B0 MDXXXII, APRILE, 60 Del ditto, a li 4. Poi data, da malina parli-rano monsignor di Balanson per Franza el ii Baion, monsignor Falconeto per Anglilerra. Si dice ancora che dui altri parlirano per Roma et Venelia, pur ancora non partono, et questo è per le cose turchescbe, le quale da doi dì in qua si scaldano assai. Sua Maestà da lieri in qua è stata benissimo. Da Roma, a li 3 aprii, al prefato duca di Mantoa. Adesso in quesla corte non sono che dui sugielti di poler scriver, zoè di le nove turchescbe e di la causa d’ I rigali erra. In quesla, cesarei per la parte de la regina instano a la expedition, inglesi per la parte del re stanno su le dispute, et credo che per ciò sarà congregalione ogi in palazo avanli Nostro Signore, ma non già che si venga ad alcuna risolulione, per esser materia di troppo momento. Nell’altra de li apparali del Turco qui sono lettere dìi Cardinal Colonna al cardina! de la Valle che accusano aver lettere di 24 del passalo del governa-dordi Olranlo scrilfe al ditto Cardinal Colonna, per la qual l’avisa che vi era gionlo uno navilio di la 21 Valona et che da uno mercadante che vi si trovava sopra, degno di fede, era zertifìcato che di là il Turco non faceva alcun preparamento, anzi che havea mandati a levar i danari de la doana, el che la persona sua si trovava in Andernopoli. El essendo esso mercadante stato 40 giorni prima in Constantinopoli, haveva veduto el inteso che tutta l’armata si volteria drieto lo exercito di terra verso Ongaria, la quale armata doveva passare per il golfo del mare di Venelia et intrar per la bocca di uno fiume chiamato la Simia, per dove si può caminar a la volla di Vienna. Et che’l Turco si aspettava in Constanlioopoli, et si diceva aver fatto Capitanio generai di tutta quella impresa Imbrain bassa, de maniera che viene asecurare quasi noi altri de qua, che per adesso il Turco non si abbia a travagliare altramente, ma che’l maltempo sia per sborar di là, dove se così è lo imperatore sarà impedito per parecbi dì, et non potrà come haveva designato passar così tosto in Italia Del medesimo, di 5 aprii. Da la Corte del -l’imperator si hanno lettere di 25 del passalo, per le quale si è inteso il buon animo e la buona di-spositione di Sua Maestà harà a la difensione di le cose de Italia contra il Turco, et che oltra che la promette 100 milia lanzinechi, li proferisse la persona sua, dicendo voler anteporre la salute de la cristianità a l’amore di la patria, di la moglie e di figlioli. Ha anche dato ordine col signor Andrea Doria che metta insieme tutte le galere che per anco sono in essere, et oltra questo fazia preparamento di l’armar legni che possino portare 25 milia homeni. Nostro Signóre ha sentilo incredibile satisfattone di la bona disposinone di Sua Maestà, et similmente tulla quesla Corte. Si ha aviso per le ditte Mlere che la dieta non era ancora cominciata, che non li erano arrivati li de-putati, et che tuttavia si aspettavano di Franza. Non è ora più fresche ledere che di 16, in le qual non contengono cose di aviso. Qui è totalmente us-silo il sospètto e la paura che si havea di la venula del Turco, però si vive con l’animo riposato più del solito. Di Roma, di 6. Qua si hanno lettere di la Maestà Cesarea de li 25 et 26 del passalo a Nostro Signore et a soi ambasciatori, per le qual si fa aviso che la dieta non incomincierà per in sino a I’ ultimo di questo, et che spera tulli i principi di Alemania se gli convenirano, cussi luterani, come cristiani, ma che Sua Maestà si conienti che vi possino menare loro predicatori, et sieno aparechiati de aiutarla conira el Turco con le persone, la facullà loro et gli propri figlioli ; ma che essa Maestà li ha risposto che la non cura de suoi aiuti, né che vengino a dieia, se non come boni et fedeli cristiani et non altramente, et che se’l Turco pur ver à, ha-verà a ogni suo piacere 100 milia fanti et 20 milia cavalli tutti in orline per combattere, et che pensa riportare gloria a ogni modo ; ma per ancor non vi era aviso che I’ exercito turchesco fosse partito per inviarsi a quella volta, anzi che’l Turco avia fatto tirare i legni già f ibricati in terra, de modo tale che pare horamai dal canto di qua noi possiamo essere securi. Et di questo da Venelia, da Ge-nua el da certi altri luogi mi pare se habbino li scontri. Et che Sua Maestà ha mandalo al signor Andrea Doria ordine et commessione di armare tutte le galere che sono a Genova e tanti altri legni di ogni sorte che possino levar 20 milia fanti, che ella dice manderà in Italia per imbarcarsi in caso clte pur armata di Turco passasse da queste bande; e le persone pensino per sua sicureza più presto dovendo Sua Maestà passarsi in Spagna, et intendendo che pur francesi fa armar, che non se intende bene per dove nè a che proposito. Et che mandando il conte di Nogarola el uno altro soi ambasciatori al Turco, gionti in Bossina, non sono stali lassali passar. Ringrazia Sua Santità di la offerta che gli ha fallo de li 50 milia scuti ógni mexe per contra de infideli et aiuto di Sua Maestà et Sere-