27 UDXXXli, APRILE. 28 uno solo sarà vantazo de molti. Questa Maestà voria oblenir esser herede di alcuno che mora, dii terzo di beni feudali che possiede, a questo modo bavera la ttiaior parte de T isola. Se comprende questa deliberation è passala pe'r la camera dii Conseio secreto dii re, il resto dii parlamento fin hora non la voi admeter. Scrive, el capitatilo di le galle di Antona scrisse a Caies di certe ripresale, per haver lettere di lo Imperalor a quelli governatori et mai-stri, Soa Maestà scrisse lettere di recomandation, pertanto esso capitanio voria la Signoria havesse per via de lo imperador una suspension di la ripresala. Le qual galle non si partirano per tutto aprii, et si poiria haverla. Di Antona, di sier Filippo Iìaxadona capitanio di le galle di Fiandra, di 22 fevrer, scritte a la Signoria. Come sier Jullo Bragadii) patron ritornò, et è in Londra in caxa di sier Hi-ronimo da Molin consolo, non se poi partir per li debiti l’ha, voria tornar patron su la galia, ma lui non voi ; sier Domenego di Prioli posto vicepalron ha li danari et lo lauda assai. Le galle za zorni 6 è venute per mezo il caio per cargarle, el ha promesso a li galioti dar ire page, et do è stà pagale a quelli di la galla Badoera, ma queli di la Grimani non poi esser pagati et soprasederà ancora per un zorno, et non venendo il dillo patron di Londra venderà li noli. Scrive voleva punir quelli li fè l’insulto, et uno Domenego di Venetia, compagno sopra la galla Grlmana per aiutarlo fu percosso da sassi et con lo aiuto dii suo armiraio et cornilo iulrò in caxa. Questi di la terra voriano a sii tristi darli corda el non far altro. Ha scritto di questo a l’oralor nostro a Londra, el al lutto voria amazarne almono do per exempio di altri, eie. 9 De Fuitisbona a li 23 di marzo 1532 al signor duca de Mantoa, scritte per...... Li avisi de la . . . . guerra dii Turco perseverano conformi, di maniera che già non si spera più che non babbi da succeder, et se ne cominciano a veder manifesti segni, perchè gli ambasciatori che già molti et molti zorni erano slà destinati dal serenissimo re di Romani al Turco, fra quali era il conte Nogarola che sin da Bruxelle se partia per questo effetto, non hanno poluto conseguir el sal-vocondulo de passar li conlini de Soa Maestà, talché non sono andati più inanli che a Lubiana, de unde penso che tornerano indietro. Anche a li con- fini di quelle parte che tlen il re di Romani, di la Transilvania, sono comparsi molti cavalli de Turchi che hanno fatto qualche preda senza rispello di la tregua ; quali essi dii Turco dicono alegare che questo non rompe la tregua, atenlo che ’1 rompere di la tregua non consiste se non nel obsidiare terre o in comparse con exercilo da combater, perchè ’1 robar è suo proprio et ordinarlo anco quando è la pace. Qui in Hongaria è anche successo, che hessendo ussilo di Strigonia alcuni ministri di la Maestà dii re con zerca 300 fanti per andar ad exigere alcuni pagamenti ordinari da quelle terre, che, per la convention di la tregua, tien essa Maestà, et hessendo nel medesimo tempo slà mandate dal vayvoda sue gente per far le medesime exalion ne li lochi cir-cumvicini pertinenti a la parte che esso tiene ; hora li agenti dii re Vayvoda sono passali ad alcuni villani spettanti a Strigonia, dii ebe avertili quelli dii re se gli sono trasferiti per conservation di le ragion loro, et havendo trovati quelli dii Vayvoda iu fato, sono venuti a le mano et hanno morti zerca 300 di la parte dii Vayvoda. Si era sparsa fama che questa cosa era di altra maniera et che è assai ma* giore, ma io la intendo così. Si è ditto ancora che a le Cinquechiesie erano comparsi molti cavalli. Da poi si è ditto che questa cosa non è di momento, ma che il Grilli gli ha mandati a pigliar el possesso di quel vescoalo per uno suo figliolo, a cui già do anni fu dato dal Vayvoda a Belgrado ; si sa bene che sono cavalli, però alcuni dicono che non è salvo che P ordinario che si suol tenere in quelli confini. Anzi con lutto, questo se non fusse lo armar che fanno venitiani non se teneria che le cose fubseno tanto certe. Sua Maestà cominzia a far qualche pro-vision et presto sarano gente preparate et in punta per valersene subito occorrendo el bisogno, et cussi a la giornata, secondo gli avisi se andari provedendo. Già Viena è benissimo premunita di viltuarie, artellarie et munilioni, et vi sarà modo di ponervi la gente necessaria ogni volta che se senta el bisogno, non manco gaiardamente di quel che si fece P altra volta, ma con avantagio, chè la terra è mollo ben fortificata, cosa che non era allora. Questi rumori dii Turco hanno tanto occupalo la brigata in parlar di questo suggeto, che di la dieta, ancora che pur si stia in pratica, quasi non si parla più, però si spera pur di farla, siben sin a questa hora non è comparso alcuno di questi principi importatili. Doveriano a quest’ hora, per quanto si dice, esser convenuti insieme non lontano da Nurimberg, in uno cerio loco comodo