389 mdxxxii, giugno. 390 Baion con oppinion anco di confiscarli i beni, rispetto che cominciavano a dar recapito a molti bandili per Sua Santità. Item manda lettere da Corfu aute per via di questi signori cesarei. Da Milan, di V orator nostro, di 4 ricevuta a dì 11 dito sono lettere di 23 dii passato, che io ho viste di Jlatisbona. Che l’imperator stava a parte et era visto da pochi, et che si feva poche preparation contra il Turco, et che de lì erano molti capitani senza ordine, senza# darli danari nè fanti, et venendo lo exercito dii Turco vorano do mexi a metter ad ordine exercilo per obstarli. In Viena potrano ben meler da 3000 fanti di lochi vicini. Et era ritornato il conte Palatino di la dieta de luterani, et dovea ritornar, et non havia fatto nulla per non poter acquetarli di esser con il re di romani. Et sono lettere di 17 da Praga dii secretano di questo signor duca : come gionse a Belgrado uno bassa con grosso numero di cavalli, el qual mandò poi esploratori oltre il Danubio, uno di qual fu preso da uno castellano di ditto re di romani, qual esaminalo disse il zonzer dii ditto bassa et che poco da poi saria la persona del Signor con il suo exercito. Poi vene uno allro che disse il bassa havia pasato la Drava et gionto al passo, et come sarà sta expedili li oratori dii Sophi, il Signor vera in persona. Quelli di Bohemia hanno terminà aiutar dillo re e darli un certo numero di fanti, et clic quelli di la Moravia e Slesia si dubitava non si facendo provision la Hungaria si darìa al Turco, dandoli gbosso tributo et esser alia condition di ragusei. Da Zara di sier Grjrjorìo Pi zumano pro-veditor zeneral in Dalmatia di 6, ricevute a dì 11 ditto. Come di Obrovazo poi sono falli sub-diti dii Signor turco erano esenti ; ma bora, finito il tempo di lai guerra, il Signor ha mandato de lì uno che lo dimandano il Numisto per scuoder la decima di animali et allro sieome scuode in li altri soi lochi ; el se intende dillo esser partido za giorni 1G di Andernopolì dove era la persona dii Gran signor e lo exercito tulio era in la campagna di Sophia ; e si crede per questo anno non sarebbe impresa alcuna; el che tartari et valachi sono mancali al Gran signor, e certo numero de ianizari erano al Cayro fugirono dal Sophì. È fama 1’ armata di esso Signor haver falto danno ad alcune ixole di l’Arzi-plelago, dii che il Signor haulo grandissimo dispiacer, et ha mandato uno a Modon per castigar li malfa tlorì. Scrìve questa gente è di natura mendaze pur alle fiate vi interpongono alcuna verità. Da Sibinico di sier Bernardo Balbi, conte 1 óO e captiamo, di 4 ricevute a dì 11 ditto. In questa hora è gionto qui uno servitor dii reverendo pre’ Zorzi abbate, partì eri sera al tardo di Cliuno. Referisse domenica passala fo alti 2 dii presente gionse de lì Muralh Ctiiechaia vayvoda venuto di Bossina, el qual expedí subito Ire slaphete per quelli luochì e castelli contorni con comandamenli a tutte cavalcature dovesseno sollo pena di essere impalati cavalcar subito alla volta di Bossina, et sì ha lasalo intender che il Gran signor era con il campo a Sophia e dovea dar ordine di procìeder più al camino, nè ha voluto dar audìenlia alcuna a lì oratori dii re di romani ma faloli dir aspecli il ritorno suo. Altri dicono che restino a Sophia, altri che erano sla mandali alla excelsa Porla. Dillo Muralh ha ditto che’l si parlina con parie di le genie di Bossina a dì 7 e andaría alla volta dii tragólo Chobaz sopra il fiume Sava, e il bassà di la Bosslna partiva alli 15 con il resto di le gente e andaría a quella volta. Si iuch'ea lì passerà lo exer-cito, etiam che farano ussir le fuste di Obrovaz per acompagnarsl con il resto di l’armata per esser cussi l’ordine del Gran signor. Da Traù di sier Alvise Calbo conte e captiamo, di 3, ricevote a dì 11 ditto. Come con grandissima fatica et mormoration grande ha preparato homeni 50 a ruodolo per melcrli sopra la galla dii provedilor di 1’ armada Canal. Li clisani hanno iurato fideltà a domino Nicolò Querinl per nome dii reverendissimo Grilli; e da li morlachi, hanno seminato haverà il suo drito di quel territorio, il forzo dii qual era stà dato In limaro per il Signor lurco a diversi. Ditto territorio è grandissimo, vicina con questo loco et con Sibinico. II qual Querini ha mandato uno homo dal sanzacho, che più non se impazi nel territorio di Clissa. Li turchi sono a Salona nel castello, havendo haulo il comandamento da dillo Querinl si lievino, sdegnali disseno non manca allro che il Signor si fazi christiano. Eri capitò qui uno Polo Amandaro venuto da Ragusi, referisse esser nova de lì che galie 30 lurchesche erano gionle a Modon, et era fama l’armata venir in eanal di Corphù e lì aspe-taria ordine. Item, che turchi haveano tolto Syo e che ragusei molto temevano di perder la sua libertà, venendo l’armata con corsari. Scrive io temo venendo la dilla in Golfo, li scoglii et ixole non habblno danno; de qui non è munilion nè soldato alcuno, e di la banda di mar le mure è Irisle e si poi dir esser senza, et sono fenestre suso, come