809 MCCCCCIV, FKBBRAJO. 810 dii Consejo di X, andò in renga e persuase él partido et bestie et alcune robe se retrovano qui de epso di Forlì, eh’ è una gemma, e parlò longamente ; ta- signor' castellano, sia concesso a madona Cornelia men su la parte nulla disse, et è leze che non si poi sua l'emina levarle de qui e ponerle in Forlì o a Ila parlar si non su la parte proposta. Or li andò a risponder sier Antonio Trun. dicendo havia fato no- j tar in quella materia una so opinion, la qual la faria lezer, e che non bisognava sier Andrea Venier. persuadesse nè desiderasse di esser cao di 40, perchè el vederia l’opinion sua. Et venuto zoSo, fè balotar la parte di quel Astor, e ave tuto il Consejo. Fu poi leto la lettera al provedjtor di Faenza notata di sopra, e sier Alvixe da Molin savio dii Consejo contradise, dicendo era gran materia e saria bon consegiarla meglio, e che si aspetasse quel messo vien come scrive Ravena. Or li rispose sier Hironimo Capello savio a terra ferma in defension di la lettera; et venuto zoso, li savj volseno meter de in-dusiar, e d'acordo tutti feno publicar de indusiar a doman, e tamen comandala slretissiina credenza e dato sacramento a tutti. 1503, (m. v.) Die 31 januarii. Conventione, pacti et capitoli initi, tractati et conclusi tra lo illustrissimo signor Antonio de li Ordclaphi Forlivj etc. et el magnifico signor Consalvo de Martino Mirafonie castellano. In prima, el prefato illustre signor Antonio promete dare cum effectu in Venetia al prefato signor castellano ducati 15 milia d’ oro in oro, boni et ju-sti ponderis, omni volta che lui ad epso illustrissimo signor Antonio, o ad chi li commelerà, haverà consignato queste forteze, con 1’ arlelaria, polvere et balote; et tutte le volte che per publico instrumento epso signor castellano farà constare bavere consignato dieta forteza, che statini li sia a lui o a suo commesso dato li dicti 15 milia ducati, quali hora siano depositati in Venetia apresso de chi piacerà al prefato signor castellano, pur che siano boni citadini di Venetia et de bona facultà. Et tale pecunia sia per conto di gratitudine e non per alcun premio. Et che omni altra cosa che si ritrovarà esser in questa forteza, debia esser de lo illustrissimo signor Antonio, excepto sette some da mulo, le quale siano licito al prefato castellano levare de qui et ponere in Ravenna liberamente, hoc adito et intellecto, che piacendo al signor castellano levar de qui fermento, vino, sai nitrio, carne salala, formagio el arme, li sia concesso et licito portarlo, el paritrr tutti li cavalli T Diarii di M. Sahuto. — Tom. V. vena senza alcuno impedimento, et potere habilare in Forlì con tale robe quale li ha donato, et che sier Bahlino per suo juramento deponerà tale cose essere state de epso signor castellano, et etiam robe erano prima de dieta donna. Item, che ’l prelato illustrissimo signor Antonio promette al signor castellano de Forlì fare salvocon-duto in scriptis de la serenissima Signoria de Venetia, che de qui, con diete robe, persona, compagnia de soldati et omni altro homo possa ussire libero et sicuro et condursi in Ravena ; et tutte le volte che in scriptis de la illustrissima Signoria o de suo magnilìco proveditor non se possa obtenere, che saltim verbo lo prometa sua magnificentia, la quale pigliarà idonei obstadici de’ forlivesi apresso se, fin che io con li rriei et robe serò in Ravena seeura-mente. Item, per observatione di le predille cosse, lo illustrissimo signor Antonio promete mandare qui per obstadico, ad petieione del signor castellano, el spectabile homo Bartholainio Moratino qu____Guardi da Forlì, el non altro homo, qual habia ad dimorare qui venti giorni ; fra il qual tempo, principiando a die dieto et finiendo ut sequitur, lo illustrissimo signor Antonio sia obligato dare al prefalo signor castellano victuaria per tutta la brigata de buche 240, che sono qui, zoè uno bochale ile vino il die 890 per bocha, et stara 4 de frumento el die, et libre una de carne per bocha, et il dì del venere et del sabato ova et formagio convenientemente per giornata. Et pariter epso signor castellano habi a dare per obstadico aH’illmo signor Antonio missier don Michel suo nepote, et accadendo de bavere ad operare epso don Michiel, che in suo loco habia aceplar el capitanio de citadella suo nepote. E finito serano dicti 20 giorni, non observando le predicte promesse lo illustrissimo signor Antonio, ilio tunc el signor castellano sia liberalo et disobligato di quanto è predicto, et li obstadici liinc inde habia ad essere restituiti a le parte coutrahente. Item, promete lo illustrissimo signor Antonio al prefato signor castellano dare a don Joanni de maestro Santo de Aiegro uno beneficio. Item, che ’l prelato signor Antonio promete-al signor castellano de concedere al spectabile messer Lufo de Nomay de Forlì, et cussi al presente concede liberamente, remota omni exceptione de ragione o de facto, che epso messer Lufo con sua fa- 52