665 UDXXV, FEBBRAJO. 66G giongersi cum li svizeri che venivano al servitio dii Ite, et poi insieme andar a Vegevene, dove dicevano che era la Maeslà dii Re ferito di schiopo in uno brazo, ma non di pericolo cum le gente et ar-tellarie che erano di là da Tecino, che puono esser da zerca pezi 30. Et cussi le delle genie de Milano se parliteno et anJorono alla volta di Arona.et ponilo esser da fanti 6000 et lanze 300, tuta bela zenle. Scrivendo questa, è venuto uno suo da Santo Agnolo, qual li ha dillo che le gente che erano in San Columbano sono parlile in ordinanza et andavano a la volta de Piasenza. 407 ])i Austria, di sier Carlo Conlarini orator nostro, date in Yspurch, a dì 20. Scrive come in questa Alemania li è grandissime travaglie. 11 ducha di Saxonia si è andato con molle di le lerre franche, et voi andar conira li duchi di Baviera et il reverendissimo Cardinal di Salspurch, et già per l’uno e P altro se ha principialo a far genie. E lutto procede da Marlin Luther, perchè par el dillo Cardinal babbi dillo esso Ducha esser heretico, e cussi li duchi di Baviera hanno dillo lo inslesso; sichè si vederà qualche molione. Questo Serenissimo mostra adesso molto temer li alemani, perchè ancor che per avanti si lamentaseno che tutte le dignità erano dale a spagnoli, tamen mai erano e.xauditi. Da poi sinici motione il Serenissimo ha dismesso il Salamanca di lesaurler zeneral, qual si dice etiam ha-ver refudà la conseiaria; tamen canzellier in loco suo non è slà faclo. In tesorier è stà fato uno ale-mano. Scrive, di qui si sla molto sospetosi per esser venule le nove dii prender di don Hugo di Moncada da francesi ; sì perchè zà 11 zorni non se ha ledere di l’exercìto. Scrive, scrivendo liaver rieevulo lettere di 2 et 3 de P inslante parlicular, con li advi-si, ete. Item, scrive in le publice, come uno Nicolò Rau-ber si ha dolesto con lui Oralor, che la Signoria, manda barche longe in golfo di Trieste, che non poi venir le cose a Triesle e Maran. Item, come il Serenissimo, in le diferenlie dii ducha di Saxonia e Baviera non si voi impazar si non esser medialor, e par sia andato a la caza, ma si dice andarà in Baviera ; et uno di duchi di Baviera fo lì el partì. 407* In questa malina, Luni di carlevar, in Quaranta criminal fo expedilo il caso di sier Francesco Conlarini fo capilanio a Baffo, qual fu preso di rete-nir et si apresenlò, et va per lutto. Parlò tre meza-ruole sier Filippo Trun sinico. Li rispose domino Petro de Oxonica dolor avocalo. Et posto la parie di procicdcr, fo la prima volla 6 non sincere, 12 di no, 15 disi, iterum 5 non sincere, 11 di no, 19 di sì. Et fu preso. Et fo il secondo Consejo, el fu posto Ire parte, ma presa quella di Consieri, videli-cet : che ’I ditto sier Francesco sia bandito di ofTìcii e beneficii per anni 4, et in perpetuo di ollìcii e rezimenli de P isola di Cypro, et debbi depositar in termine de zorni 3 ducati 500 in l’officio di l’Àvo-garia, aliter sia bandito per anni 10, con taia lire ....., et ubedendo, sia scriplo in Cypro mandi uno Consier a Baffo a far proclame, chi si voi doler averli tolto eie. e di lai danari li sia restituiti ut in parte. La qual dia esser publicà el primo Mazor Consejo. Da poi disnar, fo ordinalo Pregadi per lezer le lellere el scriver in Spagna ; qual redulo, vene queste lettere : Di Cremona, di V Orator, di 25, hore 3 di notte. Come, da poi le soe de hozi erano venute lettere dii magnifico Moron, et manda il sumario. Scrive, qui si dice il Christianissimo re scusa il caso seguito, havendoli assai mancà quali li bavia promesso. Scrive, questi sono assai in alegreza et fanno ogni dimostrazione solile farsi insimelcasi; e quanto liaria piazudo a questo illustrissimo Ducha, che la vittoria, di la qualità la è, fusse siala con le zenle di la Signoria nostra. Questi danno assà laude ancora a le fantarie italiane, et fino a qui dii campo algun spagnol che manca non è aviso. Dii signor Federico di Bozolo, dicono esser anegalo. Dio ne aiuti el liabbia pietà a li morti. Ex litteris magni Camerarii, videlicet domini Hieronimi Moroni, Papiae, diei 2i Fé-bruarii, ad illustrissmum, dominimi Ducem Mediolani. Qua a Pavia ho fallo reverenlia al re di Franza nel logiamenlo suo di Sanlo Paulo. In le cose de Milano, ultra uno particolare messo mandalo per me a milanesi aziò mandino fora li ribelli et il presidio francese, ho fato anche che ’1 signor Viceré li ha mandalo uno Irombeta a rizereare la cita in nome di Voslru Excellenlia. Credo clic hozi o questa notte presente dicli rebelli et prescidio si leverano. 408 San Columbano è sialo abandonalo et fornito a nome di Voslra Excellenlia. Mc/nsignor Visconte è pregione di uno capilanio spagnolo nominato Cer-vione. De i nemici, sono presi il re di Franza, il re di Navara, il Gran Maestro, Memoransì, Leseti, signor Federico di Bozolo, missicr Visconte et molti altri