605 superiore assai a quela di Cesare e( dii re suo fratello, quale, perjiaver grossi fusti el le aque secondo se porano, non habbi a restar con danno ; che in Vienna ili) alora erano mirati 13 milia fanti et la fortificavano, et già erano passale le gente di No-rimbcrg et Basilea deputale a la impresa ; lulherani observeriano quello li (oca el altrelanto di più. Li oratori dii re di Romani erano sta intértenuti dal Signor turco, con dirli che atrovandosi in Hongaria li sarà data risposta et licentia. Sono slà iulercepte alcune letere di I’ oralor francese residente apresso Cesare, dircctìve a le terre franche, con le qual le exorla queli signori hahiano a favorir l’impresa con-tra Turchi, le qual teiere lo mostrale da Cesare al dito oralor, el qual si scusò dicendo come orator non dovea patir reprehension. Està scrito in Franza per haver la risposta, el havendosi non esser sta scritede sua comissione non seranno ammesse le sue 241* excusation. Il governo di Viena non è slà ancora asignà ad alcuno, havendo sempre recusà tal carico el capilanio Rochdulf che fu l’altra fiala dentro al tempo di l’assedio, li è ben miralo il capilanio Tha-misa con fanti 5000 persona mollo avanti ne le cose di la guerra. Che l’imperalor slava bene et era libero dii luto dii sinistro de la gamba. Ila Soa Maestà el il fratello di spexa al mexe scudi 300 milia per questa impresa. In svizari è zonli li oratori di loro Maestà, hanno haulo la dieia per proponer aiuto con'ra il Turco. Etiarn il Christianissimo richiede 12 milia fanli, come dicono questi Cesarei. Un bernese parlilo da Berna è andato a Salodo uno di otto cantoni da li oratori francesi lamentandosi de alcune parole dite da uno di queli, et li diede uno schiaffo, per il che seguile uno grande tumulto con ferite di molti. Essendo vacato lo episcopato de Maiorica per la morie di quel di Monaco, Cesare I’ ha dato al Cardinal Campegio legalo, ha da intrada scudi 5000. Scrive e! prolhonolario Carazolo mi ha dito Cesare voria venisse 6000 lanzinech in Italia per guardia de quella, a spexe di confederali, el di questo sarà rizercà la illustrissima Signoria, el su questa cossa scrive mollo longamente ut in Ut-teris. Di Franza, di sier Zuan Antonio Venicr orator, da lìencs, di 23 Zugno, ricevute a dì 21 Luio. Come a dì li ricevute nostre di 10, 18 et 24 dii passato, con avisi di Constali li nopoli, a li 12 mandoe il suo secretano a la corte a Chialeo-briant, leghe 10 lontano de qui, et lui non vi andò per esser indisposto, el qual parlò al gran maislro el li comunicò el luto, et disse poi cena lo diria al 606 re el non se partisse fino la malina ; poi la matinu li disse il re ringratiava la Signoria, et parte de avisi havea hauti per avanti, ma non li credeva, et si doleva dii mal de esso orator. El fo leiere di 28 di Roma, con questi avisi, ma diceano essere inven-tion dii Papa per scusarsi haver dato danari a Spagna el l’armala di Zenoa. Scrive io sto bene, et solicita F orator vadi presto, perchè starà in camiti 45 giorni. Questa Maestà è deslogiala di Cliieleobriant et la regina di Navara con il resto di le dame 5ìono andate a Tors da la regina di Franza. Questa Maestà va a far so alogiamenli distante zerca leghe 6 per andar a la casa dove consumerà 10 zorni fino a la solenità dii serenissimo Doliìn, qual sarà al principio de septembrio, et col re solo andarà pochi et a la leziera. Soa Maestà ha posto ordine di far 20 galie in Provenza come scrisse; da poi ha slatuido che l i cità principal dii regno ne fazino l'abricar una per locho zoè pagarne la spexa, se iudica per questo anno ne haverà 30 galìe nove. Ha ordinalo il pagamento di uno anno a le gente d’arme, a le qual avanzano molti quartieri, el li denari sarano dati al signor Theodoro Trìulzi el al signor Renzo che le pagano, et a quelle gente che l’anno passalo venero in Italia sarano pagale dal marchese de Saluzo. A quesla corie non vi è nova alcuna, si atende de Italia, che ’1 signor Dio mandi el ben de christiani, poco adveriilo. Dii dito, di 8 Luio, da Rennes, ricevute a dì 21 dito. Come havia ricevuto nostre di 2 et 8 zugno con li avisi da Conslantinopoli, andò dal re a Villarichie lige 14 lontano de qui, et da poi messa hessendo per andar a disnar, li comunicoe; ma a dì 23 dii passato, per via de Roma, havia haulo el luto per avisi di Venelia : disse Soa Maestà le fa • zende si farano lì verso l’Hongaria, io non mancherò mai a christiani di quello che sarà conveniente. Questi dì passati il reverendo nonlio del pontefice dimandò a questa Maestà le 10 galìe el in tal caso li concederla le decime richieste al clero. Soa Maestà rispose non voi darle per andar solo Andrea el Antonio Doria soi ribelli et traditori, et che lui ha pronte galìe 17 et fra pochi mesi ne ha-veria altre 10, et voi mandarle Iute 17 el le altre solo il signor duca de Albania, personagio el qual è superior di esso duca, el in quel caso li «mieterà che ’1 cìeda el lo seguili, et non volendo el Papa dar le do decime provederà di far lo equivalente per poter far armala, el havendo legalo in Franza farà far le expeditione de qui el li danari non ande- MDXXXlf, LUGLIO.