367 MDXXXII, GIUGNO. 368 preslo il signor Turco lo seguiva con grosso cxer-cilo qual passerà con lo exercilo il Danubio andando sempre a costo alla riva dii fiume col ponte driedo a meterlo con più comodità di quello fece P altra fiala, e non vi è a quella banda impedimento nel condur lo exercito a costo il fiume zoè di monti di Fimbcrg e Strigonia. Item, che il Signor lureo subito expedito li oratori dii Sophi dovea partir per venir a questa impresa. A questa nova Cesare non li presta fede et aspetta avisi da Ve-necia. Del ditto di ultimo Mago, tenute fin primo Zugno, ricevute a di 8 Zugno. Come non essendo partita la posta per Italia avisa come alli 4 di questo in Norimberg si fa la dieia di luterani e il legalo non voria vi andasse questi do electori fono l’altra fiata, dubitando non si fazi qualche deliberation preiudiciale alla fede et chiesia romana, ma Cesare è mutato di opinion, e voi subito dicti electori vadino e partirai venere. Sono venule lettere di Bohemia dii re di 22 di l’instante, dii zonzer il bassà a Belgrado, e le lettere sono di 18, unde questi hanno comenzà a redursi ogni giorno mattina et sera et stanno in consultar et hanno provisto di bona summa di danari per sino vengino quelli di Spagna che Cesare li ha mandati a tuor per mar, et per li danni hariano auli facendoli remeler in un milion d’oro s;iria stata la spesa ducati 150 rnilia, unde Soa Cesarea Maestà ha in contadi qui scudi 300 milia, haverà 300 milia dal pontefice, et ha richiesto il signor duca de Milan qualche summa con trarli di beni ecclesiastici in quel Slado, dicendo impetreria dal pontefice uno brieve di poterli alienar, et par quel duca sii contento. Etiam hanno in animo questi di far venir in Germania tutte le zente spagnole sono al presente in Italia, perchè se fidano molto ne la valorosità loro et in caso de invasion manderà in Italia 6 over 8 milia lanzinechi, tamen non è sta fato finora altro che fato far cavali 4000 nella Geidria e loci cir-cumvicini ma non è sta dato li danari né spazà li capitami ancora, li qual sono qui già quasi do mexi e si consumano sopra le hostarie. In questa dieia di Ratisbona fin bora nulla è concluso circa il sub-sidio richiesto conira turchi. Li luterani in la dieta dimandano il poter viver a loro modo, qual reputano christianissimo e più che calolico e che li loro predicatori possino nondum ne le ciltà et lochi ma per tutto il regno di Germania etiam in castris predicar e far ogni altro officio, scriver e far stampar libri e inslruir nitri come quelli che li par esser ne la vera via di la salute, possino habitar e praticar con securtà di le persone, facilità, dignità, officii, privilegii senza impedimento alcuno usque ad futurum concilimi, lo qual dimandano universale libero e in Germania, ma niuna con-clusion è stà fatta. Et come scrisse per sue di 7 che alcune terre franche et principi luterani voleano dar obedientia al re di Romani, par questo per li altri sia sta gitalo zoso dicendo li procuratori non haver mandato di questo si non limitato e coniunti e che non consentalo a darli obedientia si non consenlmo a loro le cose di la fede, il che è sta di gran dispiacer a queste maiestade. La risposta fo data dal re Christianissimo a monsignor Balanson venuto de qui, in non voler dar soccorso in danari ni gente perchè questa Maestà ha tulli li danari di la Pranza che li dele quando si liberoe e che la Pranza è povera di gente convenendosi sempre servir di fanti alemani o svizari, ma che venendo il Turco non mancherà dii debito suo con la persona e le forze, e sapea ben nelle guerre il loco teneva P imperator e lui re di Franza, qual ha nome Cristianissimo acquistato dalli soi antecessori, nè lo voleva perder, dolendosi non esser sla aceptà la oblation fece di dar 50 milia fanti in Italia, et prega esso orator queste particu-larilà siano tenute secrete. Questi cesarei di la corte insta P imperator si aderisca al conscio di medici, et vadi in Ispruch dove è mior aere e proximo più alla Italia, et al fiume Eno cussi presto come di qui. Soa Maestà non li dà orechie, non si voi partirsi non in avanti ma giolito il Serenissimo re suo fratello, qual si aspetta alli 6 dii mexe si deliberèrà eie. Manda uno capitolo di una lettera di Ungaria scrita a questo reverendissimo legato, la copia dii qual sarà qui avanti. Tenuta fino a dì primo Zugno. Per uno secreto di casa dii re di romani persona di conditimi si ha inteso esser zonlo nuova turchi haver preso Themisvar cità forte in Hungaria qual altre fiale fo assediala da turchi e si inalitene, di questa nova non è sta ditto alla Serenissima regina. Li consegli di questi cesarei si fanno ogni giorno, et li fanti 40 milia offerii in la dieta di Augusta conira turchi è calati in fanli 29510 e di cavalli 8000 è restati in cavalli 5570, et tanto in questa dieta offeriscono contra il Turco, et la scrilura di la dieia sopra questo, et il conseio di P impresa fato per li capitani manderà per le prime lettere. Dii ditto di 2 Zugno, ricevute a dì 8 ditto,