761 MDXXX1I, AGOSTO. 7 6-2 stratagemale in ipsis uli sunt enim calidi hosles graecaque perfidia nalo ninni lurcarum imperato-rem quemdam ex proceribus Hongariae nomine Peler ad se vocalum cep;sse co mi (i va m vero snam 500 electos equites a ! unum omnes in Buda secasse. Vayvoria Joanes nuper quosdain nazaristas a depopulatione cuiusdam oppidi milleretur monendo eortim facta esse conira fìdem prestilam inler ipsos ad arma est ventimi. Cecidere in ea contentione cenlum Turce et vigilili fuerunt capti quos Johanes BudaeObtrumcavitquodaiunt Turcam non equo animo ferre qui tati lem a Joane debilas penassumet. in insula sui Danubii tam egregium propugnaculum quod bastioni-m vocant extruclum est ut potiores nostri exploratores nunciat Turcam ob id despera-tionem duclum se classe transire non posse eam omnem sane reliquerit seque terestri itinere alio conferai De his itaque novis dominationem vestram hoc opere certiorem reddere potui, cui si me rem gratam facere inlellexero et alia pluraque post bac scribam fide digna, tamen me vestrae dominationi cernendo, quarn rogo ut me clarissimo domino co-mendatori maiori D. Govos quam comendatissimum redat. Posonii, die ultimo Julii 1532. Subscripla : M. V. deditissima V. V. Phantner. Da Verona, di sier Lunardo Justinian capi tanio et vice podestà, di 16, ricevute a dì 17 ditto. Mercore da malina a dì 14 gionse a Peschiera il signor don Feran lo di Gonzaga con bona compagnia de cavalli, et fra Peschiera et lochi contigui sono da cavalli 1500. Mostrò levarsi beri sera, ma fenseno venisse uno a dirli el ponte non era fato, sichè smontorono da cavallo ; il che fu falso, ma volseno restar ; et sono venuti lì per desgravar e! manloan et per aspelar il capitatilo Zudiaro con 400 cavalli et altri. Si pensa fin beri sera sanano da 2000 cavalli. Dicono dieno venir etiam 12 tnile fanti italiani, ma si tien questi sarano solimi 4 in 5000. Questi porterano con si viluarie dii veronese fino a Trento, come fetio li fanti spagnoli. Serive, zerca mandar homi ni a suchela, per prender la boca di Po che li ha roto, dove manda Ferara et Mantoa, ut in ìitteris. Da Gorizia, di 12, fo leto in questa mati-na, in Collegio, queste nove haute per .... Questo solimi per avisarvi come stano ir. travaglio con questo Gran turco, il qual si è acampalo solo Viena secondo che sono venule, ben die Idio li logli le forze sue, ma tamen Viena è ben fornita di ogni 302* cosa. Sono dentro 20 mile persone, boni guerieri, et de munitione el viluarie ben fornita di ogni cosa. La. Maestà de l’imperador et la Maestà dii serenissimo re dieno zonzer a li 25 di questo mexe con il suo campo, el qual passerà persone 200 mile, et tulavia ge ne vano senza soldo el con solilo. Che Idio et la Nostra Donna dia vitoria a li christiani. In questa bora, da poi scrita, sono venule nove, come li nostri in Viena hanno falò una zornala con li Turchi, el presi da 1000, et taiali a pezi da 500. Idio laudalo. Questo fo za sei zorni per aviso. Questa nova non si crede, per haver lelere di l’orator nostro di Ralisbona, di 8, che nulla dice di tal avisi soprascrili. Da Zara, di sier Gregorio Pizamano prò-veditor generai in Dalmatia, di 7 Avosto, ricevute a dì 17 dito. Damian Clocozich fu soldato nostro altre fiate, venuto dii Turco, et con lui uno suo nepole amico dii eastelan nostro de Nadin, et li ha re ferito alcune nove di dito, campo, et manda la propria letera di esso eastelan. Ancora intendo esser arivali in Bossina 300spachi mandali dal signor Turco per guarda dii paese, dubitando che diri-stiani ritornino a soi danni in quelle parie; et hanno ordine di slar da Zelina in qua ; et se intende che ciascun di essi spachi hanno con sì 3 cavalli. Di Nadin, di Francesco Justiniarì caste-lan, di 6 Avosto, alproveditor zcneral di Dalmatia. In questa bora di terza è venuto quel sol -dato vieti dii campo dii Turco. Za zorni 20 se parli lassando quello a la fiumara di Sava ; el dice che non havea ancora passado Itilo lo exercito salvo le zelile di la Romania erano passate, el haveano li ponti solo una (erra, che xe dii Gran Signor ; et dovea passar drio le zcnle di la Romania, el passale che sarà andarà di longo a la volla di Viena, per quanto se divulga dii re Zuane, si aspelava con le sue zente donde fo fato il confido quando fu morto il re passalo di Hongaria. Pur assà lochi di la Sla-vogna ha dà obedicntia al Signor (ureo de quelli che prima non dava. Per fin quesla cavalchada assai de quelli signori di dila provinzia sono an lati in campo dii Turco, et hanno condulo assà viluaria, talmente che il campo dii signor Turco è fornii© di viluarie et di luto quello che li bisogna al suo viver. El dice il Signor non ha voluto che ’1 se faza dano nissun per il paese, et ha volesto con danari si compra ogni cosa. Dii campo de Pitnperador non