327 MDXXIV, DICEMBRE. 328 por esser slà abandónala. Et die dicla armata francese era 18 vele quadre et galee 10 mal conditio-nate; et che Venero di nocle fo a dì 9 glonse la armada cesarea a Genoa, dove sì preparava grossa armada deZenoa por andar a trovar la francese. Item, dice che la città di Genoa è ben munita di farine, grani, vini, munition, artellarie et allre cose necessarie al viver. Dentro vi sono fanti 4000 et più ben pagali de bella gente, che non dubitano in caso che li inimici li andasseno per nocer. Che il signor Renzo al partir di esso rofFerente era in Albegna lontano da Genoa miglia CO et da Suona 30 con zerca fanti 3000 al più, e che se dicea esser mal in ordine, et ogni giorno se ne parleno. Nè altro referisse di momento. 200 Capitolo di letere di una lelera dii signor conte Zuan Francesco da la Somala a la signora contessa sua consorte, data in San Colombano, a dì 12 ditto. Pavia, zoè quelli sono dentro, hanno fado domandare il conle Golpho a parlamento con loro. Questo conle Golpho è uno empiiamo di 3000 lanzinech de li nostri. Quello faranno ve nvlserò ; credo, se ’1 Re li vorà a pactì, de presenti se renderanno. La posta eh’ è stala presa e tutto, li spagnoli hanno faclo fare, et è siala conduta a Lodi. Et scrive esso Podestà et capitanio di Crema sier Zuan Moro, di 13. Come bori sera non scrisse per non haver cosa di momento; et por uno suo nonlio venuto di Lodi, ha inleso che ’I signor Viceré et signor marchese da Pescara sono andati a Caravazo per dar danari a li lanzinechi, et hogi è sialo de qui il thesorier dii prefato signor Viceré per haver ducati 1000 da uno mercadante zenoese lì a Crema per letere di cambio venule di Zenoa, et li ha ditto diman anderà a Caravazo a dar danari a li lanzinech. Item, il magnifico Morone da Lodi li scrive teñir aviso che francesi hanno fatto il ponte alla Stella, et erano passati di là da Po zerca 300 cavalli ligieri et che fanno voce de dover passare etiam il duca de Albania con buon numero di genie: chi dice per far l’impresa di Genoa, chi quella de Napoli, et chi per asécurar le victuarie et munilione ; et che fano grande aparechio per dar novo assalto a Pavia, et che quelli dentro sono molto animosi a deffen-dersi. 200 * Da Brexa, di 14, liore 5 di nocte, vidi lettere dii Surian podestà con li soprascriti avisi, e di più uno sumario di letere di.....secretarlo ducal, diredive al signor duca di TJrbin capitanio generai nostro, date a Guardamiglio a dì 12 Dezembrio. Come duo di nostri videno a la volta dii ponte facto a la Stella Ire insegne di fan-larie che erano todesche. Questo fu la matina, et poi sulle 22 bore veleli ritornare pur nel campo con lo bagagie. Che a Pavia, verso la porla di Santa Justina hanno tagliato il fondamento di la muraglia de spazio di più di braza 100, et il muro susliensi con certi puntelli. Et da quella instessa banda fateli uno gran cavalior per dar danno a la citade, et vo-leali tirar sopra dui pezi di artellaria. Che si dovea dar a Pavia uno ordinario assalto da la dicla banda, faloli una subila ordinaria baltaria, et per la dicla ballaria se ruinaria tutta la dicla muraglia apontel-lala, et conci megio dii dillo cavalier far una intrata grossa, e apresso in cerco in cerco alla altra muraglia con le scale dargli lo assalto per tutto. Et questo si dovea darli hozi ; ma il lardar è facto per .... perchè Sabato passato a di 9 vene a ragionamento 4 eapelanei di quelli di Pavia con la Maestà dii Re, e poi di quelli di la prelibala Maestà introe qualro capitani! in Pavia. Clio la mina t’ada a uno bastion apresso il castello, quelli di Pavia li bau faclo una contramina. Che ’I duca di Albania ha da passar il Po per il reame, con le genie così a cavallo come a piedi a li giorni passati diete. Che in campo sono gionle da Milano molto scale con munition pur assai. Item, che uno bon servitor di vostra signoria, parlile bora da Milano, qual dice haver veduto fantarie assai partirsi da Milano per el campo, et esser lì gionli 2000 fanti et expedirsene 4000 grisoni pagali. Che hanno posto uno taglione in Milano jli 60 milia ducali, a pagar la mila per li mercadanli et l’altra metà per la plebe. Di Verona, di sier Polo Nani podestà e sier Marco Gabriel capitanio, di 13, fiore.., sonte fieri. Come heri a Gusolengo, eh’ è sopra l’Adexe sopra Ocloradi, da Trento son slà condute pezi 12 di artellaria, videlicet canoni 'et meze colubrine, con ballote, polvere, lanzoni che conduceno al signor Viceré. Il capitanio condudor di diete munitione è il signor Francesco da Lusan, et son acompagnate da fanli 450 la maior parte schiopelieri. De Ysprucfi, di sier Carlo Contarini ora- 201 tor apresso l’arcfiiduca de Austria, di 10. Come a dì 9 zonse lì lo illustrissimo signor duca di Borbon vien de Italia. Disse è venuto per solicilar quel Principe a mandar li pressidii in Italia eie. Di Pisa, di sier Andrea Navaier orator nostro va a l’Imperador, di 9 di l’instante. Come è lì, e non trova pasazo di passar ; et è nova