MDXXXII, GIUGNO. 420 per levarsi, ma per la forza di vcnli furiani non ha poluto ussir di questo Golfo. Questa noie mi levarti per Polesana per levar li liomeni. Ilo auto lettere da Muia che mandano 4 homeni, i quali vo-riano fosse balestrieri e non per homeni da remo, e che mandano loro nontii alla Signoria, et essendo esauditi non si potria trovar homeni in questa Ili-stria per il bisogno. Manda la descrition nova la qual è qui solo numero 4061, e la vechia fata 1522 era 5898 : Pyran 520, Ixola 200, Muia 200, Cita-huova 207, Parenzo 206, Ruigno 210, Puola 669, San Lorenzo 80, San Vicenti 16, Vale 8, Albona 450, Grisignano 111, Montona 516, Ilumago 200, Dignan 200, che summano lutti 4061. Noto. Per Collegio fo scrito alli reclori de Ili-stria sopradilli lutti dagino a raxon di 20 per 100, et inteso che maistro Antonio Zen havia dà la copia di la sopraditta romission a I’ oratori di Pyran, licet fusse posta al libro cornuti, fu per il canzelier grando bandito che più non venisse in Canzelaria. Da Crema dii podestà e capitanio, di 11 Zugno, ricevute a dì 17 ditto. Le cose sono in gran moto di questi francesi, fin hora non ho auto altro zerca le zente yspane, pur si dice assai che deve venir ad allogiar in Geradada, et le genie di Geradada, fuzeno molto forte da paura. Et manda uno reporto habuto da Milano por lettere di 10, qual dice in questa forma : Qui havemo di novo la passala di monti dii marchese di Saluzo con 4 capetanei svizari et circa 500 cavalli, et che li svizari luterani hanno amazalo uno prete chrisliano in Zurig, per il che li 5 cantoni sono in arme, et è periculo non tornino a combaler di novo. Il Verulano soprasiede l’andar in Svizari, aspetando lettere da Roma et veder come succede la festa, el signor duca diman manda il Rizio à svizari. Dìi ditto, di 12 ditto. Manda doi reporti, zoè reporlo per una lettera dii signor conte Lodovico Afaictado da Cremona ha-buta da uno capitanio spagnolo. Ho ricevuto una lettera di vostra signoria per il portator, et rispondo quanto a la andata di Geradada la tenemo per certo perchè è tornato quello che é andato dal duca a dimandar lo alogiamenlo et dice haverlo havuto, pur non si sa quando anderà perchè la ex-cellenlia dii signor marchese non è in Polesene, | benché si tiene lettera de l’imperador che se staga aparechiati sino al segondo mandato per andar in Ungaria. Queste sono cose che de dì in dì se mutano de opinione, pur se importa a Vostra Signoria me advisa che vi darò adviso di tutto quello paserà. Da Buseto 11 Giugno 1532. A dì 12 Zugno. Reporto de mesier Alexandro di Manfredi da Castel Lion halitante in ditto loco. Havemo, come per relation de mesier Marco Antonio da Quinto, podestà nel ditto loco di Castel Lione, beri venuto dal signor marchese dal Guasto, dice come esso signor marchese dee venire ad allogiar in Solicino, et li allogamenti de tulla la sua gente si da piè come a cavallo esser sta futi su la Geradada. Dice ancora esso messier Alexan-dro quelli de Romenengo haver mandato soi arn-basalori al prefato signor marchese per haver sai -vaconduto di non alozar, el esser rifornali senza esso salvoconduto ma con ferma deliberalione di dover alozar sicome è sta per esso signor marchese ordinato, et dice ancora che li homeni de la dita Geradada fuzeno per non aspetar tal mina. Del ditto, dì 13, ricevute a dì 17 ditto. Manda uno reporto di conti, e qui per non haver denari sono andati via da zerca 10, et alla zor-nata anderano via ad uno ad uno, qui non è danari in camera di darli una paga, sicome la Signoria nostra li scrive eie. Lettera dii signor Zuan Paulo Sforza di Caravaeo a dì 13 Zugno. Sono ritornati li mei messi zoè quello havea mandalo al signor marchese del Guasto per intender se è vero che spagnoli vengano in qua, et non passerà molto serano qui in Geradada et nel Cremonese, el se raferma clie’l signor marchese alo-zerà a Soresina, over Sonzino, ma si tien che l’anderà più presto in Sonzino, et dicono ehe'l non venirà però di qua tulto l’exercito, ma che ne re-starà una parte di la, et questo è quanto loro mi hanno reporlato, et se intenderà altro degno de adviso non mancherà di far il medemo. (1) La carta 101* è bianca.