689 MDXXXII, AGOSTO. 690 ditioni et liberationi nedum Hungariae sed domus snae Auslriae accingat patriaque Deus el lares eum religione et república chrisliana ut ehristianissimum et optimum imperalorem decet quam primum le-neatur, iam enim antiis spes et salus in Sua Maie-slate unire collocatur, cum omnis rex buie oneri longe impar sit turcaque vietoriam in celeritate collocet. Data Fosonii, 16 Julii 1532. Di Cao (V Istria, di sier Lunardo Venier podestà et capitatilo, di 2, ricevute a dì 6 de Avosto, per via de Trieste. Per mezo di uno autentico ho inteso li triestini hanno haulo letere dii re di Romani, per le qual insta debano quam primum far quel maior numero de bomini li sia possibile et mandarli verso Vienna, et tolendo li danari dii Comun, dii Fontico, de qualunque sorte. TJnde luti sono in grandissimo terror et fuga. Se aferma el potentissimo exercito turchesco apressarsi a Vie-na, et cavalli 8000 turchi se hanno tirato verso Boemia et gitalo uno ponte sopra certa aqua, per il qual comodo posano scorsizar in Boemia, dove crudelissimamente dannizano a ferro et foco, et devedando le vituarie per Viena. Da Sibinico, di sier Bernardo Balbi conte et capitanio, di 29 Luio, ricevute a dì 6 Avosto. Scrissi per l’altre mie el riporlo mi fece el reverendo pt’è Zorzi abate. Hozi, per uno explorator partito è zorni 5 de Bossina, se ha haulo l’opposito, imo che el Gran signor a li 13 de questo si atrovava col campo ad una terra chiamala Osich poco distante da Buda per far el suo bayran picolo, poi proceder a la volta di Viena. Havea, per via di explo-ratori, inteso 1’ imperador feva provision assai, ma sarebeno tarde. Riporla esser gionti a questi confini spachi 30, mandali per el bassa de Bossina per la custodia de confini, et il Gran signor haver mandalo uno ordine al diadi di Cluino soto grandissima pena non habi a lassar trazer verso queste parie marine el fuora dii paese animali nè viluarie di sorte alcuna. La causa non si sa. Questa Ierra se sustentaría mollo mediante tal pratiche, il che li faria grandissimo danno. Di sier Vicenzo Capello capitanio zeneral da mar, date in galla a la Parga a li 19 Luio, ricevute a di 6 Avosto, da sera. Questa note, per una barca dii Zanle, ha haulo letcre di domino Ja-eomo Seguri, qual manda la copia, et di avisi bauli si che si poi creder 1’ armada turchesca non habi a far per questo anno molte facendo si per la condi- / Viarii di M. Sanuto. — Tom. LVI. lion de essa come per il tempo do l’estate. Va scurendo, non so se più olirà dii golfo di Patras over di l’Arla sia per proceder, per questa invernala non tornarà a Costantinopoli. Scrive mandar una galla con queste letere a Ragusi aziò non intcrvengi quel intervene di la fregata. Per navili venuti di la Pre-vesa si ha erano gioliti lì molti murari, marangoni et manovali venuti per fortificar quel caslel vecbio, potria esser per venir l’arrnada de lì. Aspeta il pro-veditor Canal, di Golfo, con galìe 9 et le 3 de Can-dia, qual zonte saremo 47 galìe et il galion et bre-•gantin ; et per questa armada, si vorà al mexe miera 500 biscoto, A ricorda saria bon mandar el galion in Cypro a luor stera 7 in 8000 fermenti et con quelli far biscoti, et se sparagnerà de nolli ducati 2000. Io mi anderò intertenendo qui per star con beneficio et conservation de l’armada, perchè star a Corfù è la sua ruina, et stando qui non poi dar umbra ad alcuno. Di Jacomo Seguro, al capitanio zeneral dii Zante, di 16. Manda una lelera lui ha scrilo al chadì de Patras con avisarli di nove, el li dà questo titolo : Nobilissimo, dignissimo, prudentissimo, sapientissimo, ¡ustissimo et virilissimo, et de ogni altro honor dignissimo, signor Chadì di Patras vechia et de Clumin et sindico di tuia la Morea. La degna salutation mando a la Signoria vostra, 274* al qual avisa nove ampliando le cose de christiani, ét scrive è nove a Zenoa esser galìe 60, barze 70 per l’imperador, computà 6 grosse nave genoese, homini 20 milia da fati su l’armada, capitanio mis-sier Andrea Doria. Il Papa fa 40 mile fanti, Spagna 10 mile, Parchiduca figliolo de l’imperador 50 mile, Marlin Luther 20 mile ; sichè ’I campo sarà di 300 mile persone. Cussi mi scrive, e mi a vui cussi la scrivo. Il re di Franza fa campo, et havea a Marseia galìe 16 in mar, in terra conza altre 14. 11 gran maistro ha via a Malta galìe 4 el la nave gran-da el uno galion. Si è la verità o la busia io non il so, son obligato scriver quel che sento eie., con molle altre parole. Di sier Matio Barbarigo proveditor dii Zante, al prefato zeneral, di 15. Manda do reporli, un di Jani Condochali, l’altro di Manoli Molhoneo, et una lelera di Slamati Pagudi al Sa-guro. La copia di qual reporli et avisi sarano qui avanti scriti. Dii dito capitanio zeneral, date a Bilia, a dì 23, ricevute a dì 6 dito ; tenute le sopradite 44