789 sato e di V orator Pasqualigo era lì a Cor-fù etc. El venuto zoso il Conscio di X el li Savii, era liore 24, sopravene letere ; el, credendo tossono ili Uatisbona clic summamenle se desidera, sier Tlio-mà Donailo, sier Francesco Soranzo, sier Marco Barbarigo savio a Terra ferma andono corando suso, i quali erano in piaza, el io mandai sier Bernardo Navaier savio ai Ordeni. Vene eli am il Ca-roldo et Sagudino secrelari dii Conseio di X, e andono in camera dii Serenissimo, videlicet in tinello a lezerle ; le qual lettere con effetto sono di Uatisbona di V orator nostro, di 10 el 12, venule per via di Trento dal Bonisio . . . . Fo etiam lettere di Verona, il sumario di le qual kisla il solilo scriverò Iole saranno in Pregadi. A dì 23, la malina. Redulo il Collegio, fo re-lecle queste lettere di Ratisbona di 10 et. 12. Da Milan di V orator, di ... . con avisi etiam di Uatisbona. Noto. Eri Ira i Savii fo consulta prender di far 1500 fanti per mandarli a custodia di le terre di Dalmatia venendo l’armada in Golfo ; el a voler far quello, bisogna danari, metter (anse, non si scuode, per ducali 20 mile contadi. Voleno luor danari di Monti per esser presti e far domai) per queslo Conseio di X. Veneno lutti tre li avogadori di Comun sier Ja-como da Canal, sier Filippo Trun e sier Piero Mo- eenigo, et parlò......al Serenissimo dicendo missier Vctor Grimani procuralor per interesse di P honor dii Serenissimo suo missier et Yicenzo Bembo canzelier inferior priva per senlentia di Vostra Sublimità senza aldirlo ; el perché è dura cossa che si debbi condannar alcun inaudito, lolen-do lo exempio di missier Jesù Cristo quando disse: Adam, Adam ubi es, però pregavano sua Sublimità fusse contenta aldir dillo Vicenzo el qual forsi iustificherà talmente Vostra Sublimità che da se la annullerà la privalion falla di la persona sua, si che’l reslarà in 1’ ofìcio suo. Al che il Serenissimo disse era contenessimo di aldirlo, et cussi lo aldiria. Dapoi disnar fo Conseio di X con la Zonta : et da nona indrio piovete assai fin 24 ore. Va tempi mollo conirarii, non solili farsi cussi di avoslo. Fu preso che di danari di le presente oecoren-tie ubligadi alla Zeclia siano tolti ducati 3000 per comprar capevi, e in loco di quelli il provedilor sora la Zeca vadi scodando più di longo. 790 Fu preso, a requisilion dii procuralor per la causa di Alvise Zantani gastaldo di la Procurati», de Citra incarceralo, il qual se dia menar in le do Quaranlie non obslanle parte in contrario, per queslo caso tantum si possi parlar zorni Ire per parte et ila poi do zorni per parie, et li siano concessi per questo caso 0 postprandii. Fu poslo, per li Cai, dar autorità a li prove- 316* dilori sopra i Monti di poler far uno o più telili, come parerà al Collegio con li do lerzi di le ballote, melando in quella molle cose. Ilanuo zambeloli, zuchari, banche di becaria, caxe, botege eie., el si dagi danari di cavedal e prò di Monte nuovo. Et queslo si fa per andar con lai mezo difalcaudo Monte nuovo. Et fo dispulalion ulrum si questa cosa è pubblica o privata. Per la parte a privati non si poi dar licentia di far lollii ad alcun; et posto per viam declarationis fu preso sia publica, et mandata la parie fu presa. Fo lelo le Intere de Ingilterra di V orator drizate a li Cai di X. Zanze dii doxe e missier Alvise Grili. Item, vene lettere de Ingalterra, dii ditto orator, vecchie di 26 Lulo, qual etiam fo le te. Noto. Calzeran Zepello disse aver lettere di Ra-lisbona lui da uno suo di 16. Come certo il Turco era acampato sotto Vienna, et che l’imperador an-darà in campagna solo fusse questi fanti spagnoli che li vien de Italia, e baveano aviso di loro partir di Trento, et che bavera uno exercito potentissimo di persone 200 milia. A dì 24. Fo San Iìortolomio. La malina venne in Collegio per caxa dii Serenissimo il signor duca di Urbin capitanio zeneral noslro, vestilo con una capa negra e uno saio di veludo, et il suo orator. El disse di le mostre falle e di le ordinanze el P ordine ba dato di 30 per cenlo, e come parliria luni per andar a Treviso, poi in Friul iusta li mandali nostri, e vederà le fabriche di Treviso el li passi del Friul, con altre parole. Il Serenissimo li usò graie parole, laudandolo sum-mamente eie. Dapoi esso duca inlrò su le cosse di Vienna dicendo il Turco ha fallo meio a esser primo ad acamparsi, che sì P imperador prendeva con lo exercito suo primo alozamenlo propinquoa Vienna poiria haver fatto assai, che bora è da dubitar. E disse se i vien a la zornada tien il primo squadron dii Turco certissimo sarà rollo da lode-sebi, ma a la fin la sua porla harà viloria ; e che’l ben di cristiani saria che l’imperador facesse do MDXXXII, AGOSTO.