533 MCCCCClll. DICEMBRE. 504 erano zonti in Franza a Lion. LI altro non li lo dillo, e cussi si parti. Veneno li oratori faventiiii con domino Venerio, et [tarlò il primo pregando la Signoria valesse cou-firmarli li capitoli fati con el proveditor nostro e più alcune adition, videlicet voriano relation di danni dii conta’, dicendo papa Alexandro li dé ducati 2000 per li danni patì ; secundo li sia dà a la comunità li molini cinque, che si traze corbe 1700 tormento; terzo che la Valle e li castelli siano uniti a la terra, perchè virtus unita, est fortior illa separata. EI principe li disse alcune parole, e che li savj li alde-riano queste feste e li despazeriano. Et domino Andrea Recuperato parlò dicendo, la Signoria non var-dasse, perchè Faenza non era per utilità, ma ben a li bisogni gran cossa, e valeria più cha un capitanai che si dà ducali 50 milia a l’anno, dicendo era stà zudexe dii maleficio con missier Domenego Trivixan el procurator a Padoa, et vicario a Verona con missier Bernardo Bembo novi ter ; sichè parlava da servitor. Et andati fuora, domino Venerio parlò aver do comissione da la terra, una per li frati di San Francesco observanti, per le elemosine soleva dar il signor. Li fo ditto li era stà dà li ducali 115, e dii resto si vederia. L’ altra fu per uno citadin soleva esser canzelier, qual è venuto qui a spexe di la comunità, et prega la Signoria li dagi qualche can-zelaria ; ditoli si vederia. Et fo bajotà taole 1500 et altri legnami per mandar a Faenza per conzar li pa-lazi e dove bisogna, e fu preso. Da Rimino, dii proveditor, di 20. Come manda una instrutione abuta di castelli da sier Faustin Barbo da Meldola, el qual per le neve non ha potuto andar. Item, è giolito lì Schiaveto dal Dedo contestabile con do caporali e li soi famegj ; à lassà uno suo caporal con 13 fanti a Meldola. il resto è partiti. Item, lì è Virzilio di Casal Mazor con molti di la sua compagnia, e li tien con fatica. Li fa proveder di pan e promete satisfarli; però se li •mandi danari. Item, à ritrovà in rocha uno bombar,lier francese, parente di maislroNobele lo al tempo dii signor Pandolfo e dii fradelo dii signor Pexaro, e l’à casso. Li I resta uno altro di le terre nostre; però se li proveda. Etiam si provedi a la custodia di la terra. Voria uno contestabele idoneo con 100 compagni. Item, manda lettere abute dal conte di Sojano. Item, eri intese Ymola e la rocha è venuta solo la Chiesia. Per uno venuto ozi di Cesena, ha il castello ha tirato alcuni colpi di artilaria a la terra', qual cridava : « Ducha e Franza », e la terra era in grandissima combustione fra loro. Dii conte di Sojano, di 18, al pie fato proveditor. Come è venuto uno messo a la Scortigata secreto dii ducha di Urbin, et li riprese che si vo-leano dar a la Signoria, e li dito la lettera li seris-seiio, qual la mandai Etiam ogi el dovea andar a li Borgi a dir questo, e diseniina per tutto che ’l se farà réstitution di queste castelle prese. Item, a Cesena stanno in expetation dii governador per chiarirsi si hanno a rehaver il porto suo ; il castellino minazava di trar a la terra ; e in quella hora mandava un altro nontio con li contrasegni a la rocha di Bertonoro. Non sa se li advenirà quel vene al so compagno che fo apichato a Cesena. Item, Malatesta suo fratello à scrito a Cesena spera haverà qualche cosa dai fiorentini, perchè sono per far gente ; in ogni modo, il conte Nicolò di Bagno à mandato incontra al novo gubernator. Item, in una poliza postscripta, come hora è giolito uno de li soi da Cesena. Lo avisa eri il castelano fè intender a la terra, che se ’l veniva alcun gubernatore lì per la Chiesia, lui traria per la terra, (per) il chè, la comunità subito spazò a la volta dii dillo gobernator a dirli non vengi dentro, ma si fermi a Bertonoro o a Civitella, per non esser cagion di la ruina di quella terra. E in quella hora, lo auditore suo che era giolito in Cesena, parlato un pocho col castelano, montò a cavallo per Roma. Item, la lettera scriveno la comunità et consejo di Scorbellata al prelato conte di Sojano, de 15, come hanno mandalo a Roma dal papa lettere, è stati ripresi dal ducha di Urbino vicario ecclesiastico etc., però non voleno dir altro fino non abino risposta dii nostro signor. Di Meldola, di sier Faustin Bario proveditor, di 18, al proveditor di Arimino. Zercha Clushercule, spera clic si sier Cristofal Moro e domino Zuan Paulo Manfron scriveranno a quelli conli, lo darano a la Signoria nostra. Item, scrive di fanti e soi bisogni, e voria danari etc. Manda la lista di le condition di quelli lochi e dii suo governo, e sono veridiche. Item, ogi è passalo de lì lo arziepiscopo di Ragusi va governador a Cesena, e va a Bertono ■ ro. E sta in ilubio di andar di longo a Cesena, perchè quel castelan minaza che si 1’ anderà el ruinerà la terra. Item, li è slà dilto e stà scrito al papa, etiam quel governador ha tal opinion, che ditto ca-slelan è in praticha con la Signoria noslra; però non saria mal justifichar tal cossa. Item, li è stà afirma-to fiorentini è fati tutti dii papa, e di lì si dice Valentino è slà licentiato et è in libertà, e chj dice 1’ è fu-zito ; tamen sono parole vulgar. 281*