739 MDXXXII, AGOSTO. 740 gnar le galle di Baruto. Scrive, queste lettere manda per ¡1 bregantin patron Hironimo Terzo fino a Ilagusi, et manda ledere aule dii Zanle di quel magnifico proveditor e dii Saguri. Item, scrive: ¡1 capitano di l’armata mostra non esser per far ira presa, ma guardar li lochi dii Signor e di la Signoria nostra si non si metesse altra zente sopra dilla armada ; el clic olirà le 15 fuste che vien in Golfo por andar a damnizar in Puia quando el sarà a la Valona etiam manderà qualche galla. 11 eapitanio è persona gentil, gralioso, amator di done, desidera non haver causa di luor impresa. Scrive: qui intorno è venute molle fregate dii gran maislro di Ilodi e de li agenti Cesarei e dii eapitanio Alurcon per saper nove; et eri gionse qui in porlo una fregala sopra la qual era uno nominato Zuan de Navara, homo molto acorto, el mi ha presenta una lettera di credenza dii eapitanio Arcon el dii marchese di la Tripalda. Poi mi dimandò di Tarmala turchesca al qual li dissi con ogni lealtà quanto in-tendea. Mi disse il Doria haveria avanti il finir di questo mese in Sicilia preste 50 galle e più, et 50 tra barze, carache e gaiioni, su le qual saranno 15 mile homini di guerra ; et è per venir a far confido con questa armala, rizercando la mia opinion qual era meio o asalirla in mar o in qualche porto. Le risposi quel magnifico eapitanio Doria è persona di sorte non li bisognava eonseio di me, e le cose di sinvel condili non si può dipenzer, perchè lo exilo de quelli è mollo incerto, mostrandoli largo animo al ben di la christianilà, sichè restò satisfate. E li dissi dii navilio di Corfù relenuto da le nave di Otranto che qm'lli capitani doveva farlo restituir per la bona pace havemo con la Cesarea Maestà ; il qual promissc ehe’l saria restituito etc. * Sumario di una lettera dii Zante, di sier Matto Barharigo proveditor, di 24 Luio, scritta al Capitanio generai. A dì -23 da malina il capitanio di l’armala turchesca ha mandato a rechieder cavalli 30 perchè voleva dismontar e andar a qualche zardin. Unde ilei proveder di ditti cavalli. El qual smontoe di galla con zerca 40 di soi e con missìer Jacomo Se-guro, il scontro di camera domino Antonio Co-chola, domino ThOdaro Rondoni slratioto et altri, et cavalchò a li zardini de Ergassi lontan di la terra zerca mia do. E cussi a l’improvisa li feei preparar il d'isnar, sichè restò satisfate; e subito disnato tornò in galli. Manzo moJeslissimamenle, non )>evè vino. Penso se partirà damalina per la Pre-vesa le galle et galere; le 15 fuste andarano in Golfo a roba de chi manco poi. Questo ho per fermo. È ben li nostri navilii vadino oculati. Mollerà suso le fusle uno suo capizì. Il capitanio non ha lassato smontar alcun in terra. Ha fatto pagar lutto, si vituarie come ogni cosa, dimostrando bona amicilia. E cussi ha coinesso a Bernardo Spinola suo turziman Io ricomandi a Vostra Magnifìcenlia. Questo ha fato bon ofìcio dicendo è bon servidor di la Signoria nostra. Quesla màiina a dì 24 a hore una di zorno si levò tutta 1’ armata ; tien la volta di la Zefaloilia verso i Curzolari. Beri sera a bore 2 in 3 di notte felino grandissimi fochi con ferali, trar archibusi assai. Dicono cussi è consueto far la sera avanti quando se dia levar. Il Spinola Ita dillo il capitanio manderà le 15 fusle con quel suo capizì che è homo bestiai, dove starano qualche zorno a depredar; in questo mezo 1’ armata impahnarà e poi debeno andar a sorzer a Corfù come ha fato qui. El qual capitanio desidera parlar a Vostra Magnili centia. E dice ditto turziman ha veri i ditto non è bon andar a sorzer a Corfù perchè eorfuali è persone fastidiose, facilmente sequirìa qualche incomodo tra T armata e corfuati conira la inlentiou di la illustrissima Signoria, ma è meio l’andasse di Cuora via de P isola di Corfù a la Valona, et ha ditto farà il possibile che cussi fazi. Dillo capitanio ha ordina ale 15 fusle al suo ritorno le vengi a trovarlo a Corfù. F.I capitanio voleva andar a Brandizo, ma noi crede. Ba gran dolor del decapitar è sia fatto a Brandizo di quelli havea iutelligentia, ai qual il Signor donoe ducati 10 mile sicome ha dillo prefato dragoman. Si rasona fra do mexi voler andar a disarmar e resta de qui galle 12 con il capitanio de Cilipim per retroguarda. Partirà ozi sul tardi. 11 capitanio di l’armala ha falò tuor una di le schiave turche recuperale a Malta pei- il Seguri et li ha pagà venitiani 114, è donzella, et una altra più bella di questa, perchè la disse non era donzella, non la volse recuperar. Ditta armata non passa velie 108, è slà conlae. Bo auto il comandamento al Moro in lingua lurehesca, venendo ce lo darà. Il capitanio ha comesso al capizì e a le fusle non molestino i subditi di la Signoria nostra. Bit ditto, di 24, hore 22. Poi scritta è zonto Mazorano patron di navilio vien da Venezia con lettere di la Signoria a me drizale, le qual, dice, come vele P armala turchesca le butò in aqua. Si è