295 MDXXIV, DICEMBRE. 296 francesi apresso il monasicrio dove alogia la Maestà dii Re, e rota per l’aqua del Tesino che hanno superate le rippe e sbarà zoso la terra de modo che li artifieii si sono fracassati et anegati alcuni vastadori, et nondimeno che stanno pur con speranza di haver la terra per assedio. Dice etiam che ha inteso come in sei giorni una altra mina, che era fatta tra il mo-nasterio di monage e la porla di la (erra a quella parte fo conlraminata per quelli dentro, de modo che con fochi remaseno brusuti forsi 15 bomeni de fazon de francesi. Dice haver visto il signor Zanino in campo che vene con poca zente, et che se diceva era venuto a Cassan et andava vagando a Monza et altri loci per il milanese. Item, che in Milano pur resona che fanno repari a la terra, fcl che tengono a chadauna de le porle 500 fanti per guardia ; et che ha inteso che le caxe che sono apresso le mura per andar al castello, sono sta sbusato li muri per scorer di l’una a l’allra sino al castello. 180* Da Sonzin, di ìoraior Venier vidi letere di 5, hore 22. Manda alcuni reporti di Yspruch e Lodi, qual è questi : De Hispruch letere overo relation per uno venuto. Come li 4000 lanzinech qual conduce messer Georgio Fundsperger sarano qua a li 20 dii presente ; li 3000 qual manda lo Serenissimo Infante sotto messer Marco di Emps, saranno qua al ditto tempo. Manda anco Sua Serenità cavalli 500 armali con 6 pezi de artellaria, olirà li 12 pezi mandali per Spagna maioredomo dii signor Viceré. Da Lodi, di 4. Come francesi non sono levali da Pavia segondo designavano; ma gran parte di lero sono venuti ad Milano et Marignano e non ba-teno più Pavia ; et Venerdì li nostri saltorono fuora et presero una bandiera de inimici et inchiodorono alcuni pezi de artellaria ; fo a di 2. Item, che non gli hanno dato assalto di novo secondo se diceva, ma stetero in arme Giovedì passato fo a di primo, per dar spacio ad certe genie che se partivano. Item, che molte compagnie de francesi sono in Milano, et anche el signor Zanino con la sua compagnia, et stanno con gran paura ; et se li nostri passano presto Ada non se potranno prevaler de uno quatrino, perchè sino qui con quante executione hanno saputo non si sono possuli revalere de gran suma. Item, che francesi fanno ora uno ponle sopra Ticino verso Vegev'ene, quale loco fanno fortificare insieme con Novara et portarli molte vilualie. Item, ancora non gli sono gioliti nè svizari, nè grisoni in aiuto, nè possano esser così presto ancora che vengino. | Di lirexa, dii proveditor zeneral Fexaro, di 6, hore 2. Zerca risposta di le letere scrileli per Collegio a intender T opinion dii Capilanio zeneral zerca il congionzersi con li cesarei ; et scrive quello ha dito il Capitanio, ut in litteris. Fu posto per i Consieri una laia a Vizenza come apar per lelere di sier Filippo Basadona podestà, di 23 Novembrio, che pré Matio Maraschini è incoi-pado aver fatto cometer homicidio a Gasparo da Trento monaro in Villa de Marin. Chi acuserà i delinquenti habbi lire 500, e si uno compagno accusi sia asolto e habbi la taia et poi li possi poner in bando eie. Taia vivi lire 500, morii 300 e confisca-tion. 124, 5, 5. Fu posto per li ditti, atento fusse concesso per questo Consejo una gratia a sier Zuan Falier qu. sier Francesco di far uno hedificio di cavar canaili, qual fo concesso per uno anno che ’1 dovesse far, et non hessendo ancora compito il dello edificio ma ben fato il modello qual è sora le aque, pertanto li sia prorogalo il tempo ancora per uno altro anno a doverlo aver fato, ut in parte. 129, 8, 1. Fu cazadi li papalisli fuora et letto le letere di Roma, et erano 22 in Pregadi che fono seradi in chiesiola et sleleno fin la fin. Et fo poi mirato in la materia, la qual però fo consultà e leta questa matina in Collegio presente li papalisti ; bora sier Zacaria Bembo savio a (erra ferma andò a la Signoria dicendo era materia conexa et però fe’ cazar li papalisli. Fu adoncha posto per i Savii dii Consejo e Savii di terra ferma una letera a sier Marco Antonio Venier el dotor, oralor nostro apresso il duca di Milan in risposta di soe; prima ringratiar il Viceré di la comunicaiion, et clic il Pontefice troverà via e forma di tranquilla pace per ben de Italia; nè altro se li risponde. Et sier Gabriel Moro el cavalier andò in renga dicendo 4 soli di Collegio governa li altri, e voria veder il Colegio diviso do opinion, et per esser homo nassuto in cillà libera, dirà liberamente il sentimento siio, e per mal governo questo Stado è Ira I’ ancudine e il martello, e voria se rispondesse al Viceré come semo pronti alla defension dii stalo di Milan. Et li rispose sier Andrea Trivixan el cavalier, savio dii Consejo, laudando la via se tien el biasc-mando l’opinion dii Moro, e andò la lettera, et fu presa. Noto. Sier Gabriel Moro preditto cargo il Doxe un poco, Soa Serenità disse parlasse su la parte e non cargar alcun di Collegio.