533 una noie stanno in uno loco l’altra in uno altro, i qual è causa dii trazer di le biavo di questo teritorio. 13 Da Roma, dii Venier, orator nostro, di 3 Lino, ricevute a dì 7 dito. Come a dì 27 dii passato, ricevute nostre di 22 et 23 zerca la risposta fata in materia di Zenoa a l’orator cesareo, fo dal Pontefice et li comunicoe. Soa Santità lo laudò dicendo basta mantenir la capitulation fata in Bologna, el havendo ricevute nostre di 20 zerca l’in-(rade eie., parlò al papa longamenle, pregando Soa Beatitudine levasse l’angaria dii carlin posto etc. Disse se volete comelerò la causa al camerlengo, dicendo io non posso haver quel mi vien di iuslitia da la Signoria et voi li faciamo gratia. Parlò poi al reverendissimo Medici, Grimani et Pisani, i quali parlarono al Papa et haveno la ¡stessa risposta. Il Pontefice mi disse era molto solicità da li oratori cesarei a dar li danari per pagar 10 milia cavalli de hongari, et che li havia dimandato dove erano dilli cavalli et chi era capo, risposeno non lo saper ; et che Soa Santità li ha dito li voi dar quel li ha promesso de ducali 40 milia al mexe, el ha gran spesa, convien spedir il reverendissimo Medici, va legato. Disse poi haver lelere di Zenoa che le 4 galee che partirono per Burzelona per levar li 400 milia ducati et portarli a Zenoa stele fuora 15 zorni, per fortuna erano tornate a. Monaco, et che il levar dii Doria con l’armala di Zenoa non potrà esser fino le 4 galìe predite non tornavano, et in l’armar di le 9 galìe di Soa Santità vedeva dilicollà perché si stentava a trovar zurme. Per la morte dii reverendissimo Colona a Napoli dava Soa Santità la vice canzelaria et il vescoato di Monreal al Cardinal Medici, è di valuta de ducali 18 milia a l’anno d’inlrala ; et disse che Cesare inanli la morte dii dito Cardinal mandava in loco suo viceré a Napoli il marchese di Villafranca. Mi disse etiam haver expedito lelera a Ragusi et suspeso quella ripresala fece e! Marli-nengo contra ragusei per ducali 8000, per il danno fato ad anconitani ; et fato solum contra queli in spicilità hanno comessi tal danni, et diio oralor ha promesso a Ragusi contra de loro sarà menistralo iuslitia. Scrive esso orator da poi haver parlalo con il reverendissimo Osma et aliri oratori cesarei et ditoli la risposta fata eie., risposeno nel guardar de Zenoa pigliaremo più diligentia et studio; et li disse haver lelere di 20 dii passato di Cesare qual ha meritato molti benemeriti dii regno, et li disse di le 4 galìe andavano a Barzelona, et che li principi de Germania in la dieta hanno rizercalo da Cesare d’ haver il concilio, li ha risposto provederà col 534 Papa se fazi, el che li lulherani hanno dimandalo se fazi almen in termine de 3 anni, et li ha promesso far fra dito tempo el concilio aziò fazino officio de defender Soa Maestà gaiardamenle, el cussi se han offerto de far. Et zirca el concilio disse ancora non haver parlà al Papa. Poi disse soa reverendissima signoria haver vislo una lelera dii Cardinal di Trento da Ratisbona che scrive al magnifico Borgo che li luterani principi se lamentano dii lanlgravio de Assia, che non li atende a le promesse fate di danari. Dito magnifico Borgo, col qual liozi ho parlalo, ha letere dii re suo di 25, che Imbraim bassà con l’anliguarda era zonlo a Zandira et driéto a lui do miglia era el Signor turco, et che el zorno de San Zuane Imbraim saria venuto in Scrimia et solicitava il pervenir a Viena avanti loro credino l’avenimento suo, et che li oratori de Sua Maestà non erano sta aldìli, et. tien in Scrimia li alderiano, et che ’1 conte palatin andarà con bona gente in Viena ma non se afermava si’l restarà lì. Disse fra Ire zorni li 40 milia ducati dii Papa se in vieria et se meteria a camino, et che Cesare era risolto andar con la persona in campo et faria 3 campi, uno Soa Cesarea Maestà, l’altro il Serenissimo re, el terzo el conte palalin. Disse che intesa el Papa la risposta dii concilio li ha piaciuta. Scrive hozi in concistorio è slà data la vice canzelaria e la caxa et titolo di S. Lorenzo in Damaso al reverendissimo Medici, et di lo episcopato di Monreal scrilo a Cesare ge lodagi. L’oralor de Ragusi è stato da me offerendosi eie., et dito la sua exped ition ut supra. El pontefice per placar la Maestà de Dio ha falò uno amplissimo perdono per tutto l’universo de esser asolli de tuli li caxi, exceto li 3 voli Ilierusalem, castità et religione, et manda la bolla a stampa. Scrive haver risposto letere al 213* reverendissimo Colona, qual per esser morto ha apertola lelera et parlerà a questi oratori cesarei etc. Item, manda la lista de la remuneralion ha fato Cesare a quelli benemeriti nel regno di Napoli. La Cesarea Maestà ha donato a questi : Lo marchesato de Monte Sarchio apresso Beni-vento al signor marchese dii Vasto et l’isola di Prochita. filtrata a l’anno scudi 8000. El ducato de Ariano al signor don Forante di Gonzaga, scudi 4000. El marchesato de Quarato a monsignor di Beau-sì, ducati 6000. Al signor Antonio da Leva tre casleleti con la castelanaria de Caieta, scudi 6000. Al signor Alarcone la caslelania de Castelnuovo et la sua Caiela. MDXXXH, LUGLIO.