C07 MDXXXlf, LUGLIO. 608 rano a Roma, si che si conclude questa Maestà non voi al presente far alcun effelo per clirisliani. A di 5 ei Gran maislro mandò uno corier de qui a li oratori con tetere a cadauno che il gran canzelier e’I Conseio di insidia andera a Vanes, dove aspela- 242 rano perchè Soa Maestà voleva andar in volta per la bassa Berlagna, et starà uno mexe et saria comodo a li oratori andar aspetarlo edam loro de lì a Vanes, et cussi diman me partirò et andarò lì, eh’è lige ”20 più dentro di la Berlagna. Di Anglia, di sicr Carlo Capello orator, di ultimo Zugno, date a Londra, ricevute a dì 21 dito, da poi disnar. Scrive : per uno messo vie» per Anversa, il re liozi terzo zorno bave lelere di Roma dii Papa per haver aiuto conira Turchi, et zerca le nate non li ha risposto ancora, et ogni dì se consulta ma la consulta sarà de parole, quanto a le nate si compone con diligentia una opera contro di quelle. Eri se partì de qui domino Gulielmo Peni-zone, va orator al re Christianissimo in diligenti«, si dice per danni paliti ne le guere passate, ma el luto passa secreto, va per manegi di queste 2 maestà et altre aderenti, come scrissi, e non manco de diligentia de inquerir etc. Dii dito, di 10 Luio, ricevuto, a di 21 ditto. A dì 6 ricevute nostre di 2 el 8 zugno con avisi di le cose turchesche, le qual 8 zorni avanti si ha haulo per via di Roma lai nove. Le mando a comunicar al re per esser io indisposto. Questa Maestà fa con diligentia fortificar la torre de quesla cilà, vi lavorano dentro da 10Ü0 homeni al giorno, vanno di mano in mano ruinando le muraglie vechie, et refazandole. È preposto a l’opera domino Gulielmo Chiustun. Quesla Maestà partì beri da Veltam el è andata a Usdon miglia 19 lontano de qui, seguita el camin a caze et piaceri, anderà fino a Nolirgam lon-tan de qui miglia 24, poi ritornerà per una altra via a la fin de seplembre. L’ orator dii re Christianissimo solo lo seguirà di continuo, et de bora in hora aspela la risposta de Pranza, et publice se dice qui queste 2 maestà se intendono con il signor Turco et fano tratamenti secreti. A dì 5 in Londra fu fato apicar uno prete, tirato prima a coda de cavallo per la terra, el questo per haver sfrangiato 10 libre di steriini et fratone guadagno di lire 7 soldi 10 de pizoli, et si ben fu dimandato da 50 done di gralia a questa Maestà non l’hebbe. Questa cosa è molto notabile per esser sla morto senza degradatone contra el voler dii vescovo, il che questi dicono non esser mai più stato fato in quesla jxola, poi viveno calolicamente. Nove haute di Lucha, di 6 Lido 1532, portate in Collegio a dì21 ditto per letere di Lucha de dì 6 di questo, haute questa matina. L’armala di Genoa si va facendo presto, et de già molle nave et galee sono andate a la volta di la Sardegna et de Sicilia per pigliar vifuarie, et presto si stima che il principe missier Andrea in persona ussirà con el resto, quale à questi giorni ha haulo di Spagna per mare contanti 450 milia ducati di lo imperatore, che si desegnano per questa armala et per la expedition di Hongaria ; non manca opinion che ussita dila armata di Genoa possi nascere qualche novità in Genoa, alento la perseculion continua che hanno in Pranza et come male si possano passare di quel paese. Quello seguirà se vederà. Da Sibinico, di sicr Bernardo Dalbi conte et capitanio, di 13 Luio, ricevute a dì 20 dito. Come, per via de uno nuntio dii defterdar di Scardo na zonto heri, partile a li 2 di la provinlia dii Serin, referisse il signor Turco con el suo exercilo se atrovava fino al partir suo in quelli contorni de Serin, et se ragionava doveva zonzer Porulor dii re Christianissimo et dito nOnfio lo Scontrò per do zornale di qua da Belgrado, mal condilionato, seguiva lo exercito, la strada chc’l farà non si sa qual babbi a piar. Se divulga lì Ira Sava et la Drava viaggio più comodo et a proposito di le vituarie et de ogni altra cosa, lassando Viena da uno lato perchè desidera el Gran signor trovarsi a faza a faza con Cesare et far zornata. Dice li do oratori dii fé di Romani, da Nis vanno drio al campo, e zonli à Belgrado ebbeno comandamento restasseno lì fin che altro li era comandalo, ma questa relation non 1’ ho per vera, per esser costume di Turchi dir poco, la verità pur risona il medesimo per altre vie. Da Cluino et Bossina con difficultà se poi intender cosa alcuna per mezo loro per esser inter-cepti li passi et sdegnali per la preda hanno fato li corvali et gente dii re Ferdinando a li giorni passati, el li qual hanno mandato nonlii dal gran Signor et soi bassà per haver soccorso, et aspelano qualche bona resolutioue per vendicarsi eie. Da Traà, di sicr Alvise Calbo conte et capitanio, di 9 Luio, ricevute a dì 20. Come di la coraria fata in Bossina si ha inleso esser stala, che li imperiali inleso li do sanzachi dii Ponte et Bossina doveaho passar la Sava si spinsero 15 milia per asolarli et obviarlì el passo, 4000 di qual