540 UDXXV, FEBBRAIO. 550 Manda uno reporlo, overo aviso auto ùa uno suo dii campo cesareo, qual scrive di 7, hore 21, come era andato a Belzoioso doe baiuliere di fanti,etiam una compagnia di homini d’arme el molli cavalli legieri per piarlo; el che dentro sono 100 schiopetieri; el che il campo scaramuza al bastion de francesi apresso San Lazaro da sera parte (sic), el fallo grossa scaramuza, et fanno lulla in questa sera (sic), et che veniva dello da persone di condilione, che, se ge darla lo assalto, il campo staria a l’erta. Dii ditto, di 7, liore 2 di note. Come, per uno suo qual è zonto et partile dii campo cesareo ozi a bore 17, dice che dillo esercito esser apresso a Pavia el al campo francese, et che si andava acostandosi a Pavia, et che ne lo esercito cesareo francesi 331 ‘ tirano de l’arlellarie facendoli danno assai. Dicendo, che Io illustrissimo signor Viceré volea farli tirar de l’arlellaria sua; ma che il signor marchese di Pescara non volse, aziò che francesi non intendesse a qual volta la fusse, et non li facesse danno,-et che li facevano li repari, per poter battere nel campo francese, et uno baslion per il qual desegnano soccoror Pavia. Dicendosi, che se per tal via non li dtnno soccorso, per altro loco gli é gran difficultà; et alcuni iudicano che non comballerano; el che quelli de Pavia la notle fanno molli fochi. Et la precedente notte, el signor Viceré li ha fallo correspondere cum altri segni di foco. El che nello esercito cesareo litri patirono molli de vicluarie, et maxime per li cavalli; ma che ozi ne sono sta condule assai. In questa malina, a casa di sier Francesco Contarmi e fradelli fo di sier Zacaria el cavalier, per aver beri sposalo sier Filippo suo (radello la Ila di sier Antonio da Pesaro, fece uno solenne pranso. Vi fu parenti di I’ uno e l’altro novizo, Ira li qual domino Jacomo da Pesaro episcopo di Balio, lo episcopo di Torzello domino........et il cavalier di Garzoni domino Zacaria, li fradelli del Serenissimo, cavalieri et altri zentilhomini di età, tra i qual io Marin Sanudo; et era do Cai di X, sier Pan-dolfo Morexinie sier Hironimo Barbarigo. Da zerca 100 zeulilbomeni et donne 50. Il pranzo (u con pi-gnoca’, fasani et una pernise per uno. Fo baialo di su e di zò assai, nè altro fu fato. La casa lulla era conzà con razi, sì il primo coinè il secondo soler, e camere, e poslo feste con arme a le fanestre sora il Canal grando. Da poi disnar, fo audienlia publica dì la Signoria et Savii daspersi. 33i A dì 10. Da malina vene per tempo lellere di le poste, videìicet : Da Cremona, di l’orator Venier, di 8, hore 19. Come in quella malina erano ledere di eri sera di lo exercilo cesareo, dal magnifico Moron. Scrivo, quelli signori cesarei haveano facto lo alogiamenlo vicino'a lo exercilo dii re Christianissimo uno tirar di canon, et ivi essersi firmati expelando occasione de far qualche bono efleclo. Dicono, il re Chrislia-nisslmo star al solito ben unito et a l’ordine, né altro fin qui è venuto. Il secretario di Genoa li ha mostralo lellere di 4 di l’instante, li scrive quel illustrissimo Duce suo, la cosa do Genoa esser redula mollo al securo el optimi termini, et il risego esser ben stalo assai grande et pericoloso, olirà la perdita del capilanio suo e di tre vaselli che se persono, come scrisse; ma che fin bora l’armata sua é redula in porto di Genoa, zoè 15 nave et 15 galee, et 4 altre nave scorse per fortuna in Cicilia, le qual spera che ritornarono a salvamento. L’armata francese è ritornata a Vais, et similmente lo genie, zoè quelli fanti che erano a Savona sono ivi ritornali. Di qui si dice don Ugo di Moneada capilanio di l’armata esser sia dalo per il re Cbristianissimò al signor Federico di Bozolo per riscato dii signor Pirro suo fratello el quelli altri che furono facli pregionì da spagnoli in Santo Agnolo. Da Crema, di 8, hore 21. Come in quella ora havia aulo aviso da li soi che lien nel campo cesareo, di eri sera, a dì 7, a ore 24 dii campo predillo. Dice che non si ha potuto partir dii campo, per le senti-nele, il cavalaro fino a questa malina. Dico che spagnoli eri preseno il bastione, quale tieneno per spalio di due hore; ma per francesi furono rebatuti, et che fcceno grossa scaramuza. dove morì di l’una e l’altra parie da zerca 40 homini; et che da poi al tardo, li Ianzchenech cesarei volseno passar olirà alli repari per combat ter, ma con gran fatica lo illusissimo signor marchexe di Pescara li inlerlene,de modo che cadauno iudicava che beri il fato d’arme si facesse; e che li francesi cum le artellarie facevano gran danno nel campo cesareo; el che quelli de Pavia non cessano di far segni cum fuochi, et quelli de fuora medesimamente li rispondeno; et che li cesarei hanno sacliizato Belzoioso, ma clic nel castello ge sono anchor di le gente francese. Et il cavalaro che mi à portalo ditti avisi, scrive esso Podestà, dice che caminando ozi per camino, da zerca 400 cavalli fra homini d’arme et cavalli lizleri di la compagnia dii signor Theodoro hanno corso fino a Santo Agnolo, et si dice che hanno preso alcuni cavalli de vituarie, de modo che tulli li vivandieri che andavano al campo sono ritornali verso Lodi, et clic nel campo