925 de la Pii ¡a che a T altra, scoperseno l’armala cesarea di 47 in 50 vele fra ili taglio el quadre, non sapendo però dir quante di 1’ una et quante di 1’ ultra sorte, che andavano con la proveuza a la volta di Levante. El indica che quel giorno bave-ranno passate tulle la insula di Gorfù, andando di fura via di essa insula. Da Udene di sier Toma Contarmi, luogotenente, di 11, ricevute a dì li. Ozi souo tornati Nicolò Capelarp mandai a la volta di l’Austria e più inauli, se era possibile. El quell’ altro nostro cittadino, è sialo più giorni a Villaco. Ditto Nicolò è stato lino a Purcb Endemia terra vicina a Neustat mia 50 di nostri, nè più olirà ha posulo passar perchè turchi correvano tutta quella campagna tra Viena e Neusial lino al monte di Seme-riti, che dura la campagna vicino a ditto loco de Prudi, dii qual parli a li 4 de l’instante. Referisse uno el l’altro in conformila il campo del Turco esser levato da Cinz senza aver operalo nulla, ma che prima havea levate tulle le acque delle fosse, ancora che sia in paludo, e minato una parte di muri, e, messali la polvere, li dele fuoco a li 27 del passalo, qual fece effetto contrario, perchè il foco ancor che’l pillasse una parte dii muro la maior sua opera fu dalla parte di fuora verso i turchi, ne i qual fece gran danno, ma non resto-rono per questo di darli una battaglia generai, qual durò fino a mczogiorno, ma, non polendo expugnarlo, se rilrasseno coi) morte di molli di loro, et non sanno dove il campo sia andalo, chi ♦ dice è unito con quelli coradori erano su la campagna di Vienna e Neusial, chi dice esser andalo a la volta dii campo grosso, qual è verso il Danubio tra Buda e Prespurcb, dove etiam hanno l’ar-mada. El anche si dice che lutti li altri coradori sono tirali a quella volia, perchè buttavano uno ponte sopra il Danubio per correr la Moravia el Slesia, sicome hanno corso el rumato questa banda di qua del Dannbip el guadagnarsi di le villuarie, perchè da ogni banda risona che molto patiscono di villuarie. El nostro messo, era a Villaco, dice haver vedute lettere del capitanio di Graz, dicono tulli doi che la massa di lo exercilo imperiai e regio si fa intorno a Vienna, dove fin bora è re-duto genie assai, ma di la quantità diversamente si ragiona. Et che il re era giunto a Linz, dove si aspettava l’imperalor. Nicolò Gapelano dice le genie de la Stiria, Carintia el paesi circumvicini, quali erano a Graz et altre terre a frontiere di 92fl turchi vieneno alla volta di Linz per esser a la massa di Viena con altre gente, et facevano quella volta alta per esser la campagna occupala da li coradori turchi. Da poi scritto è gionlo un nostro genlilomo da Colloredo, qual partì questa mallina da Gradisca, dice il capitanio de 11 averli alirmà aver ledere di le bande di sopra che Gius è preso, el pubblicc questo si dicea lì in Gradisca el Gorizia. Da Ratisbona, dì V orator nostro, di 30 Avosto, ricevute a dì li Settembrio. Manda la patente di la traia di cara 1500 di formenli di Puia et un’altra patente al viceré cerca la conlìr-mation di privilegi et anlique consueludini da esser observate a li consoli et mercadanli di la palio» nostra che negoliano nel regno. Di novo fin ozi nova alcuna si ha di l’exercilo del Turco. Fui a visitar il reverendissimo legalo Medici, qual mi disse il pontefice el li vostri signori venetiani ne debono reputar negligenti perché non hanno ogni giorno lettere da noi, Bo mandato da [a Maestà dii re e dal comendalor Covos, dicono non aver nulla di turchi già più giorni. De Gins non se intende se è ancora perso. Et Soa Signoria reverendissima ha via mandato a dir del parlir suo che era a obedienlia di la Cesarea Maestà, qual li ha mandalo a dir lutto era in arbitrio di sua signoria, sichè partiria tparli, o, mer-core per Lmz el forse anderà più olirà. El alcuni dì questi prelati voria l’andasse per barca. Ila lettere di Viena di 26 del passalo di domino Camillo Campagna el domino Marlin Agrippa, quali andorono con li capitani ungari per far li cavalli lezieri ungari, dicono averne fatti 1500 a ducali 3 Ve l’uno, ma voleuo 4 et speravano averne 5000, Che in Viona elevano di bon animo, et haveano per mal che non vedeaiv) turchi, el che li era abondanlia, quasi a la mila di quel vai la roba qui. Et nel campo del Turco era gran carestia. Di Tarmala del Turco nel Danubio, che era appresso Posonia, nulla se intende, nè di questa del re elio è numerosa. Fu dito aver fatto eapilanio messtr Zuan Vitluri; so che fanno grande extinialion de lui, é fatto consier di la guerra et molto lo adoperano. La partita di queste Maestà sarà la futura settimana. Tulli sahcila a mettersi in ordine, et cussi femo nui oratori. Sono zonti li dopioni venuti di Spagna, non so la quantità. È zonti etiam li do cavallari di Verona, mi piace, li adopererò al bisogno. De qui li tempi sono pessimi, che mai di MDXxxif, settembre.