1 MDXXXH, Nolo. Il formeulo è calalo, venuto a manco di lire 8 il. slaro padoan. * A dì 21, fo San Mallo. La mulina, gionse Tura cavallaro di Verona, vien e.xpedilo da l’ora-lor nostro da Linz por la via di Trento, con lettere di 1' oralor nostro predilo, di 16. Avisa turchi esser a campo a Graz. Lo qual lelere fono lete dal Serenissimo con parte di Consieri el Cai di XL da basso, poi veneno a messa di suso, etiam fono lelere dii dito oralor, drizale a li Capi di X. Da poi disnar, (o Gran Conscio, vicedoxe sier Polo Donado fu capilanio a Brexa, in luogo di sior Alvise Doltin rimase sier Jacomo Corer go-vernadordi le inlrade, sier Andrea Donado cao di X, 6 di Pregadi, et un XL nuovo. Fu posto, le Ire parie posle in Pregadi per li Censori, el Itile fono prese. A dì 22, Domenega. La malina, non fu alcuna letera. Vene in Collegio il conte Alberto Scolo, richiedendo di andar a star a Piasenza per questa inver-nada, et a ogni richiesta venirà dove comanderà questo Stado, el poi li fo dà licenlia. Da Udene, dii locotenente, vene letere, di 19.11 summario dirò di solo. In questa matina, in Collegio, fo aldito li Avo-gadori, per la differenlia dii cavallo dii vescovo di Brexa, et parlò per la moier fo dii conte Alvise che fo morto in Brexa per questo Slado, domino Al-vlxe da Noal dolor suo avoeato, dicendo loca a suo Boi il conte .... come più degno di la caxa Avo-gara, el sempre li soi 1’ hano babuto el voleno provar. A l’incontro, domino Maleo Avogaro dolor et cavalier, parlò dicendo li loca a lui come il più vechio di la caxa, el tuli do è nostri nobeli. Hor in Collegio fo varia opinion a chi si dia dar la pruova. Sier Francesco Coniarmi savio a 'fera ferma volea che la caxa Avogara lo desse al Monte di la Pietà di Brexa, et niun la sente. Da poi disnar, fo Gran Conseio, vicedoxe sier Polo Donado. Fo falò do dii Conseio di X, sier Alvise Mali-piero fu consier el sier Anlonio Surian dolor el cavalier, fu orator al Summo Pontefice, nuovo da tre con titolo; governador di le ialrade, alcuu non passò, el 6 di Pregadi. Da Udene, fo etiam letere dìi locotenente, di 20. Il summario scriverò ut supra. Le qual letere venero al lardi. Fo leto in questo Conseio, per Zuan Jacomo Ca-roldo secretano dii Conseio di X, una parte presa / Diarii di M. Sasuto. — Tvm. L VI SETTEMBRE. 978 nel Conseio di X, a di... . oelubrio 1531, che de coetero al far la Zonla dii Conseio di X non si re-dtigi più scuriinio per questo, ma per compir presto cussi come si va a capello, quelli di Pregadi porti un bolletin in man di uno Consier, qual seti-terà al capei di mezo con notarsi chi l’ha tolto, et poi si baloli in Gran Conseio li eleli, ut in parte. Nolo. Il formeiito è calado, vai manco di lire 8 il staro, il padoan. A dì 23. Fo letere da Milan, di.. . . Li Sa* vii steleno a consultar la parie di le balestrarie et di scriver a Roma. Vene I’ oralor de 1’ imperalor, solicitando la expedilion di la dola dii Nogaruola eie. Noto. L’oralor di Mantoa ave letere dii suo signor duca, di 20, che significava di certo la duchessa so moicr era gràveda, et tal nova la dovesse notificar al Serenissimo Principe. Da poi disnar, fo Conseio di X con Zonla, et vene ima barca da Ragusi con lettre di l’ orutor nostro, di Constantinopoli, di 21. Rem, di Zara, di sier Gregorio L’izamano prOveditOr in Dalmatia et Spalato. Fo nel Conseio di X tralà una lermination fata per sier Gasparo Contarmi cao di X et compagni* intervenendo scutarini. Fo con la Zonla tralà la materia dii Nogaruola di la dòte di la moier fo dii conle ...... rebello^ El messeno che li ofliciali a le Raion vedile rispon-desseno. Et sier Gasparo Malipiero el consier par-loe dicendo : la particola di lai dola che è dii fiol rebelo, vieti in la Signoria, come ben confiscada. Fu preso, dar la trala, a la Cesarea Maestà, di stara............. A dì 24. La matina, vene l’oralor de 1’ im-perador. Vene l’oralor di Urbino el portò una letera di Sinigaia, di...., con aviso, che Ancona era sta tolta solo il dominio dii Papa. Di Roma, fo letere, di V orator nostro, di 20................ Fo dito esser avisi, per gripi venuti di Candia, che l’armata cesarea era al Zarile a di......el quella dii Turco a Còron, et fo tolto una depositimi la qual sarà qui avanti scrita. Da poi disnar, fo Pregadi, per scriver a Roma, ma venuta questa nova di Ancona lerminorono li Savi indusiar fino vengi la prima lelera di Roma. Da Udene, fo letere, dii locotenente, di 22, 11 sumario sarà qui avanti, 63