311 MCCCCCIU, NOVEMBRE. 312 lui mai aver (odiato un soldo. Item, che quel frale che dovea tornar in la terra, volendo andar, trovò su le mure el signor con alcuni altri, et li dimandò dove andava. Disse in la terra per sue facende, e il signor li disse ritornasse a caxa, perchè se vi intrava li faria tuor la vita. Item, ozi alcuni cavali e fanti ussì di la terra e assaltò lo alozamento di Iacomazo di Veniexia, e non si potè tanto reparar che li fu menato via uno cavalo, e se li fanti di Sojano, che di 450 è rimasti 145, che erano lì propinquo, pur 10 si fosseno mossi, non seria nulla sequito. E ditti fanti dicono non voler senza esser pagati. Dii ditto, di 12, hore 13. Come in quella note in la terra hanno ateso a far repari a certo turion, al qual nostri di campo trazeva le arlilarie lì, videlicet con 4 sacri. E crede habino fato uno bastion. Item, che havendo inteso fiorentini cerchano in la Valle aver qualche loco, ha mandato per Dionisio di Naldo per consultar insieme. Di Ravena, do lettere di 12. Come mandano biave in campo di cavalo, ma non ne hanno. Però si provedi. Non hanno più lanze perchè ne mandono al ducha de Urbin e al conte di Sojano. Item, è zonti li 8 falconi; e che in la citadela è intra la peste et ne son morti 3 ; fanno ogni provision, ma è mal perchè ivi è le munition. Di sier Nicolò Fosca/rini proveditor in campo, date in porto di Primier, a dì 12, hore 5 di note. Come su tristissimi cavali si partì di Chioza, zonse lì ; da matina a l’alba sarà a Ravena, e poi la sera in campo. Item, è zonti lì do bombardieri vanno in campo, e li'nomina, maestro Marco Seler et Paulo Todesco. Item, do barche con artilarie et uno mortaro va a Ravena ;. ha ditto altre barche è passa avanti. Di Ferara, dii vicedomino, di 11. Come ha obtenuto il passo per l’andata dii conte di Pitiano, e come zonzi a Ruigo li scrivi quel podestà, al qual ha scripto. Item, misier Zuan Lucha vene lì, el poi subito partì don Ferante lìol dii ducha con cavali 25 per Roma. Si dice è lìozo dii papa, cl ha mandato per lui. Etiam misier Zuan Lucha, con li altri oratori fono electi per l’altro papa, si meteno in hordine per andarvi hora a questo. Di Zuan Piero secretario nostro, date a Rimano, a dì 10. Come nel partir di Rimano con tristi cavali capitò a Savignano, dove li fo lato honor grande, e quelli dubitano aver danno per il passar di li fanti urbinati vanno in campo. Et perchè La-tantio di Bergamo era con 300 fanti lì vicino e feva 144 pur danni e disse aspetava il resto (in 1000, esso se- cretano l’anioni non facesse danni e venisse di longo con quelli ha, perchè jl resto non poteva passar per esser grossa la Miirechia; el qual li disse alcune parole, che poi a boclia esso secretario le dirà. Or Savignano è bon locho, fa 500 homini da fati et fermenti assai ; el dicono, oltra quello li bisogna, poseno vender da 30 in 35 milia stara di fermento. Item, volendo andar a Veruchio, non potè per le aque grosse passar la Marechia e convcne venir lì a Rimano, et li vene conira il signor Carlo fratello dii signor di Pandolfo, et lo alozò domestidiamente in caxa, perchè- altro non poteva alozar do cavali. E scrive che Rimano è disfato ; non è se non li muri a le caxe, sichè si poi dir ruinato. Dii ditto, di 10, a San Gnudenzo. Come la sera zonse lì et il zorno sequente sarà a Urbino, ma intende el ducha esser andato a Chai per tuor la via poi di Roma. Et ha ricevuto nostre lettere soliciti il mandar di fanti ; exequirà etc. Di Zervia, di sier Faustin Barbo podestà, di 11. Come alcuni citadini arimanesi foraussiti stanno a Ravena, erano stà asaltati da certi fanti fin su le porte e toltoli ut in litteris; però è mal e voi autorità di darli taja. Item, etiam certa barcha di Chioza armata à fato alcuni danni. Di Anpho, di sier Hironimo da Canal proveditor. Cercha biave si porla conlrabando per il lago de Ise per certa barcha tien li conti ili Lo-dron etc. ut in eis. E fo scrito di zio a Brexa. Di la Zefalonia, di 13 auosto, di sier Alvixe Salamon proveditor. Come, in execution di lettere di capi di’X drizate al zeneral morto, à con-signato a sier Iacomo Salomon di sier Vido tante possession che à d’intorno ducati 150 a l’anno, e manda la descriplione di quella la qual, per mio aricordo, fo data a li cai di X. Di Spagna, di sier Piero Pasqualigo dotor orator nostro, più lettere date a Barzelona, la prima di 16 septembrio. Come el campo francese a dì 17 di septembrio tutto insieme entrò nel contado de Rossiglion, e basse posto in inanello spazio de un tiro de bombarda apresso la fòrteza de Salses in uno loco molto forte, che è fra una colina adhe-rente a dieta forleza et ad uno slagno di aque verso el mare, talmente che da quelli sono in Salses non pono esser ofesi. E fin hora francesi non hanno ateso ad altro dia’ fortifichar dicto suo campo con (ronzate, fosse etc. Et spagnoli con li lor zaneti hanno fato diverse corarie fin sopra ditto campo-per veder de disordenarlo in alcun modo, nè mai è stà possibile mover pur un solo homo del suo ordene, ancorché