61 MDXXIV, OTTOBRE. 62 gaton, dii Venier orator, di 18, hore 4 di note. Come beri scrisse a hore tí, eia poi fin qui non è sopragionlo alli o ; ma quello illustrissimo signor Ducha lien per certo che oggi, over dimane debbi esser gionlo lo exercilo cesareo in Alexandria, et esser venuto con il signor Viceré; che cussi [tessendo le cose, succederuuo per la bona via. Et la larditi dii venir di queslo exercilo cesareo é processa so-lum per il gran numero di cariazi et bagagie hanno con loro aquístate in Provenza. Zonto che sia, tulli li signori c.ipitanei con il signor Viceré faranno uno consulto et delibererano quanto barano a fare, perchè fin non sono umli insieme, mal si poi deliberar cosa che stia bene. Queslo illustrissimo signor Ducila non manca per le forze sue far quello poco li danno le forze sue, et sapientemente, perchè la và per lui. Ha fallo redur di le viltuarie nelle terre et tulla Hata continua questa provision, zoè in Milano, Pavia, Alexandria, Cremona et Lodi, che è salube-rima provisione, et cussi e ti am munisse questo loco di Pizegalon, perché è loco forte, et die a l’impresa passata dette mollo favore. Scritte liti qui, sono sopragionle ledere dii signor Hironimo Moron et gubernator di Asie di beri, per le qual advisa che lo exercito cesareo non poi esser prima che Zobia in Alexandria, che sera a li 20 di l’instante. Et esso signor Hironimo afferma che ditto exercito sarà prima unito che quello di Franza passa ; el qual Chrislianissimo re solicita et accelera le forze sue in passar li monti cum il resto di lo exercito et artel-larie. Se altro venirà, il tutto serà noto, eie. Di Pexaro, dii signor ducha di Urbin Francesco di Rovere capitanio generai nostro, di 16, date a Pexaro. Come, havendo ricevuto le lettere di la Signoria nostra, dovesse solicitar la sua venula per le nove si liavia, et far da 1200 fanti e condurli con lui. Scrive, lui venirà subito, el ha mandato a far li fanti, et cussi ha ditto si partiva di Pexaro per venir de qui. Et questa lettera lui scrive a domino Alexandro suo secretario, la qual la monslrò in Collegio. Di Roma, di 15, scrive V Orator. Come ricevuto le nostre dii Senato di la nomination dii Patriarca, fo dal P.ipa, pregando Soa Santità lo volesse confirmar. Quella rispose era contenta, et se dicesse al reverendissimo cardinal Pixani lacesse il processo de moribus insta il solito, e lo promovesse il primo concistorio et lo expediría. Poi mirò zerca la venuta dii Chrislianissimo re in Italia, che li pareva molto di novo questo, et che faria da la soa parte ogni cosa. Ben era vero che ’I non havea danari da poter sustentar spagnoli, et che 1’ expediva uno nominato .... in campo del Viceré per causa di le trieve, qual etiam auderia dal re Chrislianissimo. Scrive aver aviso lo exercilo francese veniva in Italia, el quello di Barbon, overo cesareo, etiam lui saria prexto in Lombardia. Et scrive altre particuhirità, ut in litteris. Et dii Patriarca, che mandando li danari per la expe .itimi di le bolle, le manderà. Di Brexa, vidi una lettera di sier Francesco Foscari capitanio, di...... drieata a sier Lunardo suo fratello Qual manda una lettera li scrive da Pizigaton sier Marco Antonio Venier el dotor, orator nostro. Come, per lettere di 16 di Alexandria, dii goveruador di Aste, drizale al magnifico Moron, come era venuto uno monsignor di Scalenga, li qual dicea che dii re Chrislianissimo se parlava variamente. Alcuni dicea che alli Itfgion-geria la sera a Pinerolo, altri che resterà ili Cuoio, ciré expediti commessarii per proveder per vituarie da le caselle in Alexandria, facendone venir di Monferrato, et loro contorni. Hanno ordinato che se lazi uno ponte a Masio sora il Tanaro; si pensano inler-tenire li in Aste più che sarà possibile. Et per stare più expediti, manderano tutte bagagie et alil i impedimenti in Alexandria, et se li manderà a far li quartieri de li ajogiamenti. Sonvi etiam advisi per lettere del ditto magnifico Morone, date in la Plebe del Cairo a li 17 di l’instante, che ’I signor Viceré non poiria esser più disposto alla difensioue dii sta- lo di Milano di quello è, e fa et farà ogni eosa per non mancare de tutto de iutertenire lo exercilo. Et che lo exercilo cesareo non polea esser prima de Ziobia proximo in Alexandria, dove venirà anche el signor Viceré, per non esser securo in Aste per la vicinità de li inimici. Et che ’1 re Christia* nissiino accelerava quanto poteva per passar il suo exercito li monti. Unde si tien per certo che lo cesareo sarà prima unito di loro. Item, dice che passando francesi il Po, li nostri venirano con il campo a Pavia et deffenderano il Ticino, lassando bono presidio in Alexandria. Et qmsta lettera è data a hore 3 di notte in Pizigaton, a dì 18 di l’instante, come ho scritto di sopra. Di Viena, di sier Carlo Contarmi orator di 9. Scrive come non poi obtenir alcuna cosa. etc. Et per lettere particular di sier Zuan Francesco Coniarmi suo fradello, pur di i), drizale a sier Nicolò Boldù, qu. sier Hironimo, è questo capitolo; Zerca al dirissimo missier Mariti Sanudo, li dirai che di qui non si poi parlar di Lutherio, nonché