935 MDXXXII, SETTEMBRE. 936 Letera di 22 del dito, Curlogoli con G galle et fusto 4 se parli a do lvore de note de qui dii Zante, va a la volta di Mo-don, et una fusta di Coron era con lui va a disarmar, siche Curlogoli va di longo con 6 galle et Ire fusle verso Rhodi per star in quelli mari, et è per star qualche zorno poi andar a disarmar. El dito è inaridii a Rodi, è di anni 45. Essendo qui al Zanle mandò per mi, el li andai a parlar. Mi disse li mandassi pani di seda el di lana, li feci portar, comprò per ducati 400, el pagò cortesemente. Va a Modon dise per zercar ladri. Le fusle 6 di ladri è passate et tirano alcuno per luor qualche navilio. Da Palras si ha, li andò Lilussi Chiecaia con 12 galle per far bular arlellarie el altre monition de li. A bore 23 vele dite 12 galie verso Chiarenza. Letera di 23 dii dito. L’armò dii Turco passò de qui in queslo dì con bellissimo vento, va verso Modo», si tien da malina sarà li a bona hora ; erano vele 56 el uno gripo de vituarie. A hore 22 fo scoperte al Cao di la Zefalonia vele 9, qual tengono la volta de qua. Per uno vien da Modon, partì limi a di 19 si ha, che a dì 17 le cinque fuste di ladri andò a Coron el vendè uno scbierazo candido cargo di moscatelli di bole 151', formazi peze 1500, che fo preso con diio scbierazo, a l’emin di Coron per aspri 20 milia. Item, era zonto lì a Gerarchi uno mio lontan di la (era, Curlogoli, a li 19, el avea con sè la galla candiola el uno gripo candido cargo di vini et formazi. Et che Curlogoli se scusava haver trovalo la galla et il gripo in bando. Tegno che ’I lasserà la galla a Modon o a Coron. El provedilor dii Zanle ha spazà uno per haver la dila galìa. Dii dito generai, di 28, ricevute ut supra, tuta in si fra. Zerca queslo venir de l’armata Cesarea, el che’l capilanio de l’armata turca dà spalle et comodila a li corsari fazino danni, i qual vanno con suo consentimento. IJnde ha scrito a Costantinopoli di lule queste operalion, et lamentandosi non ha quel capi -tanio observà el comandamento dii Gran Signor, però non fazi moto fin el non zonza a Costantinopoli. Et manda la copia di la dila letera. Item, scrive, el soracomilo Zen è zonto da lui, I’ ha posto in mezo galìa et trovandolo iu dolo, lo castigerò. Dii dito, di 29, ricevute ut supra. Scrive longamente in materia de biscoti si provedi per l’armata. Da Cor fu, dii rezimento et proveditor sene-rat Moro, di 27 Avosto, ricevute a dì 15. Ha-verno haulo letere dii capilanio di la Parga, di 24, come ha di la Prevesa, che a dì 19 1’ armala si levò de lì per andar via, et che a la Prevesa era resta una fusla turcliesca, la qual ogni malina se scopre fuora di la hoc;», nè cessa tutavia far qualche preda, poi ritorna dentro quel golfo. Da la Zefalonia, di sier Andrea Valier proveditor, di 16 Avosto, ricevute a dì 15 Se-tembrio. Scrive gran mal de sier Zacaria Orio camerlengo de II, cargandolo molto, ut in litteris. Dii dito, di 23, ricevute ut supra, et è di ore 10, avisa a di 20, la malina a l’alba, l’armata turche-sea vene parie in canal di Palechii et parte in porlo del Argosloli, et siete fino a dì 23, nel qual zorno a hore 5 dì zorno se levò et andò unita a la volta dii Zanle. Mandai a' visitar quel capilanio di l’armala, el qual mi mandò uno zaus con alcuni turchi dicendo voleva carnazi et refrescamenti. Li dissi che li bestiami erano andati lontani per dubito de essa armala et slaria assà ad aspelar. El che si preparava de farli un presente, el il dì drio li mandai el presente, Ira animali, miele et altre cose per ducati 20, computa alcuni danari dati al zaus et dra-goman, scusando el loco non li è case, solum la forteza con li soldati, poi non havemo inteso el suo venir, si haveria provislo, con altre bone parole. Il qual zaus disse, il capilanio havia hauto comandamento dal Signor, l’armata andasse a Costantinopoli et parte a Modon, parte a Lepanto. Di lulo ho scrilo al clarissimo zeneral, eie. Dal Zante, di sier Matio Barbarìgo prove-ditor, di 16 Avosto, ricevute a dì 15 Setem-brio. Si scusa haver scrito molle lelcrfe el recapitola il tempo. Avisa heri vene qui el sorse in porlo Cur-togoli, con galle 4, galeote 3, et (uste 3, disse andava per trovar 10 fuste de ladri et va verso el golfo de Palras. Et uno noslro (ornalo di Chiarenza dice, heri sera passò 6 fuste di là via, che vanno verso Modon, el il cornilo di Curlogoli disse, quando se partirono di la Prevesa se partite etìam Alu-lufTi Chiecaia con 12 galie, per andar a meler nel castelo di Palras el nel caste! di Lepanto arlellarie, el discargale doveano ritornar a l’armala in la