281 MDXXIV, DICEMBRE. 282 cazadi vadino in Scurlinio ; et cussi per Zunn Batista Ramusio secretano, qual feva 1* officio dii Can-zelier grando, che li vene certo fastidio et andò zoso di Consejo, lui fo quello disse questo ordiue di andar li electi ; el qual però fo lauda da tutti per remover le pregierie si feva lì in Scurlinio, secondo quelli erano cazadi ; sì che de coetero non si farà. Fu posto per li Consieri una gratia di uno povero orbo nominato.......... Et da poi Consejo, il Serenissimo con li Consicri, cazadi li papalisti, se reduseno in Collegio con li Savii. Da le poste, vene lettere a horc 2 di nocte. Questo è il sumario. Da Sonzin, dii Venicr orator, di 2, liore 22. Come era ritornato dii campo francese uno nontio dii signor ducha di Barbon, qual referiva che francesi non voleno dar altro assalto a Pavia, ma averla per assedio. Item, manda alcuni avisi à aulì quelli signori da Lodi, qual è questi : • Avisi de Milano et campo de' francesi, per letere da Lodi di 2 Decembrio. Francesi fanno grandissime executione contra mercanti et altri nobel milanesi iudicati denarosi, per recattare denari : tamen non si possono reva- 171 * lere de molla summa, et se lo exercìto cesareo et veneto passerà presto Ada, non se potranno revalere de denari alcuni. Fanno fortificare intorno al corpo de la cita di Milano, et serrare le cosse come se volesseno tenere la città ; et fanno spianare li repari intorno alli refossi. Fanno le spianate da Pavia ad Malegnano, da Pavia ad Milano, et da Malegnano ad Monza. Molte gente de francesi se parteno da Pavia, et vanno chi ad Malegnano, chi ad Milano, et altri verso Monza. Da Crema, dii Podestà et capitanio, di 2, liore 5. Manda uno riporto di uno suo explora-tor, qual mandoe già alcuni giorni, ma per esser sta retenuto da francesi ha tardato fino hozi il suo ritorno ; et per uno suo venuto di Lodi, li è dillo che de li se dicea che eri detero uno assalto a Pavia, nè se diceva el successo de ditto assalto. Bortolo da Crema, mandalo per il magnifico Podestà di Crema a! campo francese sotto Pavia, dice de li esser partito Mercore a dì ultimo a ore 22, et aver lardato il suo ritorno fino ozi per esser sia relenulo da francesi, et che la Maestà dii Chrislianìssimo re et suo exercilo sono dove erano li, giorni passati, et se diceva che Limi a dì 5, overo Marti futuro, voleano dar uno altro assalto a Pavia. Nientedimeno esso rcflercnle non ha veduto nè inteso che se facia alcuna preparalione, salvo de gran numero de scalle, et che uno suo amico lì in campo gli ha ditto che Marti passato si alrovò dove che ’1 signor Federico da Bozolo adimandava al maistro che faceva la mina quando la sarà compila, et lui respose che la sarà compiuta fino dui o tre giorni, et che fino quell’ora T era inlrala ne la terra per zercha passa doi e mezo. Item, che Marti, a dì 29, el signor Zanino ha fallo la mostra a 18 bandiere de le sue gente, et dicevasi che il Re li volea mandar al Malegnano, et apresso lanze 500; et si aspectava in campo il signor Renzo cum le sue genie, et simelmente aspeclavano fra grisonì et svizarì 8000 ; et questo haver inteso da uno gentilhomo francese nominato 172 missier Franceschino, suo intrinseco amico. Item, dice che hanno principiato far un’ altra bataria alla banda del Texin apresso la prima baiaria; etche Marli a di 29 alcuni fanti ussirno de Pavia a scaramu-zar, et se iudicava fusseno usciti per veder dove sì iacea la mina per poter contraminar; et in campo se dicea che quelli di Pavia voleano mandar fuori le donne per deffeclo dii vivere. Item, dice che eri, venendo perslrata, sentite tirare molli colpi de artellaria verso Pavia. Da Brexa, dii proveditor generai Pcxaro, di 3, liore............. A dì 5. La mattina, per tempo, vene lettere di 172* le poste, zoè di Brexa, dii proveditor generai Pexaro, di 3, horc.......... ...... • El essendo il Doxe in Collegio, li vene certo fastìdio, overo doia di corpo, che ’I si levò et andò a caxa ; et cussi il Collegio si levò per tempo, sichè poco fu falò. Et li oratori cesareo et di Milan lutti quattro ve-neno per venir in Collegio, et zonli a la scala inle-seno il Serenissimo esser levato, et il Collegio levarsi, si che non volseno venir suso. Venivano per solicitar la risposta zerca il conzonzer di le zente nostre con le sue. \