825 erano tulli ricchissiuianiente in ordinanza annali, et medesimamente al suo Iodio la cavallaria di la Porla con lo sue quattro bandiere Spaliolani, So-laclii, Oìephagi, et Garipoglanlar et li Mutifaracha tulli medesimamente con li lor capilanei e caporali ricchissimamenle armati, con tutto il resto di la Porla. L’ Agà di Janizari havea falle due ale di loro in forma d’ un calle che terminava a li pavioni di la Porta, dove li bassà davauo audicntia. Et da li ditti pavioni fino al pavion del Signor, li solachi erano con quel medesimo ordine, li iauizari tulli con soi schioppi et li solachi tulli con li soi ardii et arme benissimo in punto, et dallo alozamento del Signor fino a li pavioni del bassà che erano discosti più de mezo getto di arco, era coperta tutta di ricchissime tende, l’artellaria di carete 300, era divisa la mità a la banda de la Grecia, et l’altra mità a la banda de la Anatolia. Et atorno a lo alogiamento del Signor erano da carete 400 de artellaria, el poi intorno era gran numero de instrumenti. El Chiaus bassi et lutti li Chiaus eran vestiti d’oro. Et andò con parte di loro a levar li oratori predilli el li condusse a la presentia del magnifico bassà, et nel passar fu sbarala tutta l’artellaria el loro inslrumenti impivano l’aere di confusione. Stati uno pezo con li signori bassà fumo inlrodulti a la presentia del Signor, et narra la lettera ch’el paviglione et solio del Gran Signor era tutto di ricchissime zoie adornato, de maniera che la lettera narra i prefati oratori in el primo ingresso si perseno et perde le proprie parole e restarono a quel modo come stanno li corpi che mandano le lor anime a l’inferno ; pur dice che P oralor franco usò parole umane et graliose et che’l todesco ben in quella senlentia conforme exprimeva ma con barbara forma. Conclude essa lettera che sia stà parlalo non saper altro, salvo che si dubita di giornata, concludendo : fate ora-tiotie a Dio per nui. Quesla lettera scrive Simbul Agà eunuco di la Camera del Signor a lo Agà dii Seragio, el qual per Pamicitia tiene con mi me ha mandalo a far lezer le lettera fin qui, lo mandai a ringraliar el apresenlai a quelli soi maxime a uno che è li schiaveli del Seragio. La madre di questo Gran Signor fa far grande oration in ogni canto. Scrive, a dì 13, ricevete lettere nostre di 8, 10, et 12 zugno, una zerca (riesser Polo Bembo fo consolo in Alexandria, per la liberalion sua za li mandò un comandamento et lo farà replicar. Di le altre subilo fo expedì lo olaco, la vigilia do la Ma-dalena, el magnifico deferJaro mandò fiu qui fuora 826 a le Vigne a chiamarmi. Io cavalcai a la Porta et lo trovai con il magnifico sanzacho, dove chiamò il magnifico domino Marco Antonio Sanudo el li con-signò gordene 11 di ducati 10 milia l’una el un’altra con ducati 6000, belletissimo el notabile pagamento in uno tempo di questa sorte. Ancora liberai do schiavi et una schiava. Scrive et prega si fazi il suo successor, aziò possi venir a repatriar. Da Brexa di rectori, di 21 Avosto, ricevute a dì 26. È passato Zuan Ballista Gaslaldo con li fanti, mò terzo zorno alozorno in Casalollo villa Asulana el sacliizono lo vitluarie el preseno li vivande» el latto molli mali, ma la diligenlia di domino Joan Ragazio, maislro di caxa del signor duca di Urbino, fu causa quella villa non andasse a focho. Ozi sono venuti a Pozolengo, el li fanti si sono a-mulinati dicendo voler danari. Havemo lì il capi-tanio Rizardo capilanio di banda del prefato signor duca, et fra doi giorni dia passar Fabricio Mara-mao con la compagnia, el qual farà peggio di altri. Il conte Filippo Tornielli è alogialo ozi in Carpene-dolo, villa di questo territorio. Scrive il dillo maislro di caxa del duca se’l potrà servar il Iodio dii focho, li parerà aver fallo assai. Ogniuno di questi capitani hanno con loro 3 in 4000 persone, ancor che le condule sue non siano più di 2000, et li conducono senza darli danari per cernir di lutti li mior. Nui havemo li nuntii apresso don Lopes de Seria, e lutti li colonelli da i qual havemo parole, ma vedenio F ultima ruma di quegli meschini per dove passano. Havemo mandato in Lonà fra ... . da Crema, el Vicenzo di Castello aziò non vengano lì, dove li è 60 archibusieri. Di Verona dii capitanio et vicepodestà, di 25, ricevute a dì 26 avosto, ma non fo letta in Pregadi. Si è fatto il Conseio di questa città zerca pagar il resto de P impresiedo, qual restano a dar ducati 900, et olirà 300 deteno, ne darano allei 200. Dicono li nobili dieno pagar la sua parte e la pago-rano a Venetia, et loro dicono pagano ben a Veno-lia le angarie el impreslidi et non dieno pagar questo. Li oratori di questa comunità scriveno li Cai di X voi tulli pagano del territorio si va scodando, quelli di Lignago è debitori ducati 100, Ronca ducali 60, Valpolesella ducali 40, el quelli di Ronca non voT pagar, et hanno lettere di Cai, quelli di Sanguanè 300: zoè brexan et padoan sono debitori per diversi conti per fabriche et daie più di lire 1200, et per questo unde li ha mandalo a luor i loro formenti et posti in deposilo, perchè dicono averano lettere di Cai. Domino Marco Antonio MDXXXII, AGOSTO.