401 MCCCCCIH, NOVEMBRE. 402 Svevia a la dieta si fa a Sterlincli. Item, il re si parie e va a caza di zingiari, pur verso la dilla dieta, per dar favor a la materia, e à ordinato a li oratori lo aspectino lì in Augusta. El qual re ozi li ha mandato a donar a lui orator nostro una soma di ribuola. Di Udene, di sier Baldassare Trivixan luogotenente , di 24. Come manderà uno homo a Duin per li danni fati a homini di Monfalcon. Fo expedito lettere a l’orator in Franza, notificandoli come Rimano è venuto in le man di la Signoria nostra per acordo et renonlia fata per il signor Pandolfo Malatesta per ricompensa à ’uto; et che tal cossa debi comunichar con la cristianissima majestà. Fo leto la comission di Zuan Francesco di Bendi, va secretario in Ilongaria generai etc. Come era stà mandato per star lì apresso quel re. Item, altre particularità non da conto, e di la recupe-ration di sier Silvestro Tron fo preso, soracomito nostro, qual è a li confini di Hongaria. Item, di danni fati in Dalmalia ; e che ’l ditto secretario habi ducati 40 al mexe etc. Qual partirà fin 4 zorni. Veneno li governadori di l’intrade, videlicet sier Zacharia Dolfin e compagni, con li 7 savj, zoè sier Zuan Bragadin e compagni, zercha la eletion di uno sagomador etc. ; et fo terminà per li governadori. Di Spalato, di sier Hironimo Bernardo conte e capitanio, date a dì 3 novembrio. Come, ricevute nostre lettere zercha il tuor dii possesso dii castello dii conte Xarco posto sora Cetina, risponde non haver il modo di mandarvi soldati a la custodia per non esser danari in quella camera ; apcna si paga il castellan di Almissa e il scrivali di la camera e qualche spexa ocorente ; e bisogneria mandarvi almeno 8 fanti, e il castello è tutto mal condi-lionalo e bisogneria ristoro, come li ha ditto esso conte Xarco, e lì non è altro che saxi e legni, e chi vi andasse bisogneria portar con loro il viver. Item, laserà la caxa di la caneva apresso il monte dii castello, justa i mandati, al prefato conte Xarco, e lo farà obedir a li stratioti è lì, come loro capo. Item, che polizani lo molestano volendo sali di Traù per la loro provisione. Item, aricorda si provedi a le saline di Spalato, come à scrito più volte, e si mandi li libri portono de qui sier Nicolò Dolfin e sier Bernardin Loredan, sier Domenego Bolani e sier Hironimo Marcello stati syndici, per diferenlie hanno quelli di Spalato con l’arzivescovo di quel luogo. Di Napoli di Romania, di rectori di..... octobrio. Di la miseria è quelli stratioti e fanti, e se li mandi danari. Da poi disnar fo Colegio ; il principe si reduse, ma non fo il numero di consieri ; sichè nulla fu fato e li savj dete audientia. A dì 28 novembrio. In Colegio. Vene il conte Nicolò di Gambara et il conte Guido di Gonzaga di Novelara, per certa diferentia hanno insieme di alcune possession dii cremonese, et fono remessi udirli con i loro avochati. E poi ditto conte Guido presentò una lettera di credenza di la marchesana di Mantoa, et dimandò che quelli citadini haveano possession su quel di Casalmazor polesse trazerle li fitti loro, massime stagando iti mantoana, sicome è slà concesso a quelli à possession sul cremonese ; et cussi fo scrito la lettera, facesse. Vene l’orator di Franza, et presentò do lettere di Prejam capitanio di galie francesi, date a dì 13 octobrio a Gaeta e a dì 28 in porto di Baja. Per le qual par dimanda la refalion di danni à ’uti a Otranto, quando fo afonda le galie eie. l’anno passato; e che ’l mandava uno suo commesso qui. pregando la Signoria mandasse uno suo secretario a Zenoa e in Provenza a examinar li teslemonii etc. El principe li disse come fo mandato il synico nostro a Otranto, e che se intese la verità. El per Colegio fo scripto al governador di Otranto li fazi con-signar a’ soi messi tutto il suo di le galie restante de lì a Otranto. Di Ravena, di rectori, di 26. Dii zonzer lì Bernardin da Nona con stratioti c altri etc. Item, il conte di Piliano è pur lì. Item, è zonfo il signor Carlo di Rimano vien a Venezia, et la duchessa di Urbin, qual 1’ hanno visitata. Aricorda si provedi a Montefior, perchè sier Francesco Griti è lì, non voi più star, et restarà solum Sebaslian di Venecia con fanti 25. Di Rimano, di sier Domenego Malipiero proveditor, a dì 24 novembrio. Come, stando a Zervia in aspectalione di cavali di Ravena perchè per mar non poteva andar, cri a hore 23 jonseno a Zervia alcuni cavali dii conte di Piliano, e dimorò al partirsi la matina. A hore 14 si partì con el nome di Dio con alcuni pochi fanti trati di Cervia, et hessendo poco lontano di Belaere verso Cervia, incontrò il signor Carlo con 5 in 10 cavali, veniva a Ravena per venir a Venecia. E veduto esso proveditor, el dismontò di cavallo e li tochò la mano, e fo ricolto con ogni signo di amor et benivolentia ; e rimontato a cavalo, voltò verso Rimano insieme con lui. E per strada, razonando de li andamenti del signor suo fratello, disse, poi che cussi havea pinzuto a sua signoria, lui di le opere sue era contento. E volendo ritornar adriedo, esso proveditor, judichando fusse 184*