131 MDXXXII, APRtlE. 132 Zuane per andar a la Cesarea Maestà, presi licentia dal duca, passai la Moldavia, la Russia et veni in Polonia a la corte, et veni troppo lardi perchè già dillo signor vaivoda ambassiator del re di Ungaria, qual portava una expedilione da Constanlinopoli al signor vaivoda, e volsi io la portassi, et per gratificarmi col signor vaivoda molto mio amico et patron tolsi il carico di passar tutta la Alemagna alta. Partii di Cracovia, passai la Polonia, poi la Slesia, ne la qual trovai una bellissima citlà chiamata Uratislavia, sedia episcopal, grande come Tre-vixo et maiore, una piazza quadra circondala di caxe di muro altissime e tutte dipinte, la piaza molto maiore che non sono (ulte due le nostre di Venelia, con le caxe di signori particolari appresso; vero è che in mezo de la piaza si è il pretorio e l’emporio che levano tutta la sua nobilita. Le slrade tulle salizate et nobilissimamente large, almeno de passa 6 tutte quante. Tulta la città de muro, belle chiesie, ma per la secla luterana tutte disconziate et mal ornale, Ire cinte di mure di pie-ira colla atorno di quale correno dei cantatissimi fiumi Oderà et Olavia, le acque empie le fosse i et 5 passa alte. Passano ancora questi fiumi per dentro la città. Poi mi partii et andai in Lusava, dove trovai una città assai bella sopra uno monte over colle et sopra la ripa de un fiume chiamalo Sevo, ricca et mercadanlesc-a et grande chiamata Gorlicia, et de qui partendomi, declinai alquanto dal mio vero camino per la peste e andai nella città e paese di Misna, la quale è posla sopra il gran fiume di Albi, dove trovai un ponte di legno longo più di 200 passa, una cosa miracolosa, et una forteza dove sta il signor duca Zorzi duca di Saxonia sopra uno monte alto sopra il fiume, fortissima et bellissima, non manco forte et bella di quella di Ambosa dii re di Franza. Qui (rovai la excellentia del duca, col quale avi parlamento, secondo l’ordine mi era dato. Questo duca Zorzi è stimato il più savio homo che abbia oggi tutta P Alemagna, et è cristianissimo, lutto contrario al suo cusino Joarme eleclor e duca, che è luterano. Coslui ha più bel stalo, perchè con la prudentia sua lo exalla et orna, quell’altro il maggiore et più ricco, perchè successe ne li beni di suo fratello Federico quel sapientissimo che in loco di Maximiliano imperatore fu fatto re di Romani, è riferito costui esser eleclor dell’imperio e soce-ro di quella mala spina del duca dì Basia zoè lanl-gravio homo fatioso et armigero. Costui perverso et maligno, non lassando star mai in pace (ulti questi principi di Alemagua, sempre ha nove imprese, novi inganni, et per il ferzo gli fa il tenore il re di Dacia Friderico. Questi tre sono nemici capitali della casa d’ Austria. Adesso ancora è con loro il duca Guielmo di Baviera, lo quale lutto questo inverno, ma indarno, il reverendissimo Cardinal Salzeburgense ha zercato di placarlo con lusinghe et con promesse et con volerli dar la regina Maria fo moior dii re Lodovico di Ungaria, sorella del-P imperalor per moglie, ma non ha possuto far nulla. Il duca voleva che li fusseno restituite alcune città che il re Ferdinando le leniva et Ferdinando 52 non volse, el questo fu la causa che’l convento di Spira ordinalo per P imperatore a li tre di zenaro non fu celebrato, et che, pezo, questo febraro nella città di Lubech per ordene de questi quadro principi e altri signori aderenti soi amici, maxime li capi de la lega di Svevia e a instantia, come si dice, del Cristianissimo re, è slà celebrato un convento in un'versal mina et deslrution de caxa de Austria, dove è slà dato ordine che li ambassatori de lutti questi principi che venir , polrano, debbano venir a meza questa quadragesima nella città di Argentina, dove il re di Franza a sue spexe ha fatto far lo apparato; e di far le spexe a tulli questi signori veni-rano a tal convento. Quesla non è cosa vulgar, ma secreta el vi prego non la dile ad ognuno. Questo vi accerto esser verissimo che io el so. In questo convento saranno ancora gli ambasciatori del re de Ingalterra, et il convento si fa per rinnovar la liga di Svevia et excluder questi doi fratelli di Austria, et metervi dentro li re di Franza, re de In-gilterra, re Zuanne di Ungaria, la qual cosa, se sarà come ognun crede, questi dui fratelli porano andar in Spagna, perchè in Germania mai più ha-verano pace ne quiete, et manco honor et reputatone. Quello haverà a seguir staremo a veder. Hor partitomi dal duca Zorzi vini ad una sua città chiamala Lypsia, dove era un bellissimo studio, quale Zoane Bus herelico ruinando quello di Praga l’ha-vea qui instituifo ; ma adesso Martin Luter ancora lui P ha tolto de qui et P ha trasportato in Vilern-berga citlà sotto il duca Zuane eleclor, et cusì per qitas res contrahitur, per easdem debet resolvi, P heretico Bus P havea ¡(istituto, P herelico Luter !’ ha rumato. La citlà predilla è molto bella et piena di nobilissime mercadanlie, qui slanno tulli li mercadanti con le lor robbe, perchè olirà non è securo P andare in Bohemia, nessuno ci va, parte per esser quel diavolosu bosco di Hercinia pieno di assassini, parie per esser homeni del paese di questa nalura che aroazar uno homo li