685 uno di loro et di nostri uno, il suo è morto et l'altro fu preso, 1’ ho fato condur qui et farò conlra di lui iuslilia. Avi si di Mantoa da Goito dii duca di Mantoa di 2, al suo orator qui. Heri sera passò uno homo, di note, et ritornato qui lo signor marchese a cena, riporla che haveva acordà la cossa di quelli amulinati et insieme con quelle ultime bandiere che erano a San Martino et in quelli contorni doveano caminar al viagio loro, altro per hora non si sa si sono in camino beri. Quelli che veneno heri sera da Peschiera a la Volta si sono levati questa malina, et camina verso Mar-diaria, dice non si hanno potuto far firmare, et dicono voler veder se li primi amulinali ritornino, che ancor loro farano il medesimo. Dii ditto, di 2. Le ultime 8 bandiere che vengono di là di Po, marchiano, et andarano questa sera ad alogiar a la Volta ove si firmarano per dimane. E1 signor marchese ha mandalo a dar la paga promesse a quelli che erano’ amulinati a Marcharia, quali marchierano dimane et anderano ad unirse con li altri. Dii ditto, di 3, da Goito. Li spagnoli amulinati questa sera deveno venir a Gazoldo et in questi contorni ad alogiar, et dimane gionli con quelli che heri venero a la Volta, quali vi starano per tufo liozi, poi se invierano verso Peschiera, dove anderà anche il signor marchese dii Guasto. 273 Relation di una persona fide digna, fatta in Collegio a dì 5 Luio, qual ha hauto lettere di 28, da Fetovia. Come turchi corseno da Muaz che è in Ilonga-ria apresso Cinque Chiese, et veneno a Calmace, Iodio dii conte Stefano palatino verso Pelovia et lo sachigiorno et brusono. Et poi sono tornati al campo grosso. Item, se diceva li in Petovia qualmente una parte di l’armada di quelli legni diti nasade venivano per il fiume di la Drava verso Pelovia, di’è sopra diio fiume. Per questo stevano in gran timor et scampavano li animali zoè lutili bovi verso Lubiana; et perchè ognun fugiva hanno falò coman- 686 damenlo, solo pena de rebelion, che ognun ritorni a eaxa. Che lo episcopo de Xagabria, qual per il passalo era sta con il re Zuane, al presente per quello che veniva dito era tornalo ad accostarsi con il re Ferdinando et ge liavea mandati 700 fanti. Di Anglia, di sier Carlo Capello orator, date a Londra a dì 21 Zugno, ricevute a dì 5 Avosto. Come a"di 11 bave nostre letere di 18 et 24 rnazo con avisi da Conslanlinopoli. Andò a trovar il re mia 10 lontano di qui in uno parco ; qual visto mostrò grande apiacer, et li comunicò le nove. Ringratiò et prega al perseverar. La sera inanzi, giunse qui el secretano di Zuan Joachin ; vien de Pranza, et ha portalo a questa Maestà bona summa de danari per la pension di Cale» et per debiti ve-clii, el per li doni de seudi 5000 a l’anno al duca de Norfolch et a II, ri signori de qui al governo ; ma lui mi ha dito ha porlà scudi 62 milia, et una ma-tina ne numerò a la corte 30 milia. Ilo visitalo per do fiale 1’ oralor dii re Christianissimo, el qjial più ogni di se sfrenze con quesla Maestà, et mi è sta afirmà el duca de Rizimont fiol naturai di questa Maestà andarà in Franza. Domino Carnilo Pardo Orsin passò da Bologna su quel di Franza, et fu scontrà da 25 archibusieri mandali da la raina Maria et da monsignor di Frenes che tiene il governo de la Fiandra. La qual compagnia lassoe, non ha-vendo ritrovato dito domino Carni lo, el qual per altra via con uno servitor seguile el suo viagio ; et ha scrilo questo caso qui da Montanini a uno suo amico, et io ho visto le lelere. Da Ratisbona, di l’orator nostro, dì 29 Luio, ricevute a li 5 Avosto, al tardo. A li 26 Cesare venne iu questa cita, et il dì seguente fu in dieta et fo fato il recesso zoè i’ ultimo alo, et ognun è slà licentiadi. Per el primo manderà li ali. In Norimberga etiani tuto è expedilo. Cesare promele in termine de 6 mexi far indir el concilio generai da esser principiato fra imo anno, el facendosi el generai li darà licentia a far concilio national per proveder a le cose de la fede. Fra questo mezo tuli li processi eontra lulherani debbono star stispesi, nè possi esserli inferito guerra ni molestia alcuna ; et essi promeleno contribuir al soccorso contra turchi et che i manderano. Eri malina domenica, poi la predica, qui fu fato una solenne processione, a la qual li andò Cesare et il re de Romani et questi primari de la corte. Non vi intraveneno li oratori, per non esser sta invitali, excepto el reverendissimo legato Campegio el il nonlio. Il preposito Bel- MDXXXII, AGOSTO.