699 MDXXXIÍ, ACOSTO. 700 a dì 7 Avosto, scrìtte tutte in zifra. Per lettere nostre dì 13 et 17 havemo scritto il zonzer di funti, le provision falò per presentar al capitanio di l’armata turchesca. Questa malina è zonle qui do galìe, Armer e Duoda, vieneno dal Zante : dicono li si atrova ditta armala di velie 113 zoè galìe 67 il resto fuste 'tutte, e de scapoli e de zurme a ordine, et che il presente è sta porta a quel capitanio, li è slà molto grato. Et zerca il procieder aspettano olachi con ordine di la Porla di quanto harano a far. Interim olirà haver Modon, Coron e Zonclrio presidiato erano per inetti r arlellarie e altre mo-nition a Lepanto, Palras e quelli loci ; et hanno gran sospetto di l’armata dii Doria. Noi de qui havemo poste le guardo di cavalaroli in più loci de 277* l’isola et dato ordine a quelli castelli se inlendino col clarissimo zeneral, perché scoprendosi I’ armala predila venir in qua lo possiamo intender, per mandarli il presente di castrati, muli, zere, zuchari et pani per valuta di ducati 200. lo baylo sabato intrai in questo rezimenlo e ho Irovà la camera molto stretta di danari a le molte spexe per zornala si convien far. Ozi è zonlo li tre navili vodi, andono in Calabria per fermenti, per esser sta sera le Irate di biave, vini e carne; stelcno 12 zorni a Galipoli aspetando aver la (rata, el il capitanio Arcon li promesse spazar una stafela a Napoli e in 5 zorni si haveria risposta. Visto non venir, li patroni è partili, nè volseno più aspelar de lì, e dicono de lì esser sta visti con mal ochio. In questa terra è solum rnoza 400 formeirto forestier. È bon far da li agenti cesarei che di Cicilia, Calabria o Puia si babbi la (rata ; in questo mezo manderemo navilii in Golfo per veder di averne. Per diti navilii si ha inteso aver nova a Napoli esser zonto el capitanio Andrea Doria con galìe 34 o altre 4 vanno a Bar-zellona a levar 100 mile scudi deputali al pagar di fanti por T armala, do carachie grande zenoese et 3 gaiioni et 20 nave. Itcm, dicono questa mattina a le Merlere scoperse do fusle armate alla Va-lona, le qual, visto la galìa soracomito domino Domenico Contarmi passava di fuora di l’isola che andava a Ragusi, quelle se reliroruo a la volta dii Fano. Da Corfù,di sier Ilironimo da Canal prò -veditor di l’armata, di 20 Luio, ricevute a di 7 Avosto. Eri zonsi qui e trovai ordine dii clarissimo zeneral subito con questo galìe andassi a trovarlo ; e cussi questa malina havendo falò dar nriara 20 biscolo a 4 galie mi partirò el andarò al Paxù. Di queste galìe ho con mi, solum la mia e la Simbin- zarra è impalmale, e nel navegar il mio ventarne è resentito e cussi a la galìa Gradeniga ; però se ne mandi do allre, qui non si trova, lo ho inteso da alcuni miei amici albanesi del Iocho di capo di La-chi che a Durazo è sla fallo uno ponte di legname che va in rrrar, el forniscono molto forte traversandolo con legni, ma non se sa a che fine. Da Constant inopoli, di sier Piero Zen ora-tor et vice baylo, di 9 Luio, ricevute a dì 7 dito per via di lìagusi ; essendo Pregadi suso. Come ditte lettere è date alle vigne di Pera. Dapoi le ultime mie scritte, per olachi venuli dii campo si ha : el Signor farà il suo bayram picolo qual sarà sabato olii 13 di l'instante in Buda, el con li oratori dii re Ferdinando non essendo sta trova forma di accordo, el hanno fallo tale proposilione, che è stato fatto accelerar il camino con far di tre alzamenti doi. Di l’armala nulla se intende poi la sua partita da Syo. A dì 22 dii passato zonse qui nave 6 et zerca 22 navilii di Candia con vini ; Iulte insieme entrono che parea una armala. Questi memori di la cosa di Modon dubilorno el il sanzacho lassato a questo governo il deflerder, cadì el subassi fenno duplicar le varde e conzar porle per forteza, e devedorno ogni piccol arma e oguiuno di le nave fusseno redulti al basso e far zerca a le nave, le qual erano con poca robba el inquesiteno la causa. Et uno Veli Celebi qual ha il cargo di cornerai mi mandò a dir destramente zercasse presto dilli navilii si expedisca, excusandosi per la igno-rantia di popoli. Io fui al magnifico deflerder e li dissi : « Soldanon, non é da dubitar di la bona paxe di la mia Signoria con questa excelsa Porta la qual non manca di fede », con altre parole sì che’l restò salisfato e disse : è sta la ignorantia di populi, e le cose di Modon fa questi non si fidano. Fui etiam con il sanzacho qual mi pregò quel era sta fatto non tolesse in inaia parte. Scrive domino Zorzi Grilli è ritornato da Ro-dostò dove è stalo alcuni zorni et molto si ha re-habuto, el qual la malina vene da nui, a! qual li 278 dissi quanto mi era sta scritto di quello havia dillo quel Nicolò Querini a Spalato conira quel retor, dicendo scrivesse a suo fratello il reverendo mis-sier Alvise, el qual disse è homo di poca pralicha, e suo fradello l’avia mandalo per non haver altri chi mandar e clic l’è lizier de intelligentia e havia fatto di le altre pazie conira la melile di suo fratello. Scrive in zifra di l’armala. Ho parlato con alcuni è stati sopra; dicono quel poco di bono è lì oficiali, peoti e compagni, il forzo è candidi e iosuluni di