G37 MDXXV, FEBBRAJ0. G38 de li fanti vanno sbandadi robando ; et clie hanno fatto far cride che tutti si reducano alle sue bandiere. Item, scrive, che per una lettera dii conte Bortolomio Villachiara da Lodi di hozi, esso Podestà è avisato che quelle gente che erano in Caxalmazor de cremonese sono stà tulle amazale et prese, et il signor Joane Ludovico Pallavicino c pregione nelle mane dii signor ducha de Milano nel castello de Cremona; et che beri una compagnia di fanti spagnoli traversono la via de Milano verso il campo francese, et presero una insegna di homini d’arme cimi 33 homini d’ arme. Questo è il reporto : Marchiò da Viena, mandalo per il magnifico Podestà di Crema al campo francese sotto Pavia, dice de li esser partito Sabato, a dì 18, a bore zerca 21, et haver tardato il venir per haver convenuto far la via de Piasenza. Dice che Mercore passalo, a dì 15 passalo, quelli de Pavia ussirno alla scaramuza grossi cimi le genie dii signor Zanino, e de quelli dentro ne rnoriteno da 10 et de quelli di fuora da 40; et Zuoba, a dì 16, il signor Zanino hebbe per spia che certe gente d’arme doveano partir dii campo cesareo cum alcuni sacomani, et fece una grossa 390 imboscata, et fu a le mane, ne la qual scaramuza furono morti molli homini d’arme de li cesarei tutti borgognoni, et 100 sacomani, et quelli dii signor Zanino non hebbero danno. Sabato poi, a dì 18, sal-torono fuori de Pavia da 1000 lanzinechi et assai-torono le gente dii signor Zanino, dove che de diti lanzinech ne furono morii molti, et di quelli dii signor Zanino zerca 10, et lui ferito di schioppo in una gamba; ma di poco momento..Item, dice che nel suo partir di campo comenzava arivarli li 7000 svizeri che li dovea venir al servitio dii re Chrislia-nissimo. Et diceche Domenica mattina, venendo, esso refferente scontrò apresso la Stradella le gente dii signor Piero da Birago, che compagnava al campo francese ducati 70 milia che mandava la Santità dii Papa al Re, et erano sopra doe carette. Dice etiam che adesso nel campo francese gli è abundantia grande del vivere, et li son condutte di gran vic-lualie dii piasenlino. Et se diceva che in Pavia ha-veano gran carestia de pane, et mangiavano de li legumi, et il vino li davano a misura tanto per testa al zorno. Dicendo che nel campo stanno con buon animo di vincere. Dii ditto Podestà et capita ni o di Crema, di 21, hore 4 di notte. Come in quella bora bavia hauto aviso da li soi dii campo cesareo, di hozi hore 23, che nel ditto campo hozi non si ha fallo altro se non lavorar a li bastioni et tirarsi qualche colpo de arlellaria l’una parte et l’allrn. Et che hozi si è andati per le compagnie, facendoli fornir de vielua-rie per giorni Ire. Et così se dicca che francesi facevano; nè altro si alrova haver di novo. Di Brexa, dii Frovedador sonerai Pexaro, di 22, hore 16, Manda una lettera hauta di campo, qual dice cussi : Magnifico patron mio. Da poi I’ ultima mia de beri, fu menalo 4 arzieri et dui homini d’arme de quelli dii signor Renato Triulzi, et fu presi in su la strada de Binasco e Milano. I