MDXXXB, AGOSTO. n 698 a di 27 di! passalo vene uno capiionio (ureo con 697 Saragoza referisse : al primo de l’instante essersi partito da Malia dove era monsignor gran maislro in zima al castello; due di le sue galle erano ad uno cavo de l’ixola de Cicilia ditto Cavo Passero, una altra era andata a Barzeilona et una disarmala che haveva fatta conzar la caracha in ordine in bo-cha porto, et staseva a l’erta che se l’armala tur-chesca havesse ciglialo andar là, voleva transferirse alla.....Zonse dito sier Andrea a dì 4 di l’instante a Saragosa et alli 16 se partile, referisse che lì in Saragosa conlinuamente se fabricava et se faceva biscotti per 1’ armata imperiai lì a Saragosa, Mesìna, Palermo el per luta la Cicilia con grande solecitudine, la qual aspettava lì in Cicilia di zorno in zorno; che si rasonava cerio esser a Caieta galìe 60; diseva esser capitanio zeneral Andrea Doria, et che anco sopra di essa armata monsignor Gran maislro monterà; la qual havea preparalo stesse la mità a Saragosa et la mità a Mesina. Et che dicevasi palesemenle che l’armata cesarea et quella dii Cristianissimo re di Franza era insieme et che havevano designato uno loco li a Saragosa da la marina fin a la fontana dove polesseno desmontar et passizar francesi, et volendo loro intrar in Saragosa polesseno entrar 30 con el suo capitanio; et questui ha portalo lettere al clarissimo zeneral in-drizate a lui, date per el consolo di Palermo. Dimandalo se’l si rasonava dove dovesse andar dilla armata disse non saper allro se non lì in Sicilia. » A dì 21 ditto, hore 7. Vasilli Mauzochislalo zanletino patron di la barca armala mandalo per avanti per il clarissimo provedilor dìi Zanle ad Choracha per aspellar l’armata turchesca, hora venulo referisse : ozi ch’è domenica a ora di vespero havea visto sopra l’Arta lontan in mar da zercha mia 15 zerca velie di taio n. 70 et lontan da le soprascrite zerca mia uno e mezo ne erano altre velie 30 et due velie edam erano antivarda di tulla essa armala, che è l’armata turchesca la qual leniva la volta del Caracha da la banda dì la Morea lontan de qua mia 30. Da Veia, di sier Leonardo Just inian prò -veditor, di primo Avosto, ricevute a dì 7 in Pregadi. Come ha nova lo exercito lurchesco, venuto per predar Vinodol e lochi vieini, era sta rotto apresso Segna. Unde per intender la verità mandai subito sier Andrea Acuta cìladin di qui a Segna ; el questa malina ritornato referisse : che zerca 2000 lurchi tra cavali et pedoni per depredar e depopular Vinodol, Chilim, Castria et altri lochi circumvicini, li quali essendo scorsi per tulli quelli lochi fin apresso Fiume et ritornando alla volta di. Segna con non mollo botino perchè la genie di là erano avisti, et il conte Volfango Franchapani e uno capitanio todesco nominato Pulga con all ri capitani di ditti lochi feceno uno altro campo di chri-sliani de 1500 fanti et 500 cavalli, et se diviseno in doe parte, 1’ una di le qual andò a spellar diio campo lurchesco ad uno locho chiamato in lingua schiava che non sa, Gonza, distante da Segna per zerca tre mia, el l’altra parte continuamente li seguitavano. El marli da malina a hora di terza che fu a di 30 dii passato lo campo lurchesco lo asaltato nel ditto loco da li christiani che lo aspettavano, et poi'venne da drieto da l’altra banda quelli altri e lo tolseno de mezo. Turchi si perseno, et non feno difesa et fono frachassali e rotti, scampato solum cavalli 200, et il capitanio morto e falli pregioni. Nel qual conflilo è morto uno capitanio turcho e presa la sua bandiera, riscalà li bolini e presoni de christiani; cosa miracolosa non è morlo alcuno, salvo di feriti. Questo é il sumario di la nova. Di Cao d'Istria, di sier Lunardo Venier podestà et capitanio, di 3, ricevute, a dì 7 in Pregadi. Per persona venuta di sopra si ha li proximi zorni corseno lurchi e danificono a Castria et altri lochi, et da zerca 2000 turchi sono sla da todeschi asaltati a certi passi stretti e tutti rolli et morti et presi, nè è scampati di quelli olirà cavalli 50. Da Dulsigno, di sier Alvise Zigogna conte e capitanio, di 29 Luio, ricevute a dì 7 Avosto ul supra. Ilo per via de Sculari il Signor (ureo di novo ha mandato Olachi per il dominio et paese suo a racoglier genie et venturieri, inviando quelli dietro il campo con celerilà grande; li qual per via sono passati al numero di 10 mila, gente inutile disarmata et mal a cavalo la maior parte. E si dice el Signor è per desender in Italia. Ancora mi è sia referito za zorni 22 esser passalo per via de Scopia una stafeta di Modon che va al Signor turco, mandala per il capilanio zeneral di la sua armata, per haver ordine dove el si debba con l’armata conferir et quello l’abbi da far. Da Corphù, di sier Nicolò da Ponte dotor baylo e consieri, e sier Zuan Moro proveditor zeneral di Corfù, date a dì 24 Luio, ricevute