201 MDXXIV, Francia delti de Angiò; et per maggior stabilimento de dette cose et più comodità di populi, ha determinato la Maestà Sua constituire Re uno di soi figlioli in ditti regni, qual si babbi a regere et governare con la benignità et secondo li ordini di pre-fati antiqui Re della casa di Francia; per il che benignamente exhorta ciascuno, sì per evitare l’incomodi della guerra, come per acquistare el beneficio che li è promesso a diporiarse de sorte verso la Maestà Sua el far quelle demonstration che a boni et fedeli subditi et vassalli verso al suo vero Re et legitiino signore se convengono. 122i) A dì 16. La matina vene il Doxe in Collegio, et vene l’orator di Ferrara il qual have audienlia con li Cai di X, et par esso Duclia, poi che il re di Pranza prospera et vene in Italia, esso Ducha suspese darli il possesso di Rezo ; sichè l’acordo fato non seguite, perchè il ducha di Ferrara è con Franza, et par che el Cardinal Salviati, venuto Legato a Parma el Piasene, volendo venir a Rezo, il Ducha non ha voluto el vegni. Or quello volesse el ditto orator, fo secreto. Di Bergamo, di reofori, fo lettere di 13, venute eri sera. Come in quella bora 24 era giolito uno loro cavallaro, con alcuni advisi che li scrive il castellano di Trezo, ch’è avisato come le gente francese, che sono sotto Pavia, Venero passato, che fo 11 di questo, ferono far una spianala de Pavia fino a uno loco nominato la Mota, che è lontano da Pavia per mia 10, et da Milano 12, slrata però da ve-gnir verso Milan et andar verso Bià. Ditto castellano certifica, come la nocle proxima preterita arivò in Monza una banda di genie d’ arme*francese, et che gli è ditto che non sono manco de liomini de arme 300 et alcuni fanti, a Cassano etiam fanti 200. Beri poi gionseno a Rubian, loco dii signor Ilironi-mo Moron, cavalli de francesi zerca 350 el similiter li dice clic 1’ ha auto, come sono zonle alcune bandiere de sguizari a Milano, quali alozano in borgo di Porta Romana; et che esso cavalaro, cavalcando, ha udito da vespero indrìo (razer assai botte dii castello de Milan. Riporla etiam, che a Trezo ha parlato con alcune done et liomini che fuzivano da Monza, quali ridicono di le gente d’arme venute in questa notte et che assai fugivano. Scriveno loro rectori haver altri messi fuora, et dii riporto suo adviserano. Da Soncino, di sier Marco Antonio Venier (1) La carta 121 * è bianca. NOVEMBRE. 202 el dotor, orator, di 13, hore 4 di notte. Con alcuni avisi, quali lutti sarano notadi qui avanti ad litteram. Item, scrive coloquii hauti col Viceré o col ducha de Milan, zerca darli aiuto la Signoria in questa impresa, eie. Di Brexa, di sier Piero da cha’ da Pexaro procurator, provedador zeneral, di 14, hore 24. Coloquii hauti col Capitanio zeneral, el altre oceo-renlie. In questa mattina vene in Collegio il reverendo domino Zuan Grimani fo di sier Ilironimo, fo dii Serenissimo, episcopo di Ceneda, di anni...... fradello dii reverendo domino Mariti patriarca di Aquileia, insieme con sier Marco Grimani procurator suo fradello et parlò zerca zerle colte voleno il suo vescoado pagi, qual mai ha pagalo, etc. Di sier Carlo Contarmi orator apresso il 152' principe di Castiglia arziducha di Austria, date a Vienna, a dì 6. Come quel serenissimo Principe li ha fatto intender quella mattina, haver deliberato cavalcar ad Ysprueh et forsi a Trento per favorir la impresa, et sua inlentione è di venire in Italia, ma non sà quello succederà, et ha in la sua corto da zerca 600 cavalli et non più, et voi far cinque over sei milia fanti, et cussi Marti a dì 8 si leverano de lì per Ispruch. Avisa questo esserli sta gran danno, peroehè havendo Sua Excellenlia a li giorni p issati deliberalo di star questa invernata li in Vienna, lui Orator si havìa fornito di biave, legne, feno el vino per tulio lo inverno, et hora convien partirsi et butar via le robe volendole vender, perché non si trova danari. Questa movesla di 1’ Arziduca di propinquarsi a Italia fece pensar a tutto il Collegio, et quelli leniva da francesi el voleva l’acordo con il Papa et loro, diceva che questa venuta era per farsi ducha de Milan; altri che volevano star con l’Imperalor et aiutar il ducha de Milan diceano questa venuta esser per voler sfar preparalo in caxo che nui se dimostreremo con Franza el si facesse qualche ¡nielli-gentia e si rompesse la liga con l’Imperator el duca de Milan, potesse romperne guerra perché confine-mo da più parte con lui, zoè con la casa d’Austria, e li popoli medemi ne poiria far danno assai, ancora che esso Archiduca non habbi danari da far guerra, però clic ’1 non ha se non 600 cavalli. Et stando il Collegio in disputazion, sopravene uno corier di Roma, qual have ducati 26 zonzendo a hora si potesse ordinar Pregadi, e zonzendo poi disnar havesse solum ducati 20; sichè è zonto la matina.