479 MDXXV, GEN NAJO. 480 rito, che erano uscite hozi da Lodi alcune compagnie di cavalli lizieri et sono andati a la volta di Santo Anzolo et Busnago Imitano da Lodi miglia 5 apresso Adda, et hanno fatto condur fuori pezi dui de artollaria, che in tutto sono pczi 14. Hanno fatto eiiam ussir sopra li carri alcune barche et ponte-selli per far ponti, et hanno fatto far crid? che tutti se portano driedo victualie per dui giorni. Li fanti spagnoli et lanzinechi sono alogiati a la Torretta et altre ville vicine, et quelle gente che andorono a Mariguano se retirorono parte a la Toretta et parte in altri loci de li a cerca, et in Marignano non vi sono gente alcuna nè.francese nè cesaree. Està dito in Lodi, che certo numero di gente frauccse erano ussite da Milano et gionte a la Peschiera eli’ è Imitano da Milano milia 7, et da Marignano milia 5, verso Monza, et hanno inteso ditti nuntii da alcuni spagnoli, che li cesarei volino spingere certa quantità di gente a la volta di Monza, et si diceva che diman tutto il resto de le gente sariano a la campagna, nè si poi sapere cum fermeza che volta vogliono fare. Scrive, il nuntio suo che’l mandoe a Rivolta secha questa malina li ha riilerito, che le gente d’arme, che erano in quelli contorni, tutte se hanno tirato apresso Adda a la volta de Postino, et se dicea che molle de dille gente passerano Adda lì a Postino. Scrive, ozi è passato di Crema via 140 cavalli lizieri di la compagnia di Guido Guain, quali vanno .....Et dii campo francese sotto Pavia liozi nulla ha. Di Crema, di 24, vidi lettere di V Orator nostro. Come le zente cesaree e duchesche haveano passà Adda et andate a Marignano, et l’antiguarda era a Landriano. Vene l’orator dii re Chrislianissimo in Collegio iusta il solito, dicendo il suo Re averà viloria, e di la bona mente soa verso questo illustrissimo Slado, e tal parole. 11 Serenissimo li rispose verba prò verbis. 288 j)i Bergamo, di 23. Come in quella era zonlo uno di soi che parte de Lodi. Riporla in sumario, come il signor marchese di Peschara,per spia di francesi intercepla si ha molto sdegnato, et osalo dire che farano cognoscer a la Signoria di Venetia dii suo error; con molte bravarie. Poi dice che, fora de Lodi ha visto cavare pezi 18 de arlegliaria fra grandi et picoli, zoè canoni et falconeti, acompagnate da 6 bandiere de fanti, qual tirano verso un loco nominalo San Gratho ; che lì è facto una spianala, quale va per andar a Milano. Poi dice che venendo esso refferente a la volta de Trivino, vele che le gente d’arme venute de Cremasca passavano a Cassano, ove li è pósto un ponte per loro cesarci ; et parimente le fantarie che venivano da Lodi, e tutte insieme andavano per iuconlrarse con le gente erano con le artigliane. Et dice che Sabato passato, a dì 21, da hore 4 fino a le 6 di notle, fo fatto una gran scaramuza a Lodi vechio in lo fiume di Lara-bro, in la qual rimaseno molti spagnoli feriti, et che a hore 8 se dote a l’arme, elche in dicla notle ste-teno fuori cinque compagnie di cavali lizieri, che andavano verso Santo Agnolo per far imboscala, come se iudica. Item, dice che ha inleso come le gente cesaree et hispane zà sono 8 mesi che non hanno localo danari, ma che slavano per la gran libertà gli era data di allogiare et far a suo modo, ove andavano ; et che l’altro giorno moslrorno de voler partirsi, tamen a pregiere dii signor Marchese che convocò lutti li capi par siino restati con farsi intender di voler stare al servilio fino barano le proprie vestimenta, de modo che unite se sono poste a camino per andar a la volta de Milano, et esser a le mano con francesi. Quali stanno anche loro ben provisti, et per quanto si ha, loro hanno mandato le bagaglie oltra Ticino per poter in ogni bisogno ponersi conira dicli cesarei el bispani ; et tiensi che non passerano doi giorni che sarano a le mano,percfiè hyspani, per quanto si ha, hanno facto preparamento de viver per doi giorni. Siclié si stà in aspectation di tal cosa e dii successo adviserano. Et scriveno de li se fa provision, et hozi esso capi-lanio con lo illustrissimo signor Camillo-ha fallo provisione di fanti 2000 di le valadeper farli intra-re in la terra in ogni bisogno; sichè non restano di 288* fare quanto è di bisogno per ogni conveniente rispetto. Di Brexa, di 24, di Raphael Gratiani a sier Tomà Tiepolo vidi lettere, qual dice cussi. Se la Maestà Christianissima bavera apresso bon consiglio, se aproxima bora el tempo de farne parangono, perché spagnoli come disperali, vedendo esserli mancati li denari, et el temporegiare li denota la sua certa ruina, come cani rabiati sono unitamente andali a Malignano con tulle le loro forze per fare la giornata con francesi; el perchè, ancora che la Maestà prefala sia superiore di forze, non di meno chi se induce a cambattere se mette in mano de la fortuna, et il fine de la battaglia è dubiosa. Si iudica che se Sua Maestà voi haver la vittoria certa non debbia combattere, et cussi monstrarà pruden-lia et consiglio, et combattendo acadeno de le di-sgratie assai ; quel che succederà aviserò. Spagnoli