495 MDXXV, GENNAIO. 496 ne di Censori, zerea le pregierie e il dar danari per esser tolti, el per haver le loro ballote, et quelli ve-derano pregar debbi acusar, sotto pena etc. Da poi lezè tre parte prese nel Consejo di X a di 18 de l’instante a requisition de li dilli Censori: la prima che sia revoca a le parie soprabito la pena a quelli vederano pregar et non acuserano. ltem, azonto et preso un’ altra, che li Censori dagano sagramenlo una volla al mexe a tulio il Gran Consejo avanti il ballotar, di dar la ballota contra a quelli haverà pregado o pregerà, sì loro o altri per suo nome; et il Canzelier grando over vice gerente, debbi aricordar ogni Consejo tal leze, et quelli contrafaranno se intendi zurar falso. Item, fu preso che, ogni Gran Consejo, lì rimasti quel zorno debano, poi publicà li rimasi in Quaranta civil zurar a li Censori non aver dà, nè promesso danari o altro presente ad alcun per esser slà tolti, sotto pena, non andando, di perder dove sarano rimasti; el non essendo a Consejo, vadino la mattina sequente, el essendo fuori di la terra, subito come saranno tornali etc. E nota. In la parte di le pregierie, è compreso sagramentar il Consejo quando si farà la Zonta dii Consejo di Pregadi avanti la ballotalion. Fu publichà per Alexandro Businello secrelario la parte presa in Pregadi zerea dar in nota la soa condilion a li XX Savii; la copia di la qual è nolada di sopra. Fu poi leto per Lorenzo Rocha secrelario una gralia de li heriedi qu. sier Filippo Correr, qual hanno certo stabile condilionalo a San Trovaxo, vo-leno permutar eie. El letto l’opinion di Proveditor di comun sopra di questo, et fo balolà do volte; ma non fu intesa, non ave il numero di le ballote bisognava, et cussi non fu presa. A dì trenta Zener. Vene in Collegio l’ora-tor di Mantoa, con do lettere aute del suo signor, di 25 et 26. Come il re di Franza si feva forte et pareva volesse passar Texin e levarsi di l’assedio di Pavia, et altri dice alozar nel Barello. Tamen è avisi conlradilorii l’uno a l’altro. Vene l’orator cesareo et il cavalier Bilia ora-tor dii duca di Milan con advisi auti, et che il suo exercito prosperava. Di Bergamo, di 27 hore 1 di note. Come lì è venuto uno qual fo l’altro zorno in Lodi el parlò con persone da conto zerea le cose di la guerra, qual li ha dillo che a li 25 di questo, che fo Mer-core passato, in el qual giorno cesarei andorno a Mariguanq, fo a dì 25, cerla banda de cavalli li- zieri di francesi corseno fino suso le porte di Lodi, et li preseno le victualie che andava drio il campo. Et come in lo instesso giorno venero fuora de Milano francesi, et forno in scaramuza con borgognoni et spagnoli, et ha udito che ne reslorno presoni alcuni di borgognoni et tre francesi di spagnoli. Riporta e ti am haver inteso di cerio, che lo exercito cesareo tulio è posto sotto Santo A-gnolo, et che balteno tulta bora ; il che può esser perchè liozi se ha sentito tirar molto di l’artelie-ria. Insuper referisse, che ha inteso che spagnoli si lassano dire: se non fanno qualche bella impresa fra zorni 4, che più non sperano far cosa alcuna. Dice etiam, che heri hispani et i lancinech fonilo insieme a gran parole per causa di le victualie, imperochè pareva li spagnoli tolevano le victualie et tedeschi non ne poteano haver, et perciò fono a partilo, di sorte che li lodeschi voleano partirsi di lo esercito, ma il marchexe da Pescura et il duca 298* di Borbon li seppe tanto persuader con darli da vivere, che reslorono. Ilozi si feva preparation in Trezc di allogamento per il signor duca di Milano. Dii ditto, di 28. Come da novo non hanno più di quello scrisse heri, tamen questa matina non è sta udilo Irazer artellaria alcuna. Di Crema, di 27 hore 4 di notte. Come in quella sera li sono ritornati dui exploratori, uno dii campo francese, et l'altro da San Columbano, et manda li reporti. Et per diversi suoi nuncii, fra li quali alcuni balestrieri dii magnifico conte Alexandro Donado, quali hozi da mezo giorno sono partiti dal campo cesareo, li è stà reflèrito che lutto l’exercito cesareo è allogialo a Villanie, Landriana el altre ville vicine, et che 1000 spagnoli erano andati a Santo Agnolo, et se diceva che li dovea piantare Parlellaria. Dentro vi sono fanti 400, et cavajli lizieri, el al partirsi che fecero li spagnoli, una parte e l’altra se tirorno de li archibuxi et schioppi. Dicendo, che li cesarei se fortifichavano nelli allogamenti. Et hanno inteso che lo andar dii prefato exercilo a Malegnanoè stato per veder quello voleano fare le gente sono in Milano, et haveudo veduto che non hanno fatlo motione alcuna, et vedendo le gente sono in Santo Agnolo tagliarli la strada de le victualie, deliberorno di far li ditti allogamenti per veder de oblenir Santo Agnolo, cum oppinione che ’1 Christianissimo re lo mandasse a soccorer, havendo inlercepte lèttere di Sua Maestà, per le quale prometteva a quelli che sono in Santo Agnolo che al tulio li manderà soccorso, perchè I mandando il soccorso, alti cesarei pareva dover