a Terra ferma, di 26, da Gedi, ricevute a dì ultimo sugno. Scrive, luni vene de qui, che fo eri, il signor duca : mi vene contra per uno miglio, et li mostrò una lettera li havia scritto il marchese dii Guasto, di la qual manda la copia, e li disse averli risposto venisse quel zorno a disnar con lui : et cussi ozi da malina li andono conlro miglia 3, il signor duca et lui, et vene soa excellenlia con el cugnaio domino Antonio zenero dii signor duca et cavali 25, el smontalo al palazo, fo dii conle de Pitiano, dove aloza esso signor duna col qual esso sier Chrislophal parloe, et scrive parole amorevole hinc inde dile. Il da poi disnar el signor duca, capitanio zeneral nostro, fece inviar le gente sue et quelle dii signor Guido Baldo suo fìol uno mio et mezo fuori ne la campagna, et fece ponerle in bataia, zoè una de li soi 300 homeni d’arme, ben ad ordine d’arme, cavali, vestimenti et altri ornamenti, a parte destra puose li 50 homeni d’arme, et ivi vicini li 50 cavali lizieri dii signor Guido Baldo. Da la parte sinistra li 200 cavali lizieri suoi, et el tutto tanto bene ad ordine, è sialo un pezo in balaglia, fece movere in uno trato tutte le gente che erano pocho distante. Soa Excellenlia era armato de arme belissime et sopraveste et col baston d’argento, che li fo dato, de capitanio zeneral in mano, conduse per la spianala fata a la strada aita apresso uno monasterio qui vicino, nel qual loco firmalo, fece venir el siguor marchese dii Guasto et me a vederle et luti queli che volseno: erano più de 1500 cavali de genlilhomeni bresani et de diverse terre con molti forestieri, tra li altri el signor Alvise de Gonzaga, el signor Malatesta di Rimano, che fu bellissima cosa da vedere. Passarono poi esse balaghe inanzi a le carete dove era la signora duchessa, apresso a le qual era el signor marchese dii Guasto el io. Et passali tulli se riduseno ne la piaza dii palazo dove habita Soa Excellentia, sopra la quale da 4 bande sopragionseno esse balaghe con uno ordine grandissimo et universal salisfatione, et se incominciò a fare la resegna hessendo prima passalo Soa Excellenlia con li cavali soi, poi li gentilho-meni de li quali n’ è numero grando. Heri sera fu fata la risegna a li homeni d’arme 100 et ne fono trovali più de cavali 150 capi de lanza belli et boni incontrali con le resegne sue. Ozi hab* biamo resegnato el resto de li soi 300 homeni de 31