379 MDXXXII, GIUGNO. 380 Sier Marii) da Molin fo consier, piegio sier Marín Corner . . . 343.989 Sier Carlo Mor-xini el procuralor, piegio sier Andrea Foscarini . . 382.918 Sier Andrea Mudazo fo consier, piegio sier Nicolò di Prioli . . . 096.666 f Sier Nicolò Bernardo fo Savio dii Conseio, piegio sier pasparo Contarmi el consier......1019.364 non Sier Alvise Barbaro fo Cao dii Conseio di X, piegio sier Gasparo Malipiero el consier, per non esser sta di Pregadi. Nolo. Ozi fo lollo, per lui memo zudexe di Mobile, sier Piero Bolani qu. sier Sebastian, malo. Ave 142, 1115. 146 Da Dati sbona di ultimo Mazo 1532, al signor duca di Mantoa. Delle cose che si possono scrivere di qua che sono di momento, al presente non vi è altro sogello che di quelle de turchi, li quali già 4 giorni erano di manera sopite che quasi se incominciava a far novo disegno di la venula di questa Maestà in Italia, ma però da dui o tre giorni in qua per avisi mandali dal serenissimo redi Romani di Boemia conformi ad altri che eri venero da Venelia le cose si sono riscaldale, di sorte che se incomincia già a conoscere che Sua Maestà non polrà partirsi di qua così presto, perchè oltre che la certa grandeza del apparato del Turco si vadi confirmando e per consequente ci bisognano molte pro visione per lo oponersi, a presso si persevera pur in intender che la persona sua medesima si voi trovare alla impresa che viene anche a tenere la persona di la Maestà Cesarea presente alla dilla impresa. Dopo la gionla di queste nove, quesli signori stanno in longissime consultazioni bora con sua Maestà medesima bora fra loro, però ancor non se intende alcun parliculare. 11 serenissimo re di romani sarà presto di rilorno perchè ormai le cose di la dieta di Boemia sono risolute, et benissimo secondo il volo di Sua Maestà che boemi gli danno 30.000 homeni et la Moravia et Slesia 40 milia, et questo per diffensione di le cose di Sua Maestà non solamente de quelli paesi ma de tutti li altri subdili alla dilla Maestà. Si dice anche che si contentano darli la metà di questa summa per andar in qualunche parte se ri-Irovarà andar Sua Maestà, però questo non si ha tanto per certo quanto quello che io dico da prima, pur si dice gagliardamente. Questi alemani non sono ancor così a pieno risoluti, però non man-cherano cosi li catolici come li heretici di dar il sussidio convenuto, non obslante la diflìcullà di quelle taxe che con l’altre mie avisai Vostra Excel-lentia, di che si agravavano però li heretici e vogliono promissione di non essere fra tanlo in alcuna parte molestati, volendo sicureza che quelle arme di che essi Stati si spogliono e che accrescono le forze di queste due maestà non siano volle conira essi. E di questo la Maestà Cesarea ha dimandato parere a tulli questi altri signori di la dieta, il qual per ancora non se intende che li sia sta dalo, però al manco che possa andare questo sussidio levando tulle le obielione et de luterani et di le taxe serano 29 milia fanti, ma si spera di più, talché si comprende che con quelle che bora il Serenissimo re di romani de li paesi fa, et quello che aggiungerà la Maestà Cesarea, quello serà un medesimo exercilo. Già si expedisse perchè le galere di Spagna vengono a Genova ove a richiesta di Sua Maestà la Santità di Nostro Signor ha mandato 10 milia scudi per alcune provisione che imporlano di presente. A Napoli si sono falli li 3000 fanti che deve sapere Vostra Excellenlia, per assicurarsi di quelle terre di marina. Quelle diete che si dovevano fare in Ungaria andarono in vento, però la resolulione delli subdili dii re di romani è che promettono persistere nella fede di Sua Maestà fin che habbino spirito, purché quella non li abbandoni, e li altri par che siano sacii dii dominio dii vayvoda non perchè non lo amino e desiderino assai più che’l re ma lo vedeno così debile delle sue proprie forze che havendo ad essere per tal rispello preda del (ureo più presto si ellegeriano o di tornare alla devolion del re di Romani, quando le forze sue et de chi lo soccorre siino tanto gagliarde che virilmente li possino conservare illesi de! Turco, o che per non essere tuttavia rumati et desolali in tulio voriano immediatamente darsi al Turco. La dieta de Svinforl si risolse in nulla ; si è fatlo prova di redurla in Nurimberg, el già se ne era speranza aspetando solo che luterani si espedi-sero da uno convento che facevano insieme in Sa-xonia, però saria facile che quesle cose lurchescbe si scaldassero di sorte come par che’l principio fu che fusse necessario ad intendere in questo che imporla più et non patisse dilation di tempo. Il 146* baron Monfalconeto hormai sarà di ritorno, perchè nella prima audienlia che egli hebbe dal re de An-