759 MDXXXII, AGOSTO. 760 Soa Maestà chiamar et celebrar una dieta imperiai sopra di questo. Dii dito, di 7, tenute fino 8, ricevute a dì 15 Avosto, da matina. Za Ire zorni vene nova in questa corle, in uno baron di Hongaria nominalo Turco valente, persona di autorità in quelle parte, qual soleva favorir il Vayvoda, hora è de parie di questo serenissimo re di Romani, el za 8 zorni é qui, il più bel homo vedese mai : Come da poi zon-li Turchi in Buda che fo a dì 20 dii passalo il Signor non arrivò se non 6 giorni da poi, nè volse inlrarvi, el Imbraim bassà alese a procurar far iu-rar fideltà al Signor (ureo per quelli grandi et popoli di Hongaria, aderito da ognuno. Et infiniti fu-zeno per non iurar ; el quelli iurano, lo fano con lacrime negli ochii, li par esser assassinali. Alcuni non crede il Signor turco fazi lai movesla a questi tempi, ma io credo la sia vera, perchè il Signor turco non haveria tolto tal impresa a petilion di! Vayvoda, et za più di uno anno il Orili scrisse a quesla Maestà exortando la composition et pace aziò il Turco non pìase di rriezo. L’arzivescovo di Colonia si dice, è Francapane, è stato il primo ha iurato obe-dienlia al Turco, el uno altro episcopo, non scrive il nome, è fugilo per non iurar. Tute quelle parte è in grandissima confusion. Sono letere di lo episcopo di Agria, date in Posonia, et scrive di la coraria fala fino a Javarino et pugna apresso il castello di Strigonia, come scrissi a li 2 dii presente, el specifica il banderaro di Norimberg, che fu uno de quelli che ussì fora dii castello, è sta menato pregion in Buda, ma si lien sia nova falsa et la verità è fiola dii tempo. Questo far allo dii Turco et firmarsi in Buda fa star ognun sospeso; si dubita voy invernar per questo anno in Hongaria. Hanno, per altra via, dito Signor aver mandato un gran numero di cavalli fra il Dravo et Savo a devastar el minar la Styria el Carinthia ; il Zabata è in Hongaria. Scrive diti cavalli esser sta revocati, il che fa star questo serenissimo re di mior animo. De qui non si manca di ogni provision, et fanti al continuo arivano. Luni passorono per aqua pezi 40 de artellarie grossi comprali da questa Cesarea Maestà, et subilo ne zonzerano di le altre. Hanno ultima con quelli di le vituarie et firmati li capitoli. Zonse qui, mo lerzo zorno, il marchese di Cocogliata fio! dii duca di Medina Coeli, venuto di Spagna, et menò a man che io li vidi 12 zaneti bellissimi. Si aspela il duca di Bezera et conte di Bonivento, il marchese di Storga, il conte di San Stefano con molli altri, quali in breve sarano qui al servizio di quesla Mae- stà. Il duca serve con homeni d’arme 100, a la borgognona et cavalli 100 a la liziera a sue spexe per mesi 4 ; già sono gionti scudi 15 Olile che li pagano li Bonvisi. Il duca di Alba serve con 2000 lizieri el 50 alabardieri. De li altri non se intende, se ne vieneno molti signori et cavalieri di Spagna. Domenica de noie venendo il luni, l’imperalor ebbe febre, li durò più de 4 bore ; ognun slava di mala voia, dava colpa dii male a quesla cilà, ma senza pariirse ne andar a li bagni è total risanala el non ha più male ; fo una efimera, el ogni dì se vede a le finestre ; processe da munzar meloni che sono pessimi, con tuli altri fruii ; tamen ognun ne mangia ; per questo qui è infiniti amalali di lluxo luti, molti moreno. Il principe di Danemarch nepole di l’imperador si sente molto mal. Si dice il tardar fa il Turco è causato da 12 elefanti che ’1 mena per pompa con sì, quali rupeno il ponte sopra el Danubio, né fu possibile farli passar se non con lenaie affocate, con le quali li stringevano le parte di drie-do. Altri dicono il Turco fuge el è ritornalo, el che il re anglico ha scrito qui al suo orator lo avisi che via farà el Turco et si ’1 venirà in Italia, perchè voi 302 mandar in soccorso di quella 30 mila fanti, et vera in persona con più forze bisognando. Non scrissi la imputatoti fu fata a 1’ oralor francese, haver scrito a lulherani sii col Turco, ma ben lo scrissi a dì 6 dii passato a li signori Cai di X, con altre comuni-calion che mi fu fate. Si ’1 Turco veniva presto trovava le cose in altri termini che non sono al presente ; et venendo le gente de Italia et le mulination aselate potrano questi contrastar con luto il mondo. Il reverendissimo Medici si aspela qui fra tre zorni; il suo homo è venuto avanli a far preparar alogia-menlo per cavali 400. Temile fino a dì 8. Ho ricevuto letere di la Signoria nostra, di 28 fin ultimo; si exeguirà. L’imperator è tornà a li bagni el slà benissimo ; quel aere li par miglior. Manda una lettera di Posonia, qual è quesla : Magnifice domine el amice observande S. P. et obsequia mea paratus. Quoniam dominalio vostra cupit cerlior fieri quis sii nosler status ipse aliud subiungere non possum quam que hic a Turcis gereutur qui relieto Danubio potierique suae classis parte ac irnpe.li-mentis gravioribus recla se versus Sliriam confe-runt, cuni et alias finitimas provinlias haud dubia devaslari Caesareaque Maiestatis ac irnperii con-venlum ac preliuin clusuri ul vereor nostro dispendio quare operae pretium erit nos quoque pari