89 UDXXXII, APRILE. 90 molle volte fanno. Tulli questi vicini stano in gran spavento. Da Spalato, di sier Limar do Bolani conte et capitanio, di 10 aprii, ricevute a dì 23 dito. Hozi 10 de l’inslante gionse in questa terra con bona compagnia Nicolò Querini fo de domino Vin-civuera dragoman dii reverendo domino Alvise Griti, et mi porlo lettere da Constantinopoli, de l’orator Zen. Scrive venir costui per tuor el possesso de Clissa et territorio et di Poliza per la con-cession li fece el re Zuane, confirmata da! Gran Signor turco, però non dagi villuarie nè favor alcun al conte Piero Crusich, el qual me disse havea aulo el possesso de Poliza. Et dimandato di le cose de Constantinopoli, disse al suo partir da Constantino-poli erano in ordine 150 vele, el se scrivea zurme per armar fino al numero de 300 vele, per andar a l’impresa de Cicilia el l’exercito potentissimo a l’impresa de Hongaria ; et havea fallo preparar da 6000 falconeti per 1’ armala et per el campo da terra. Dii ditto, drisate a li Cai di X, edam fono lettere................ Di sier Zuan Diedo proveditor generai in Dalmatia, date a Spalato, a dì 6 aprii, ricevute a dì 23 ditto. Scrive a di 4 marzo gionse el commesso dii reverendo Grilli in Poliza, et ave el possesso dii lutto. A di 3 zonse a la forteza de Sa-Iona un capo con cavalli et fanti 300 con fama venir per custodir quella forleza. Hozi li diti hanno corso sotto Clissa et preso anime 30 che erano in campagna, et li animali grossi et menuti, Ira li qual da cai 10 erano di questo teritorio, et per el modo l’ha tenuto, lutto è sia residuilo. Dì Pingupnte, di sier Gasparo Contarmi patron a V Arsenal, di 16 aprii, ricevute ut supra. Come ha manda remi 1578 et poi 100 bora ne carga sopra uno burchio, tolti dal bosco de la Michia a marina, et cargarà 1420, ut in litteris. Di Alexandria, in galla de sier Hironimo Contarmi capitanio de ditte galle, di 29 zener ricevute a dì 23 aprii. Come zonse de li a di 16 seltembrio, trovò colli 80 de specie fati, la muda finì a di 10 octubrio, havendo fatlo cargar diti colli voleva licentia de partirsi, questi signori governa-dori voleva tuorli le vele et timoni, tandem ine-seno Ire guardiani per galla aziò non se levasseno. Scrisse al Cayro al bassa, rispose haver haulo re-prension di la Porta che l’anno passato lassò partir le galìe vuode. A dì 10 fo manda al Cayro sier Ste- | fano Malipiero patron con ducali 400 venitlani, 200 paga el colimo e 200 li patroni. A dì 25 tornò, disse esser sta mal visto dal bassa, qual li disse: avo da cargar le galie o aspelar comandamento dal Signor, et non volse dar altra lettera. Mandò uno altro messo al Cayro, non fo lassato partir fuora di le porle, unde lerminò far cargar le galie, ti fu messo colli 550 per lassarli a Corfù ti star a la misericordia, eie. A dì 22 vene comandamento dal Cayro non voi dar licenlia se parti, fino non babbi risposta di la Porta ; et manda la translation dii ditto comandamento. Copia dii comandamento dii signor bassà dii Cairo mandato al magnifico consolo de Alexandria a dì 26 zener 1531. Di la honorata fede christiana in la scala di Alexandria consolo de veniliani. A la presentia haveli mandato una lettera de qua dimandandone licenlia di le galie, la raxon compitamente a la Porla dii re si ha scritto, se non vieti la risposta, non si puoi dar licentia, sapiati. Dal mexe de 15 per la luna presente. Da Boma a li 16 de aprile 1532. Da poi le allre mie ancor ho meglio inteso qualche più pnrticularità di le lettere di Cesare che beri furono lette in congregation de li reverendissimi signori cardinali et dinanzi da Nostro Signor. Contengono che sua Cesarea Maestà vorebbe che Sua Santità contribuisse a la spesa et se estendesse un poco più inanzi de li 100 milia scudi che quella offerisce, et ella prometfe per sua parte che aseen-derano a la somma de 500 milia, dico il mese l’uno et P altro, el haver già expedito Erasmo Doria al signor Andrea, con ordine el provision d’armar più galere el altri legni et navigli che sia possibile per imbarcar 20, o, 25 milia fanti che Sua Maestà manderà in Italia al contrasto de l’armala dii Turco, se pur vi venesse, ma credesi di no. Et che dele fanlarie sectirano, per sicurezza dii suo passagio in Spagna, però che ella scrive che sa la persona propria dii Turco vien in Hongaria et non per capitani facci l’impresa, che essa in persona vi vole andar al contrasto, altramente che ella se ne verà presto in Italia per passarsi di là, et lassarà il re de Romani suo fratello con bonissime provision de dinari (1) La carta 314 è bianca.