301 MCCCCCIII. NOVEMBRE. modnm cum In prefutn sublimilù vostro, che, per gratia de lo oninipotente Idio e per fede dei suoi fide-lissimi servitori, habia obtenuto l’intento, qmdmulti alti principes et reges desideraverunt. E però la sanctità sua ci vede volentieri e linci in sua bona gratia, facendoci demonslratione paterne; dii che tanto più simo contenti, quanto simo più apti a servir a la celsitudine vostra che prima; quantunque quel exel-lentissimo stato habia assa’ servitori e poco li bisogni l’opera nostra, pur operandoci cognosserà noi continuare in la solita fede e servitù nostra antiqua. E per tanto la serenità vostra si ricordi il cardinale suo Grimano esser al mondo per servirla e liono-rarla per quanto si extenderà le facultà sue, come sempre ha facto et è per fare fin che li bastarà la vita, purché la celsitudine vostra prefata si degni comandarli e usar l’opera sua come di suo fidel servitore. A la buona gratia di la qual sempre si ra-comandamo. Felicissime et longo tempore vaìeat sereni tas vestra. Ex urbe, die 2.°- novembris 1503. Subscriptio: Exel lentissima serenitatis vestra servitor Dominicus cardinalis Grimanus. A tergo: Serenissimo principi et domino exel-lentissimo, domino Leonardo Lauredano Vene- 139 tiarum etc., duci inclito. Di sier Cristofal Moro proveditor in Ilo-magna, date a la Obsrrrantia a dì 10, bore 19. Come in quella matina el vescovo di Castello, eh’ è lì per il ducha di Urbin con li cavali, vete la rocha, e li ha ditto si 1’ ha 3 milia fanti, olirà quelli che aspeta di Urbin, e se li dagi a lui la provinti;», li basta l’animo per bataja obtenir la terra etc. ; sichè lui atende a Ihr fanti; à expedito 4 contestabili vadino a far [>00 fanti l’unoi Item, Faenza la note à levà assà’ luoghi, eh’è signal dimandano socorso; pur sono obstinati, maxime quel populazo. Item,, à ricevuto nostre lettere di 8; soliciterà l’impresa, et a dito a quel Gambacurta pisano e a quel Bernardino di Are-zo la Signoria non aver bisogna per hora, ma ben ditto al Gambacurta menava la praticha di quel di Bagno, che la Signoria è contenta tuorlo con quelli fanti. Di rectori, di Ravena, di 10, hore 6. Come è zonti 4 contestabili vien di campo per far fanti. Item, è zonto lì artilarie mandate di qui, e li danari hanno mandati in campo. Manda lettere ahute di Savignano e de allri, ntpatet. Di' Savignano, di sier Piero Morexini proveditor, di 10, a li predicti rectori. Come zonse lì a dì...., fo ricevuto con gran contento di tutti, (ridando li putì : « Marco ! Mareo ! » e li citadini li preparò una caxa etc. Itrm, il conte di Sojano è stato lì, et etiam Zuan Piero Stella va secretario nostro a Rimano, qunl perchè quelli dii loco si dolse che Latantio di Bergamo è aloznto in do ville so-toposte a Savignano e daniza assai, el qual è per nome dii ducha di Urbin, et li ha scrito non fazi danno etc. Item, manda una lettera scrisse Incorno Sacho a Savignano e Gateo, videlicet fazino bona guarda; tengino serate le porte, perchè Cesena non li taglino etc. Item, il prefato conte di Sojano scrive a li antedicti rectori di sua mano, videlicet come il ducha di Urbino, sì come Incorno Sacho lo advisa, non voi dar n In Signorin Santo Archanzolo et li altri lochi, ergo etc. Di Chioza, di sirr Francesco Marzelo podestà, di eri. Come el proveditor Pescarmi, va a Faenza, volendo andar per mar a Ravena, il tempo mutò adeo li fo forza tuor 10 cavali, tra nolo e prestati, e a hore 19 si partì; però avisa la Signoria nostra. È da saper, in le lettere dii proveditor di Romagna di questa matina manda a la Signoria le zente el se ritrova, come apar qui soto. Da poi disnar fu gran Consejo, e fu fato capitanio a Famagosta, in luogo di sier Lorenzo Contarmi a A dì 12 novembrio. In Colegio, domenega, veneno tutti li otto oratori electi a Roma, videlicet per età, sier Bernardo Bembo dotor et eavalier, sier Marco Antonio Morexini el eavalier procurator, sier Piero Duodo, sier Andrea Venier, sier Marco Sanudo, sier Lunardo Mocenigo, sier Domenego Trivixan el eavalier procurator, et sier Alvixe da Molin, videlicet li primi homini di la terra, et ace-ptono aliegramentc andar a servir questa Signoria. El parlò il Morexini, tuta via non andando questo inverno ma a tempo nuovo, perchè le loro età no ’l comportano, poi li tempi si disconzerà e non serà da andarvi per niun modo, e il papa sarà contento tal dilatione. El principe li laudò e li tochò la man, el li disse pur el non bisogni andar presto, che sarà contento comodarli che vadino a la verta etc. Non fo letto alcuna lettera, licet ne fusse come noterò, mn solum balotnti certo resto di sanseri, e di 25 ne rimase 17 ; et etiam li governadori mes-seno parte quelli tien le volte possino far sansaria ; et fu presa; convien aver tutte le ballote. Ditti sanseri fo chiamati in Colegio etadmoniti.